La Gazzetta dello Sport - Romana
A Milanello c’è già Origi... da Ostenda
emigrata nei Cinquanta. Esperimento fallito, anche perché Scifo venne “schiacciato” da una frase di Platini: «È il mio erede». Dagli anni Ottanta al nuovo millennio. Gli interisti avranno forse rimosso Gaby Mudingayi, centrocampista di rottura in nerazzurro tra il 2012 e il 2014, e non conservano grandi ricordi di Radja Nainggolan, voluto da Spalletti e strapagato. Sull’altare del Ninja ex Roma venne pure sacrificato il giovane Zaniolo. Nainggolan è stato (è) un belga irregolare, refrattario agli inquadramenti, dissacratore di canoni e schemi. Romelu Lukaku, tra il 2019 e il 2021, ha rimesso le cose a posto: tutto perdonato ai belgi deludenti del passato, grazie alle reti del centravantone, un concentrato di potenza che ha fruttato lo
Belgi “milanesi” Dall’alto in senso orario: Eric Gerets nel Milan 1983-84; Enzo Scifo nell’Inter 198788; Alexis Saelemaekers al Milan dal gennaio 2020; Radja Nainggolan, all’Inter nel 2018-19 e nel 2020
Un 30 per l’universitario. Charles De Ketelaere ha età e aspetto da studente ma il 30 della sua vita adesso è, venalmente, una questione di milioni. Nel mondo di CDK si vive in attesa di una decisione. Il Milan pensa a un rilancio che è già nell’aria. Il Bruges attende che gli interessi diventino asta. Il Leeds guarda da lontano, sapendo di non avere il fascino di una squadra da sette Coppe dei Campioni. L’agente di Charles invece è arrivato a Milano e no, non è un viaggio di piacere. Per capirci: De Ketelaere, tra Milan e Leeds, tifa Milan e la prospettiva di un derby belga a Milano si fa largo.
La situazione De Ketelaere è diventato improvvisamente uno
scudetto del 2021. Lukaku se ne è andato a Londra, ma è ritornato subito e ha scoperto che Milano potrebbe diventare una colonia belga. Il Milan aveva già Saelemaekers, ha preso Origi e ci prova con De Ketelaere. Saelemaekers è il prototipo dell’esterno tattico belga, corre come un dannato ed è attento agli equilibri. Origi arriva dal Liverpool e alzerà il livello davanti. De Ketelaere è uno dei giovani europei più interessanti, tipico trequartista belga che tutto sa fare e che può giocare ovunque. Ha talento, visione, tiro. Non sappiamo se gli piacciano le patate fritte, ma non importa.
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