La Gazzetta dello Sport - Romana
Finalmente a rete È il re degli assist e insegue Rooney
Capitano
In questo successo abbiamo dimostrato maturità: all’inizio è stata dura, poi sfruttate le chance
Abbiamo un gran mix di gioventù ed esperienza, un altro match vinto, non è facile
Al primo gol in questo Mondiale, Harry è a -1 dal primato inglese, 1° nei passaggi
n Hurricane sul Qatar. Un uragano sul Mondiale. Meglio chiudere la porta e barricarsi in area. Harry Kane ci ha messo tre partite e 48 minuti per entrare nella classifica cannonieri, lui che era stato il primo in Russia 2018 con 6 centri. Schiantato il Senegal, ora c’è la Francia di Mbappé. Sfida al fenomeno destinato a succedere a Messi e CR7, anche se il vero “rivale” di Kane è un altro, è Rooney, il più grande goleador inglese di tutti i tempi con 53 reti. Kane debuttò in nazionale in Inghilterra-Lituania 4-0, il 27 marzo 2015 a Wembley, subentrando al 71’ proprio a Rooney. Segnò dopo due minuti. Un cambio simbolico. Ieri ha quasi raggiunto Rooney, le sue reti sono 52, primato è alla portata.
UOltre il numero 9 In questo Mondiale dei centravanti pochi e indispensabili, tanti c.t. si stanno chiedendo cosa sarebbe la loro nazionale con uno come Kane. Flick e la Germania erano disperatamente senza un 9. Dalic ha dovuto aggiungere Livaja a Kramaric per mandare in gol la Croazia. Non sono pochi i centravanti a domandarsi cosa sarebbe la loro carriera se giocassero nell’Inghilterra e non nella Polonia, almeno scrutando lo sguardo depresso di Lewandowski quando non gioca con Bayern o Barcellona. Ieri Kane ha toccato 44 palloni e sono sembrati il doppio, il polacco 46 contro la Francia, ma è come se non fosse mai stato in partita. Kane somigliava a Lewandowski quando ha cominciato, oggi è diverso. È stato Mourinho, nel suo breve e discusso interregno al Tottenham, a trasformarlo in un centravanti di movimento, più Dzeko che Shearer, tanto per ricordare il più implacabile dei moderni centravanti inglesi.
Assistman «In questo successo abbiamo dimostrato molta maturità: all’inizio è stata dura, poi abbiamo sfruttato le occasioni», ha detto Kane che intanto è in testa in un’altra classifica del Mondiale, quella degli assist: già tre nel torneo, più di Modric, Messi, Griezmann. Ha imparato a partire da lontano, preferibilmente sul centrosinistra. L’1-0 improvviso dell’Inghilterra all’Italia, un anno e mezzo fa nella finale di Wembley, nacque dalla sua regia arretrata. Poi Chiellini gli prese le misure, l’Italia si prese l’Europeo e, da quel giorno, il c.t. Southgate teme di essere «ricordato soltanto per la finale persa».
Superpotere del gol Anche contro il Senegal Kane non ha fatto il centravanti classico: le reti di Henderson e Saka sono partite dalla sua manovra centrale, con difesa della palla e appoggio verticale da playmaker. Negli anni 60 c’era in America un personaggio dei fumetti che si chiamava Hurricane: il suo vero nome era Harry Kane, era un bandito del West che acquistava la supervelocità dopo aver bevuto la pozione magica di uno sciamano. Kane non è nato nelle verdi praterie ma in un sobborgo nel nord-est di Londra nel 1993, lo stadio del Tottenham era a un quarto d’ora da casa e Teddy Sheringham il suo idolo. Il suo superpotere è il gol: 11 tra Mondiali ed Europei, nessuno in Inghilterra come lui. Ora Rooney e la Francia.
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con l’Inghilterra in 73 match disputati, uno all’Albania nel 2021 e 1 all’Europeo con l’Ucraina