La Gazzetta dello Sport - Romana
Faccia a faccia Draghi-Conte Nessuno strappo M5S «Ma ora si cambi passo»
L’ex premier pone nove condizioni: dal Reddito al Superbonus Oggi la fiducia sul decreto Aiuti
martedì aveva spiegato che «si è trattato di un episodio imprevedibile». Raimondi lo ha ribadito ieri, ma ha anche spiegato che «sentiremo persone, vedremo filmati e coinvolgeremo il mondo scientifico. Per capire, dal punto di vista idraulico, come mai c’era questa grossa massa d’acqua», ha aggiunto il procuratore di Trento. Nei giorni precedenti il distacco del seracco, alcuni testimoni avevano riscontrato e raccontato di quella anomala presenza dell’acqua, segnale che il ghiacciaio si stava sciogliendo e che la base si era pericolosamente riempita di liquido. Martedì era esplosa la rabbia dei parenti delle vittime e dei dispersi: chiedono che si accerti se davvero qualcuno avrebbe potuto prevedere il crollo, anche in relazione alle alte temperature in quota che si registravano da giorni (anche 10 gradi, persino a 3000 metri di altezza), e se qualcuno avrebbe potuto (o dovuto) avere l’accortezza di impedire la salita degli escursionisti sulla Marmolada, come estrema forma di precauzione.
Appurare la verità sarà un’operazione lunga e complessa. Intanto, attorno alla montagna, l’estate continua.
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«Il nodo di questa indagine è la prevedibilità di questa enorme sciagura e se è collegabile ad ipotesi di imprudenza» ha sottolineato ancora il procuratore Raimondi. «Siamo come in una stanza con tante porte: le apriremo tutte, per vedere cosa c’è dietro. Sicuramente non vogliamo nessun agnello sacrificale da dare in pasto all’opinione pubblica. Tutto quello che deve essere fatto, si farà nel più breve tempo possibile». Resta interdetto l’accesso all’area della Marmolada, sia sul versante trentino che da quello veneto, ad eccezione degli operatori impegnati nelle ricerche e nelle indagini, dopo l’ordinanza firmata dal sindaco di Canazei, Giovanni Bernard. Tutto attorno, però, l’estate prosegue come se nulla fosse accaduto. La stagione turistica in Val di Fassa non si ferma. Buona parte delle strutture ricettive della zona registrano già il “tutto prenotato” per agosto, mentre gli alberghi della parte alta della valle stanno ricevendo le ultime richieste per le (poche) stanze ancora disponibili.
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Beppe Sala Sindaco di Milano anto tuonò che non piovve. Eppure i timori per uno strappo al governo, da parte del M5S, sono stati fortissimi negli ultimi giorni. Ma a scongiurare la crisi di governo, in piena estate, è stato ieri lo stesso leader del Movimento Giuseppe Conte, al termine dell’atteso incontro a palazzo Chigi, durato un’ora, con il premier Mario Draghi. Al quale l’ex presidente del Consiglio ha chiesto «un forte segnale di discontinuità», seppur garantendo di non voler staccare la spina all’esecutivo. Un faccia a faccia che è arrivato dopo le tensioni dei giorni scorsi a causa delle voci secondo cui, nel corso di alcune telefonate, il premier avrebbe chiesto a Beppe Grillo la rimozione di Conte. L’“avvocato del popolo” ha anche consegnato a Draghi un documento che elenca in nove punti le richieste dei pentastellati per non lasciare l’esecutivo: dal Reddito di cittadinanza al salario minimo e al decreto dignità, passando per gli aiuti a famiglie e imprese, la Transizione ecologica e il Superbonus 110%, fino al cashback fiscale, all’intervento sulle riscossioni e alla clausula della legge di delegazione. Con l’esplicita richiesta al premier di non trasformare il Consiglio dei ministri in un «mero consesso certificatore di decisioni già prese».
TIl voto Il governo, in ogni caso, porrà la questione di fiducia sul discusso decreto Aiuti, che contiene 23 miliardi a sostegno di imprese e famiglie e il cui voto è previsto per oggi, mentre il voto finale è stato fissato per lunedì. Resta incerta, comunque, la posizione del M5S, che si attende risposte da Draghi «entro luglio». Una nuova scadenza temporale che i partiti della maggioranza, in alternanza, stanno tentando di imporre all’esecutivo: l’altra, che era stata data dalla Lega, era quella di settembre. Nel passaggio parlamentare del decreto verranno votate anche alcune novità introdotte nelle ultime ore. A partire dallo sblocco delle cessioni sul Superbonus e degli altri bonus edilizi. E, restando ad un tema caro ai Cinquestelle, verranno pure inserite restrizioni sul Reddito di cittadinanza con nuovi obblighi di accettazione delle offerte di lavoro. All’esame del Parlamento, inoltre, altre misure più mirate come il rinvio dei versamenti delle società sportive per assicurare maggiore liquidità anche alla Serie A e le nuove regole sugli affitti brevi a Venezia per tutelare le isole e il centro storico della città. Interventi che non comporteranno, d’altra parte, nuovi oneri rispetto ai quasi 17 miliardi stanziati dal governo per gli investimenti chiave del provvedimento: dal termovalorizzatore di Roma al bonus 200 euro in arrivo questo mese. Senza contare del resto gli sconti alle bollette, l’ampliamento del golden power anche agli impianti geotermici, l’installazione semplificata dei pannelli solari a terra e il salvataggio della raffineria di Siracusa, in mano alla Isab ma controllata dalla russa Lukoil, potenziale destinataria di sanzioni.
Nuove alleanze E in una giornata lunghissima per la politica, sono proseguite nel frattempo le “manovre al centro” per nuove alleanze in vista del voto per le politiche per prossimo anno. Proprio il ministro degli Esteri Luigi Maio - di cui ha parlato ieri con durezza Conte nel vertice con Draghi dopo la scissione nel M5S -, ha incontrato da leader di Insieme per il futuro il sindaco dem di Milano Beppe Sala (a casa del primo cittadino è poi arrivato il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova). Dopo l’incontro, a twittare è stato subito Carlo Calenda (Azione): «Il centro come ricettacolo di ogni trasformismo non è un progetto politico, ma un ufficio di collocamento». E sabato, a Roma, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, lancerà il nuovo soggetto politico Italia al centro.
Mi sfugge come Sala possa anche solo pensare che un tandem con Di Maio porti qualche beneficio a lui o al Paese
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