La Gazzetta dello Sport - Romana
JACOBS SI ALLENA NEL BOSCO «LA RINUNCIA? NON È UN’IPOTESI»
Marcell sprinta in Oregon sulla pista del campus Nike Camossi: «Siamo fiduciosi» Oggi risonanza ma niente gara-test
La Nazionale maschile per i Mondiali
100, 4x100
Ali, Jacobs
200, 4x100 Desalu, Tortu 400, 4x400m/ mista
Re, Scotti
800 Tecuceanu 400 hs, 4x400/mista Lambrughi
3000 siepi Abdelwahed Alto Fassinotti, Tamberi
Triplo Bocchi, Dallavalle, Ihemeje
Peso Fabbri, Ponzio
Marcia 20 km Fortunato, Picchiottino Marcia 35 km Agrusti, Stano 4x100
Melluzzo, Patta, Pettorossi, Polanco 4x400/mista Aceti, Benati, Bianciardi, Lopez, Pivotto
Il Nike World Headquarters, sede centrale mondiale di Nike, colosso globale dell’abbigliamento sportivo, sta a Beaverton, Oregon, località di 100.000 abitanti a una quindicina di chilometri a ovest di Portland, dietro le colline. Il campus, sorta di cittadella indipendente, conta un’ottantina di edifici sparsi su un’area di quasi 120 ettari. È un gioiello. Ed è qui che da domenica Marcell Jacobs - che nell’azienda col baffo ha da tempo il proprio sponsor tecnico - sta correndo contro il tempo per provare a essere in gara (da protagonista) ai Mondiali di Eugene - 175 km più a sud - al via venerdì prossimo, con subito in programma le batterie dei suoi 100.
Il luogo L’accesso al quartier generale è riservato ai dipendenti e agli autorizzati. Ovunque silenzio e tranquillità. E un clima quasi sempre temperato, col termometro che ieri, per esempio, è oscillato tra i 15 e 23 gradi. Tutt’intorno splendidi percorsi per correre dalle diverse caratteristiche. E, immersa nella vegetazione, all’interno di un boschetto, una pista a cinque corsie. Una delle più suggestive del mondo. Come tutti i luoghi del campus è dedicato a un grande atleta: Micheal Johnson, re di 200 e 400 degli Anni Novanta, quattro ori olimpici e otto mondiali. All’esterno del rettilineo di arrivo, a celebrarlo, anche una statua. Il campione olimpico ha messo piede sulla pista per la prima volta lunedì, calzando scarpe con e senza chiodi. E poi ieri pomeriggio. Andature, esercizi di mobilità e con gli ostacoli, allunghi anche in uscita di curva, partenze. In mezzo una seduta in palestra. Il menù, aumentando via via l’intensità, sarà analogo nei giorni a venire.
La situazione «Marcell si sta muovendo bene - racconta l’allenatore Paolo Camossi - con buone sensazioni. Per non rischiare nulla ha naturalmente mille antenne tese. Complici le festività statunitensi del 4 luglio, solo stamattina (ieri pomeriggio in Italia, ndr) è riuscito a farsi visitare da uno specialista. Il fastidio patito a Stoccolma è sempre più marginale e localizzato nella parte bassa della schiena, irradiandosi sul medio gluteo. Domani alle 12 (le nostre 21, ndr) (a.b.) Mattia Furlani, quando imparerà a saltare in lungo come si deve, arriverà molto lontano. Il 17enne reatino, alla terza vera gara della carriera nella specialità, conquista da dominatore l’oro degli Europei allievi a Gerusalemme, dove, sfruttando una folata a +1.8 m/s, atterra a uno strepitoso 8.04. L’impresa arriva al primo tentativo della finale: “uccide” la gara, sigla di nuovo il primato della manifestazione dopo il 7.62 della qualificazione di lunedì, migliora di 17 centimetri il proprio primato italiano di categoria (7.87) siglato a Milano 18 giorni fa ai
Mattia Furlani, 17 anni, ieri a Gerusalemme
campionati tricolori under 18 (quello junior, di Andrew Howe, ottenuto a Grosseto il 14 luglio 2004 vincendo i Mondiali di categoria, è solo 7 cm più in là) e firma la prima misura italiana sarà sottoposto a una risonanza magnetica: restiamo fiduciosi. La parola rinuncia, a patto di non incorrere in altri contrattempi, non è proprio contemplata. La freccia resta rivolta verso l’alto. Senza dimenticare che poi ci saranno gli Europei e, al limite, la finale di Diamond League». L’eventuale, ipotizzata verifica premondiale è nel mentre esclusa. Il bresciano avrebbe potuto correre un 100 allo Stumptown Twilight Meet di venerdì al Griswold Stadium di Portland, tappa Bronze del Continental Tour. «Ma non è il caso - spiega Camossi - anche perché l’entourage Nike non ci sta facendo alcuna pressione». Marcell, quindi, dopo lo spostamento a metà della prossima settimana, si presenterà direttamente sui blocchi iridati di Eugene. assoluta 2022, a 6 centimetri dal minimo per gli Europei di Monaco. Mattia, figlio e fratello d’arte, 2.17 in alto (e domani c’è la finale della rassegna), ha un talento per certi versi ancora tutto da scoprire, ma una tecnica da registrare. Il portacolori dell’Atletica Milardi, data la modesta esperienza, manca di continuità, come dimostrato dalla serie di ieri: dopo l’exploit, un nullo, quindi 6.05, 5.97 e due rinunce. Il piede, però, è da campione. Nella stessa gara bronzo di Francesco Inzoli (7.58/+2.1), come nei 100 hs per Sofia Pizzato (13”33/+1.8).
La squadra Dove sarà uno dei sei olimpionici azzurri (manca la convalescente Antonella Palmisano) in gara. Tra i 60 convocati (29 uomini, 31 donne) ufficializzati lunedì sera, mancano altri due rinunciatari dell’ultimo minuto: Yeman Crippa ai 10.000 (edema a un piede) e Paolo Dal Molin ai 110 ostacoli (pubalgia). Entrambi punteranno agli Europei di Monaco di Baviera (15-21 agosto). I loro forfait, infortunati a parte, si aggiungono a quelli già noti di Arese e Meslek (1500), dei gemelli Zoghlami (3000 siepi), di Faloci (disco), della Bogliolo (100 hs) e della Derkach (triplo). Nei 1500, insieme a Sabbatini e Del Buono, Vissa è stata preferita a Cavalli. Fontana è coinvolta solo per la 4x100 (avrebbe potuto correre anche i 200), staffetta che deve rinunciare alla Hooper. Nelle 4x400 sono rientrati Bianciardi, Pivotto, la Bonora e la Chigbolu (dopo il 52”19 di domenica). Grazie ai target number si spera in un recupero in extremis di Fofana per i 110 hs. Assente l’unica medagliata di Doha 2019, Eleonora Giorgi: il bronzo della 50 km di marcia è in dolce attesa. Intanto capitan Gimbo Tamberi da lunedì è proprio a Monaco dove si sta sottoponendo a una serie di terapie col dottor Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt. Partirà per Eugene domani insieme alla “promessa sposa” Chiara. Infine, gli ultimi test agonistici. Nick Ponzio, ieri sera, al meeting di Cork, in Irlanda, ha vinto il peso con 20.71. E oggi Larissa Iapichino, dopo il promettente 6.64 in lungo degli Assoluti di Rieti, è la stella di quello di San Vendemiano (Treviso), dove nel triplo torna Andy Diaz, cubano di Roma.
⏻ TEMPO DI LETTURA 4’18”
La Nazionale femminile per i Mondiali
100, 4x100 Dosso
200, 4x100 Kaddari
400, 4x400/ mista
Mangione
800 Bellò
1500 Del Buono Sabbatini, Vissa 100 hs
Di Lazzaro
400 hs, 4x400 /mista Folorunso
400 hs Olivieri, Sartori
Alto
Vallortigara Asta Bruni, Molinarolo Lungo Iapichino Triplo Cestonaro Disco Osakue Martello Fantini
Marcia 20 km Colombi, Trapletti
4x100
Bongiorni, Fontana, Herrera, Siragusa,
Pavese 4x400/mista Bonora, Chigbolu,
Lukudo, Polinari, Trevisan, V. Troiani