La Gazzetta dello Sport - Romana

Colpo del Cittadella Rossoblù contestati Blessin, sarà esonero Gilardino a interim?

Antonucci-gol, Kastrati para tutto: il Grifone ora valuta di nuovo Bjelica e pensa a Semplici

- Di Filippo Grimaldi

MERCOLEDÌ TERNANA-CAGLIARI GIOVEDÌ PARMA-BENEVENTO CITTADELLA-BARI COSENZA-BRESCIA GENOA-SÜDTIROL MODENA-VENEZIA PERUGIA-SPAL REGGINA-FROSINONE PISA-ASCOLI PALERMO-COMO

DOMENICA 11 CAGLIARI-PERUGIA ASCOLI-GENOA BENEVENTO-CITTADELLA COMO-REGGINA SPAL-PALERMO SÜDTIROL-TERNANA VENEZIA-COSENZA BARI-MODENA FROSINONE-PISA LUNEDÌ 12 BRESCIA-PARMA ore 20.30

ore 12.30 ore 15 ore 18 ore 20.30 ore 12.30 ore 15 ore 18 ore 20.30

ore 20.30 l Genoa non c’è più, Blessin viaggia a passi veloci verso l’esonero, ma va comunque dato atto al Cittadella che il successo di ieri a Marassi è stato stramerita­to. Ma il contraccol­po per il Grifone , al primo ko stagionale in casa,è stato pesante, non solo per la classifica, con la zona della promozione diretta ormai distante sei punti. Il club rossoblù sta valutando l’esonero immediato del tecnico tedesco, che la settimana scorsa era stato salvato soltanto grazie al general manager Spors, l’unico rimasto in società a difenderlo in una situazio

IAtmosfera tesa ne obiettivam­ente insostenib­ile, con appena due punti raccolti nelle ultime cinque gare. Se sarà divorzio, al posto del tecnico tedesco sino a giovedì potrebbe guidare la squadra l’ex Alberto Gilardino, attuale tecnico della Primavera, in attesa di puntare poi su un nuovo tecnico (sfumata la pista-Andreazzol­i, è rimasta l’ipotesi Bjelica o, in alternativ­a, la pista-Semplici.

Gara intelligen­te Detto dei grandi demeriti e difetti del Genoa, travolto ieri dalla contestazi­one dei tifosi già nell’intervallo e ancor più a fine gara, bisogna riconoscer­e alla squadra di Gorini una strategia rivelatasi perfetta, a dispetto di un modesto trenta per di possesso palla, che farebbe pensare al contrario. Invece no: il gol di Antonucci (ispirato da Danzi, appena entrato), con la difesa genoana colpevole, ha regalato tre punti pesantissi­mi ai veneti, a conferma di come la squadra di Gorini si sia calata alla perfezione nella situazione. Ha contenuto i padroni di casa nel primo tempo, evitando di alzare inutilment­e il ritmo, non si è scoperta, e nelle uniche due fiammate degli uomini di Blessin (fra il 17’ e il 20’, con Aramu e Strootman) s’è salvata grazie a un superbo Kastrati e poi è rimasta in posizione di attesa. Il Genoa ha tenuto palla a lungo, ma senza costrutto, perché nei fatti è mancata ai liguri la capacità di scrollarsi di dosso quello sterile canovaccio che ormai tutti gli avversari conoscono a memoria e rende il Genoa di oggi maledettam­ente prevedibil­e. Anche se l’attacco dei veneti a lungo non ha brillato, il tempo s’è rivelato un prezioso alleato del Cittadella, mentre i rossoblù (tornati al 4-2-3-1 dopo il 4-4-2 di Perugia) si sono incarcento tati sulla trequarti, mostrando una difficoltà enorme ad andare al tiro. Difficile capire se ciò sia dovuto a problemi tattici o, forse, anche a un certo scollament­o a livello di gruppo, ma di sicuro appellarsi all’assenza di Pajac, come ha sottolinea­to Blessin, su una fascia sinistra da tempo senza padrone, è almeno riduttivo. Il Genoa ora deve riconquist­are punti - la vittoria manca dal 22 ottobre e autostima, dimostrand­o a una tifoseria che si sente tradita di poter ancora riprendere a correre. Ieri Blessin ha proposto un turnover in attacco lasciando Coda in panchina (sostituito da un disastroso Puscas), ma ormai la crisi è conclamata e tutti se ne sono resi conto.

Strategia vincente Gli uomini di Gorini hanno contenuto gli avversari prima di colpirli nella ripresa

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