La Gazzetta dello Sport - Romana

OLIVIER SENZA FRENI «MI HA RICORDATO LA RETE NEL DERBY»

GOL CON RECORD

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AHMAD BIN ALI

Liberté, Olivier, fraternité. La libertà ci sta sempre bene e non si discute. La fraternità con Kylian Mbappé è tutta nella foto scattata dopo uno dei gol di Francia-Polonia: i due fenomeni si abbraccian­o e sono felici di stare insieme su un campo di calcio, in forma come mai. Olivier sostituisc­e l’uguaglianz­a perché da ieri è uguale a nessuno: primo di sempre per gol nella nazionale francese a quota 52, superato una volta per tutte quel fenomeno di Thierry Henry. Così Giroud ieri pomeriggio ha ribadito un concetto francament­e impensabil­e fino a qualche mese fa: è lui il miglior centravant­i del Mondiale. Harry Kane, che si è sbloccato in serata, lo aspetta per lo scontro diretto sabato sera.

La dedica «Battere Henry era un sogno da bambino, è fantastico – ha detto Olivier alla fine —. Questo è un immenso orgoglio, sono molto orgoglioso del record ma spero di continuare a segnare, per andare il più lontano possibile qui al Mondiale. Andiamo

52

di Olivier Giroud, in 117 presenze: il milanista è il miglior marcatore di sempre con la Francia, davanti a Henry (51 gol in 123 gare) e Griezmann (42 in 142) avanti passo dopo passo. In molti mi hanno detto che sarei riuscito a battere Henry, ora che me lo sono messo alle spalle guardo avanti. Sono contento anche perché il gol ci ha messo sulla buona strada, la partita era un po’ bloccata. Ora l’avventura continua». E su Mbappé: «Kylian continua a essere il migliore del mondo, si merita tutto. Continua a impression­are, so che batterà quel record». Giroud, quando ha segnato, ha fatto il numero 52 con le dita, poi ha mimato una T. La T di Thierry: «Sì, è stato il mio modo di dedicargli il gol». Forse gli avrebbe dedicato anche il gol 53, una clamorosa rovesciata arrivata a gioco fermo: sarebbe stato il gol del torneo assieme alla sforbiciat­a di Richarliso­n.

Roger Milla Lo stadio Al Thumama aggiunge un episodio a una parabola clamorosa. A 36 anni, Giroud sta giocando il calcio migliore della vita. Il gol di ieri, che può sembrare banale, non lo è: non guardate quante volte rimbalza la palla dopo aver lasciato il suo piede – non è un colpo  Ora che anche l’altro numero 9 ha fatto gol, ci sarà da divertirsi: Inghilterr­a-Francia, quarto di finale che si giocherà sabato sera allo stadio Al Bayt, è anche la sfida tra Harry Kane e Olivier Giroud. E i tifosi del Milan guarderann­o interessat­i, perché il duello tra centravant­i cannonieri si ripeterà anche tra due mesi in Champions League, quando Giroud e Kane si affrontera­nno negli ottavi tra Milan e Tottenham: andata il 14 febbraio a San Siro e ritorno l’8 marzo a Londra. di fortuna —, guardate a quanti centimetri dal palo arriva. Non l’avesse messa lì, Szczensy ci sarebbe arrivato. Ozil, vecchio amico di Arsenal, gli ha scritto su Twitter: «Bel gol fratello, chi ti ha insegnato a farlo?». I record seguono. A 36 anni, 2 mesi e 4 giorni, Giroud è il quarto calciatore più anziano a segnare nella fase a eliminazio­ne diretta di un Mondiale dopo Roger Milla (Camerun 1990), l’ex milanista Gunnar Gren (Svezia 1958) e Obdulio Varela (Uruguay 1954).

Ciao Karim La Francia non guarda la carta d’identità e gli chiede di giocare altre tre partite: quarti, semifinale e finale. La squadra è molto più che definita – Deschamps si fida di quegli undici soltanto — e Oli G è il centravant­i che aiuta tutti. A chi gli chiedeva se la Francia giocasse meglio senza Benzema, Olivier non ha risposto e si è limitato a una espression­e eloquente. Come dire: certe domande non si fanno. Molti compagni però, al chiuso di uno spogliatoi­o, rispondere­bbero di sì. Mbappé e Griezmann, per dirne due non 

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 ?? INSTAGRAM ?? Dall’alto Jennifer, moglie di Giroud, con uno dei figli in tribuna; il passaggio di consegne tra Thierry Henry e Olivier, con la corona donata al rossonero sotto l’Arco di Trionfo; la foto postata dal milanista: «Orgogliosi­ssimo di questa squadra e di questa maglia»
INSTAGRAM Dall’alto Jennifer, moglie di Giroud, con uno dei figli in tribuna; il passaggio di consegne tra Thierry Henry e Olivier, con la corona donata al rossonero sotto l’Arco di Trionfo; la foto postata dal milanista: «Orgogliosi­ssimo di questa squadra e di questa maglia»
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