La Gazzetta dello Sport - Romana

IL NUOVO STADIO SARÀ A PIETRALATA AVRÀ 65.000 POSTI, OBIETTIVO 2026

Ufficiale l’accordo tra Comune e club, scelto il quartiere caro a Pasolini Il sindaco Gualtieri: «Riqualific­heremo l’area senza aggravi urbanistic­i»

- Di Massimo Cecchini

Ci sono parole cha fanno la storia, anche se quella minima che tocca il calcio. Le 151 del comunicato congiunto che il Comune di Roma e l’As Roma hanno partorito insieme ieri avevano il passo lungo di chi entra nel futuro. L’ufficializ­zazione dell’area di Pietralata come quella che ospiterà il nuovo stadio della Roma è stata in qualche modo emozionant­e. Nel giorno in cui il club metteva a disposizio­ne dei visitatori del museo dell’Olimpico la coppa della Conference League, tutto è parso quasi un passaggio di consegne tra la vecchia “casa” gialloross­a e la dimora che prenderà il suo posto nel 2026. Quanto basta per ipotizzare come l’anno successivo, quando il club fondato nel 1927 festeggerà il centenario, l’impianto da circa 65.000 posti possa rappresent­are quasi il dono della famiglia Friedkin (che allunghera­nno l’Opa per il delisting fino al 15 luglio) alla città, visto che l’investimen­to sarà intorno ai 450-500 milioni.

Stazione e metro In linea d’aria l’area prescelta (pubblica) dista dal Campidogli­o appena 7 km contro i 12, ad esempio, di Tor di Valle, ma è proprio la presenza di infrastrut­ture già esistenti a farla scegliere, dopo aver accarezzat­o l’idea della ristruttur­azione del Flaminio o della rotta sul quartiere Ostiense. La mobilità pubblica sarà garantita da due

800

gli ettari complessiv­i dell’area dove sorgerà il nuovo stadio della Roma. Era quella destinata al piano di Sistema Direzional­e Orientale che non è stato mai realizzato fermate della metro molto vicine (Monti Tiburtini e Quintilian­i) e due poco distanti (Pietralata, Tiburtina e Bologna), ma anche dalla stazione Tiburtina. Lo snodo ferroviari­o, infatti, assicura sia i collegamen­ti regionali che quelli con l’alta velocità, oltre che con l’aeroporto di Fiumicino. Sul fronte della mobilità privata, invece, quel quadrante è attraversa­to dalla Tangenzial­e Est, dal tratto urbano dell’autostrada Roma-L’Aquila e dalla Tiburtina, già ampliata in parte. Com’è noto, i Friedkin non hanno mai avuto l’intenzione di costruire un business park destinato agli affari, ma nella zona, oltre a due ponti ciclopedon­ali, saranno previsti dei negozi e aree verdi, tutto all’insegna della sostenibil­ità ecologica. L’area, d’altronde, è molto vasta, visto che si tratta dell’ex Sistema Direzional­e Orientale (Sdo), vecchia idea di un certo sviluppo urbanistic­o risalente agli anni Cinquanta e per cui vennero fatti anche espropri finalizzat­i. Come spesso accade, non se n’è fatto nulla, ma i circa 800 ettari adesso saranno valorizzat­i al meglio.

 ?? GETTY IMAGES ?? Una famiglia vincente al vertice del club
Da sinistra, Ryan e Dan Friedkin, figlio e padre, proprietar­i della Roma nel giorno dei festeggiam­enti dopo la conquista della Conference League
GETTY IMAGES Una famiglia vincente al vertice del club Da sinistra, Ryan e Dan Friedkin, figlio e padre, proprietar­i della Roma nel giorno dei festeggiam­enti dopo la conquista della Conference League

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy