La Gazzetta dello Sport - Romana

Viola formato Coppa Da Gollini a Jovic È una Fiorentina con vista Europa

Il club è al lavoro per una squadra ambiziosa. Primo obiettivo: entrare in Conference

- Di Matteo Dalla Vite

iciotto e venticinqu­e agosto: le due date dipinte d’Europa sono il chiodo fisso di tutti anche se... quei tutti simulano l’atteggiame­nto di chi ci pensa poco o fa finta di niente. Eppure in quei due giorni del prossimo mese, tramite playoff, la Fiorentina si giocherà l’accesso alla Conference League, traguardo che è anche sfida di ripartenza per una squadra che con Vincenzo Italiano ha stupito tutti passo dopo passo. Il club viola si sta attrezzand­o con operazioni mirate in ogni settore: gli arrivi di Gollini e Mandragora e le ufficialit­à, prossime, di Dodo e Jovic danno in pratica l’idea di un club che ha infilato un tassello per ogni reparto di campo. Un “puzzle” vero e proprio, ragionato. Sempre ammesso che la storia-mercato si esaurisca lì, e di sentori di stop dopo gli arrivi imminenti del laterale brasiliano e della punta del Real Madrid per ora non esistono.

DTe la dò io l’Europa La Fiorentina ha iniziato a lavorare a Coverciano, col giallo tamponi (fatti, annullati e rifatti), con diversi giovani ma anche il volto nuovo Mandragora che - una volta rilanciato Amrabat - sarà interno di sostanza e qualità e anche gol. Ma anche regista, ovviamente. L’affare concluso con la Juventus a 8,2 milioni (più bonus di massimo un milione di euro) fa dimenticar­e o quasi la “querelle”

legata a Torreira (ieri botta e risposta a distanza con Pradé) ed esultare il diesse viola. «Abbiamo scelto Mandragora perché è un calciatore italiano, e perché lo conosciamo bene e può darci più soluzioni - ha detto proprio il diesse Daniele Pradé -: l’allenatore può migliorarl­o fortemente, sarà un inseriment­o positivo. Praet e Puig? Non ci interessan­o e non abbiamo trattative in ballo». Ma è chiaro che, oltre a Mandragora, i colpi “europei” arrivano proprio da club o esperienze in giro per il continente: da Gollini che ha vissuto Manchester United e Tottenham fino a Jovic (che ha trovato poco spazio al Real Madrid) fino a Dodo (Shakhtar dopo il Vitoria Guimaraes) sono elementi che sanno cosa significa fare i “check-in” per viaggiare in Europa. «Su Jovic stiamo ancora trattando, sia per lui che per Dodò non so se chiuderemo in un paio di giorni, penso di no, ma certamente li stiamo seguendo» ha continuato Daniele Pradé. L’ottimismo esiste e configura  FIRENZE (mdv) L’eco dell’addio di Lucas Torreira non ha ancora abbandonat­o Firenze: al direttore sportivo Daniele Pradé è stato chiesto il perché del definitivo distacco fra le parti. «Ad aprile lo chiamiamo per fare un accordo di 5 anni - dice Pradé in una conferenza stampa -, con un anno in più di ammortamen­to, ed erano considerat­e per noi due situazioni: se fai un accordo del genere lo vedi come una possibile nuova bandiera. Lo vedevo un percorso lungo quello con Lucas. Gli offriamo 12,5 milioni per 5 anni, a 2,5

Lucas Torreira, 26 anni: addio alla viola non senza strascichi

più bonus. Era una proposta molto vantaggios­a per il calciatore ma c’è stata una chiusura netta con l’agente e con lui. L’ultimo mese e mezzo, poi, il campo ci ha detto anche un’altra cosa molto importante, che Amrabat ha giocato alla grande. E abbiamo scelto lui».

Via social, ecco subito la risposta del regista uruguaiano, risposta condita da due emoticon fra cui una raffiguran­te il “silenzio”. «A volte - ha scritto Lucas Torreira su Instagram - è meglio parlare sul campo». Infine, ancora Pradé su Grillitsch. «Poteva essere un’opportunit­à a zero. Ci siamo visti coi suoi agenti e dico che non ci sono piaciuti discorsi come quelli del pagamento al papà». nei primi due anni il 50% della futura rivendita spetterà al Real Madrid; Jovic percepirà 2.5 milioni per le prossime stagioni e al termine potrà decidere se rinnovare o lasciare la Viola: nel secondo caso percepirà il doppio (circa 5 milioni) per il 3° e il 4° anno. E Gollini? «Siamo vicini, speriamo di averlo entro fine settimana» chiude Pradé. Quanto a Milenkovic si attende l’offensiva di una big: Kjaer, Acerbi, Senesi e Marlon nel mirino.

Tamponi rifatti Oggi, intanto, si avrà l’esito di un nuovo giro di tamponi effettuati ieri pomeriggio dai giocatori: il giro di test effettuato nella serata di martedì sembrava aver portato ad alcune positività al Covid-19, situazione poi annullata dal club che ha voluto spiegare che i risultati di quei primi tamponi non sono stati reputati validi in quanto il macchinari­o dell’istituto d’analisi preposto aveva avuto problemi. Vincenzo Italiano e il suo staff hanno quindi accolto il primo gruppo di convocati viola, ovvero Benassi, Bianco, Bonaventur­a, Cabral, Cerofolini, Distefano, Igor, Duncan, Favasuli, Gentile, Gori, Ikone, Kokorin, Krastev, Maleh, Mandragora, Martinez Quarta, Pierozzi, Rasmussen, Rosati, Saponara, Sottil, Terraccian­o, Toci e Venuti: oggi gli esiti definitivi - di tutto il gruppo squadra - circa la positività o meno al Covid-19.

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2,5

I milioni che Luka Jovic percepirà dalla Fiorentina per le prossime 2 stagioni: alla fine di queste deciderà se rinnovare o lasciare i viola

Luka Jovic è nato a Bijeljina, in BosniaErze­govina, il 23 dicembre 1997, ma ha lòa cittadinan­za serba: fa parte della nazionale. Ha iniziato nella Stella Rossa di Belgrado per poi passare al Benfica e quindi all’Eintracht, club dal quale lo ha acquistato il Real Madrid nel 2019 per poi darlo in prestito ai tedeschi stessi nel 2021 e riprenderl­o. Con la Serbia ha giocato 26 gare (9 gol)

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Luka Jovic, 24 anni, punta del Real Madrid che si assicurerà il 50% della futura rivendita entro due anni
GETTY Mi manda il Real Madrid Luka Jovic, 24 anni, punta del Real Madrid che si assicurerà il 50% della futura rivendita entro due anni
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Strappo

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