La Gazzetta dello Sport - Romana
Scifo «LUKAKU UOMO VERO MILAN, DE KETELAERE MI RICORDA KAKÀ»
diverse, può giocare dietro. Ma con questo tridente, è difficile conservare l’equilibrio».
▶Origi arriva al Milan senza essere stato protagonista, né al Liverpool né nel Belgio: con Pioli come le vede?
«Io l’ho avuto come giocatore nell’U21: credetemi, è fortissimo, fa cose che impressionano. Deve solo giocare, avere minuti e fiducia. Se invece lo hai preso per metterlo in panchina, fai un errore. E perdi l’occasione di avere un centravanti completo».
▶In che cosa eccelle, per lei? «Potenza, velocità, ma sa pure giocare la palla. Deve solo trovare soprattutto il partner giusto: serve qualcuno che lo inneschi negli spazi. E poi ha grande presenza davanti alla porta».
▶Ci guidi nel pianeta De Ketelaere: è un campioncino?
«Lo è. Ma non paragonatelo a me, siamo diversi: è molto più attaccante di me. Più che altro, ricorda un po’ Kaka: alto, tecnicamente forte e veloce con la palla. Intelligente e pure polivalente: non mi sorprenderebbe vederlo giocare pure sulla fascia».
▶Val€ 30 milioni per davvero? «Se continua così, un giorno ne varrà 100. La cosa impressiona è quanto cresce e con che velocità: in due anni ha bruciato le tappe e adesso non sai davvero dove possa arrivare questo gioiellino».
▶Ecco, dove?
«Tra i migliori in assoluto. Dipende da come vivrà questo passo: l’andare in una grande squadra e in un altro Paese. Capisco perché Maldini si sia innamorato di lui, poi troverà un connazionale, Saelemaekers, che è sottovalutato ma è utilissimo: Alexis dimostra che al Milan stanno lavorando bene».
▶La sua parte italiana soffre nel non vedere azzurro in Qatar? «Certo, molto. Lo stupore è ancora maggiore se penso alla vittoria dell’Europeo e alla beffa dei due rigori sbagliati da Jorginho».
▶E, invece, il Belgio può davvero vincere il Mondiale stavolta?
«Se tutti i talenti che abbiamo, e sono tanti, vanno lì convinti di farcela, possiamo riuscirci per davvero: questa squadra non è seconda a nessuno. Dovremmo fare come i francesi, che hanno un carattere diverso: sono sicuri di sé, convinti di farcela. Noi siamo più umili come popolo e questo a volte ci penalizza».
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I gol segnati da Dries Mertens nel campionato italiano: l’ormai ex napoletano è il belga più prolifico nella storia del nostro campionato.
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I belgi tesserati dalle squadre milanesi nella storia: all’Inter Lukaku è l’ottavo, al Milan il neoarrivato Origi il settimo. De Ketelaere sarebbe quindi il sedicesimo
Il belga ex interista «Rom ha chiesto scusa non tutti sanno farlo... E Origi ha soltanto bisogno di giocare»