La Gazzetta dello Sport - Romana
RECUPERO LAMPO
IL NUMERO 10 C’È TITE: «SE STA BENE SARÀ IN CAMPO»
Neymar ha voglia di riprendersi il suo posto, il Brasile ha bisogno di Neymar. Gli interessi coincidono, i rischi sono stati messi in conto. Neymar giocherà oggi negli ottavi contro la Corea del Sud. Sembrava impossibile, dieci giorni fa ha subito un infortunio serio. Era logico chiedersi se il suo Mondiale fosse compromesso. Tutto superato, lo staff medico della Seleçao e i fisioterapisti hanno minimizzato i tempi del recupero. La sconfitta contro il Camerun - a qualificazione ottenuta e con uso della
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segnati da Neymar con la maglia del Brasile. Le presenze sono 122. Con la nazionale, l’attaccante del Psg ha vinto l’oro olimpico a Rio nel 2016 B, nessun titolare dal primo minuto contro gli africani - ha lo stesso allungato un’ombra sul Brasile. Una vaga sensazione di insicurezza. Gabriel Jesus e Alex Telles si sono fatti male in modo grave alle ginocchia e sono fuori dal Mondiale. Spira una lieve aria di maledizione. È il momento di riconsegnarsi al proprio leader tecnico e di spogliatoio. Neymar sta al Brasile come Messi all’Argentina.
La voglia matta Non più tardi di dieci giorni fa, il 24 novembre, contro la Serbia nella prima partita a Qatar 2022, Neymar era uscito con una caviglia gonfia: distorsione con lesione legamentosa. In contesti normali servono 20 giorni almeno, forse di più, per riprendere a giocare dopo una diagnosi simile, ma il Mondiale ha cadenza quadriennale e vale qualunque eccezione, incluso il pericolo di una ricaduta. A maggior ragione se ha l’aria di essere l’ultimo Mondiale, come lo stesso Neymar, trentenne, ha lasciato intendere con dichiarazioni ambigue. Da giorni è chiaro come Neymar abbia una voglia matta di rientrare. Ha postato una foto di sé durante l’allenamento di sabato sera, il primo sul campo dopo otto giorni di terapie in hotel: “Mi sento bene – il messaggio didascalia -. Sapevo che sarei ritornato in questo momento”. Nel proprio crono-programma aveva puntato il penultimo allenamento prima dell’ottavo di finale. Venerdì ha ripreso contatto con il campo. Un torello di riscaldamento, una sessione di tiri, nessun contrasto. Niente di impegnativo, ma zero dolore alla caviglia destra, nonostante le sollecitazioni. Neymar si è di nuovo sentito nel pieno delle sue condizioni.
Il via libera