La Gazzetta dello Sport - Romana

INTER E MILAN VERSO IL PIENO 40 MILA ABBONATI A TESTA PER LA RIVINCITA SCUDETTO

Ai due club mancano pochi posti per l’esaurito. Per i rossoneri +13mila, nerazzurri come nel 2019-20

- Di Luca Bianchin e Filippo Conticello

Da un lato un popolo in estasi, dall’altro uno ferito. Entrambi, però, hanno reagito alla stessa vecchia maniera: abbonandos­i. Sia il Milan campione che l’Inter all’inseguimen­to hanno ormai raggiunto la quota massima di abbonament­i in vendita per il 2022-23: 40mila. Il resto verrà venduto di gara in gara e la conseguenz­a viene da sé: quest’anno San Siro sarà spesso e volentieri sold out. Se la pandemia è stato un lungo deserto, la riscoperta dello stadio a piena capienza ha avuto un valore catartico: il Meazza è tornato luogo dell’anima.

Qui rossoneri Il Milan viaggia sul filo sottile del ricordo. L’entusiasmo del 22 maggio – e di tutta la stagione scorsa – riempirà San Siro il 13 agosto per l’esordio con l’Udinese. Data molto vicina a Ferragosto? Beh, certo, ma la passione resta ed è sempliciss­imo prevedere che lo stadio sarà esaurito o quasi per tutto il campionato. Già 40mila milanisti hanno acquistato un abbonament­o, superando largamente i 27mila abbonati del 2019, ultima estate pre-pandemia.

Giorno record, il 31 maggio con 5.500 tessere in poche ore. Ora siamo alla terza e ultima fase di vendita libera, appena iniziata. Gli abbonament­i rossoneri partono da 199 euro, un prezzo davvero per tutti, e salgono verso cifre meno alla portata. Per i più esigenti, una novità: il “Club 1899 – Premium Experience”, abbonament­o generalmen­te riservato alle aziende ora esteso ai singoli. Oltre ai biglietti, rigorosame­nte di primo anello, si ha accesso al servizio di ristorazio­ne nello stadio o altrove. Assieme alla tessera – e questo vale per tutti - si ricevono benefit come il diritto di prelazione per le partite di Champions, sconti per il museo del Milan, il merchandis­ing, il bistrot di Casa Milan, la prima partita di Coppa Italia. Tutto questo, e non era scontato, al netto del mercato. I record di abbonament­i generalmen­te arrivano nelle estati dei grandi colpi. Il Milan invece ha annunciato solo Divock Origi, bravo ma francament­e... non un conquistat­ore di popoli. Eppure il tasso di rinnovo è stato altissimo, come la richiesta dei milanisti non abbonati nella stagione dello scudetto. Una prova d’amore per una squadra che sul filo dell’unità ha costruito una mentalità.

Qui nerazzurri Anche la voglia di Inter arriva da lontano, ben prima del Lukaku-bis, da quando il tifoso nerazzurro trasformav­a la delusione per la beffa scudetto in desiderio feroce di rivincita. Dopo aver polverizza­to primo e secondo anello già settimane fa, sono ormai rimasti gli ultimissim­i posti nel terzo anello verde per arrivare alla cifra fatidica, 40mila: le poche decine mancanti verranno esaurite entro la fine di questa settimana. In pratica, si è ripetuta la stessa performanc­e del 2019-20, la stagione in cui l’arrivo di Conte e Romelu accese i sogni di scudetto, quando i posti venduti furono 41mila. Quel mille in più è stato eliminato solo per motivi “tecnici” interni allo stadio e per l’allestimen­to delle tv. Non stupisce nemmeno che i centralini nerazzurri impazzisca­no ancora: chiama chi cerca di infilarsi nell’ultimo buco nella rete. Circa 35 mila posti sono stati comunque riservati ai tifosi “tradiziona­li”, mentre il resto è andato via alla voce sponsor ed è stato poi completato da particolar­i pacchetti per aziende. Anche in questo caso ci si è rivolti subito a chi nel 2019-20 fu costretto a lasciare il posto causa covid:per loro prelazione nella prima fase di vendita, iniziata una vita fa, il 18 maggio. E oltre 15mila tessere sono sparite già nella prima settimana. Con prezzi sempre assai variegati: si andava dai 269 euro per la stagione nel secondo anello verde, la curva nord abitata dagli ultrà, ai 2.550 euro delle poltroncin­e rosse centrali, le più esclusive. Il tasso di rinnovo alla fine è stato altissimo, ma qua e là qualcuno è stato costretto a rinunciare: fisiologic­o da un anno all’altro, figurarsi dopo due. Dall’11 giugno il tifoso quindi attinto a una “waiting list”, composta da circa 5mila tifosi che nel 2019-20 non erano riusciti a comprare: per loro è arrivata l’agognata seconda possibilit­à. Poi, si è aperta la vendita libera, il 20 giugno, e per ringrazia per l’affetto, dal 5 luglio l’Inter ha voluto offrire nuovi posto a un prezzo accessibil­e: per 190 euro altre tessere al terzo anello verde, giusto sopra alla curva. Tra l’altro, tutti gli abbonati in quel settore ricevono anche l’accesso a “G ALL”, la Gazzetta in tutti i suoi contenuti digitali.

LA SITUAZIONE Non è stato l’effetto mercato a spingere la gente allo stadio: è l’onda lunga della scorsa stagione I campioni d’Italia sono partiti a razzo, per gli interisti ultime tessere nel terzo anello verde

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