La Gazzetta dello Sport - Romana

Carnesecch­i, stellina ai box In attesa di un’altra chance

- Di Carlo Laudisa di Matteo Dalla Vite

Portiere Marco Carnesecch­i, 22 anni, ora ai box

n’estate da dimenticar­e. Marco Carnesecch­i ha appena compiuto 22 anni e non più tardi di 20 giorni fa era chiamato a giocare da protagonis­ta anche nell’Under 21, dopo aver conquistat­o la promozione in Serie A con la Cremonese. Invece un banalissim­o infortunio in allenament­o con la maglia azzurra lo ha mandato k.o. per un bel po’ di mesi. Operato alla spalla, ora sarà costretto a stand-by che ha già avuto ripercussi­oni anche sul mercato. La Lazio era arrivata a offrire 12 milioni, puntando sul suo talento in prospettiv­a. Ma l’Atalanta è stata inflessibi­le: per il proprio gioiello romagnolo la valutazion­e non scende sotto i 20 milioni, al massimo (con lo sconto) 18. Lotito ci ha pensato un po’, ma poi l’infortunio ha chiuso definitiva­mente questa porta. E ora cosa aspetta Carnesecch­i? È legato al club bergamasco sino al 2026, con un contratto da appena 150 mila euro. Un’inezia rispetto alle cifre che accompagna­no la sua quotazione. Nei prossimi mesi dovrà guardare forzatamen­te da spettatore l’argentino Musso e

Sportiello. Lui con la maglia atalantina sarà costretto a fare la comparsa. Un destino amaro per uno dei migliori talenti italiani nel ruolo.

Tanto per dirne una, a Cremona lo sostituirà il portiere romeno Ionut Radu, in prestito dall’Inter. La società grigio-rossa avrebbe dato fiducia volentieri a Marco, ma evidenteme­nte il cambio della guardia è stato inevitabil­e. Anche dal punto di vista economico Radu ha un ingaggio ben più oneroso: la società di Zhang contribuir­à in maniera consistent­e, lui si ridurrà anche lo stipendio, ma costerà sempre più dello sfortunato Carnesecch­i. Casualità, la grande occasione arriverà comunque.

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Il mercato sempre più nel vivo. Restate sempre aggiornati cliccando su www.gazzetta.it osip Ilicic ci sta. Ma serve risolvere qualche rebus: da una parte e dall’altra, a Bologna e anche in quell’Atalanta con la quale lo sloveno ha un contratto fino al 30 giugno del prossimo anno. La telenovela è solo all’inizio: tre parti in causa con la più importante - Josip, ovviamente - che è allettato da una nuova avventura ma che al contempo non vorrebbe rinunciare ai soldi che l’accordo con la Dea gli garantireb­be. Ed è allora qui che un affare voluto (da Sartori, Di Vaio e Mihajlovic: e non solo) presenta alcuni ostacoli che potrebbero diluire i tempi del trasferime­nto.

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