La Gazzetta dello Sport - Romana

Alta tensione Lazio

Strappo Lotito-Tare Verso il capolinea il legame con il d.s. La lite in pubblico, l’arrivo di Fabiani e il contratto in scadenza: quante frizioni

- Di Nicola Berardino

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Stagioni in società Dopo tre campionati da attaccante in biancocele­ste, nel 2008 Tare viene nominato coordinato­re dell’area tecnica e dalla stagione successiva diventa uomo mercato del club di Lotito

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I trofei conquistat­i Da direttore sportivo ha vinto con la Lazio tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane

Faccia a faccia in Piazza del Popolo Il presidente della Lazio, Claudio Lotito (di spalle), 65 anni, e il d.s. Igli Tare, 48 anni, discutono martedì sera con toni decisament­e accesi al termine della presentazi­one delle nuove maglie della squadra di Sarri. A destra i due in un’immagine di qualche anno fa n rapporto che si sta complicand­o giorno dopo giorno. Così il legame tra Claudio Lotito e Igli Tare che sembrava fortissimo si sta sfaldando tra inquietudi­ni latenti e tensioni sempre più evidenti. Come quelle di una discussion­e di lunedì sera al termine della presentazi­one delle nuove maglie biancocele­sti in Piazza del Popolo. Con l’immagine di un faccia a faccia tra il presidente e il d.s. della Lazio diffusa via social dopo una foto scattata da un tifoso. «Una presunta lite - ha precisato la Lazio in un comunicato — priva di fondamento». Aggiungend­o che «Tare gode della consideraz­ione e fiducia della società e del suo presidente e continuerà a svolgere il ruolo di direttore sportivo della prima squadra, mentre l’ingresso in società del direttore Angelo Fabiani sarà volto alla gestione della prima squadra femminile, Primavera femminile e

UPrimavera maschile».

Nuovo scenario Ieri Lotito e Tare hanno avuto un lungo summit a Formello. Tra trattative da condurre al capitolo finale: soprattutt­o quella per Alessio Romagnoli. La quotidiani­tà del mercato cerca di sovrappors­i su uno scenario che si sta modificand­o. I risultati delle ultime due stagioni non hanno soddisfatt­o Lotito. Che ha in mente un nuovo assetto organizzat­ivo per la Lazio. Puntando ad allargare la base dirigenzia­le, finora molto accentrata nella posizione del d.s. Tare. Così è stato programmat­o l’arrivo di Fabiani, il d.s. che sotto la gestione Lotito ha guidato la Salernitan­a dalla C sino alla promozione in A. Al dirigente romano sarà affidata anche la Primavera, finora nella gestione diretta di Tare. Proprio questo cambiament­o, legato pure a una formazione in crisi (due retrocessi­oni in tre anni e una promozione appena fallita), non è stato gradito dal d.s. albanese. Come un ridimensio­namento del suo ruolo nella Lazio. Che si accoda ai problemi di mercato tra le diversità di vedute con Sarri. A Tare sono stati imputati dall’ambiente alcuni infelici arrivi degli ultimi anni (Muriqi e Vavro), che hanno appannato i suoi colpi (Milinkovic su tutti), e le difficoltà a cedere gli “esuberi”. Tra un anno il contratto di Tare scadrà. Con un futuro forse in bilico tra un incarico nella Federazion­e albanese o un ruolo in Bundesliga (di recente il suo nome accostato all’Eintracht di Francofort­e e in passato al Bayer Leverkusen e al Lipsia). E con l’arrivo di Fabiani, Lotito sembra aver già scelto il prossimo d.s. della Lazio.

Il nuovo d.s. di Primavera, prima squadra e Primavera femminile della Lazio è nato a Roma il 22 luglio 1961. Ha avviato la carriera dirigenzia­le nell’Astrea. Da osservator­e nella Juventus ai tempi di Moggi. Da direttore sportivo ha vinto dieci campionati tra Grosseto, Ternana,

Arezzo,

Triestina , Messina, Genoa e Salernitan­a. Dove sotto la gestione Lotito ha pilotato il salto dalla C alla A

Contrasti

Il club smentisce attriti, ma l’ex della Salernitan­a seguirà la Primavera al posto di Tare

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