La Gazzetta dello Sport - Romana
Illusione Südtirol Il Frosinone fa pari in pieno recupero
Cellino assente, Inzaghi passa in casa del suo ex club Fabbian e Menez lanciano i calabresi in attesa di giovedì...
BRESCIA (4-4-2)
Andrenacci 6,5; Jallow 5,5, Papetti 6, Adorni 6, Mangraviti 5,5; Bertagnoli 6 (dal 38’ s.t. Benali s.v.), Van de Looi 5 (dal 29’ s.t. Nuamah 6), Viviani 5, Ndoj 6; Moreo 5,5, Ayé 5
(dal 29’ s.t. Bianchi 5,5)
PANCHINA Lezzerini, Pace, Garofalo, Labojko, Galazzi, Niemeijer ALLENATORE Clotet 5
REGGINA (4-3-3)
Colombi 6,5; Pierozzi 6,5 (dal 30’ s.t. Cionek 6), Camporese 7, Gagliolo 6,5, Di Chiara 7 (dal 41’ s.t. Giraudo s.v); Fabbian 7,5, Majer 7, Hernani 7; Canotto 6,5 (dal 41’ s.t. Liotti s.v.), Menez 6,5 (dal 26’ s.t. Gori 6), Rivas
6,5 (dal 26’ s.t. Cicerelli 6) PANCHINA Ravaglia, Loiacono, Ricci, Bouah, Lombardi, Crisetig, Santander ALLENATORE Inzaghi 7
ARBITRO Ghersini di Genova 5,5 ASSISTENTI Raspollini 6,5D’Ascanio 6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Papetti (B), Van de Looi (B), Adorni (B) e Hernani (R) per gioco scorretto; Gagliolo (R) per comportamento non regolamentare NOTE paganti 1.288, incasso non comunicato; abbonati 3.600, quota non comunicata. Tiri in porta 2-6. Tiri fuori 0-2. In fuorigioco 0-0. Angoli 3-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’ ttacco alla vetta. L’avviso della Reggina arriva come una tazza di the caldo nel gelo di Brescia, sorseggiato sull’onda del risultato di Bolzano. Il Frosinone capolista adesso è a 3 punti e giovedì al Granillo c’è lo scontro diretto. E dietro il solco diventa voragine, con 6 punti di vantaggio sulla zona playoff. L’imprevedibilità della B smonta ogni certezza, ma la squadra di Inzaghi rischia di anticipare di due anni il progetto triennale di Serie A. L’ha dimostrato a Brescia, nella partita che il tecnico sentiva di più dopo il trattamento che gli ha riservato Cellino (ieri assente) la stagione scorsa. Pippo covava così tanta voglia di rivalsa che la sua squadra ci ha messo solo 11 minuti per soddisfarla. E così la partita è finita in largo anticipo. «Abbiamo solo messo in campo la rabbia per il 2-2 col Benevento, per me è stata una partita come le altre: da domani torno a fare il tifoso del Brescia» ha tagliato corto Inzaghi.
ABrescia sorpreso L’ultima sconfitta in casa era arrivata proprio un anno fa (5 dicembre): Inzaghi in panchina e ko con il Monza. Proprio lui ha firmato la prima delusione interna stagionale di Clotet, che fa quello che può con un organico striminzito (e senza Bisoli, Cistana, Olzer, Huard e Karacic), ma che ha scelto di giocare aspettando la Reggina ed è stato punito. «La Reggina ha una qualità altissima» ha ammesso il tecnico catalano. Il problema è che nemmeno sullo 0-2 il Brescia s’è riversato in avanti, continuando ad attendere per cercare spazi, che ovviamente l’avversario non ha mai concesso. Solo quando gli esterni Bertagnoli e Ndoj si accentravano sembrava potesse nascere qualcosa, ma a parte una conclusione dell’albanese al 48’ (bravo Colombi in due tempi) e un buon inizio di ripresa, e nonostante l’ultimo quarto d’ora con il passaggio al 4-3-1-2, non ci sono stati grandi pericoli per la Reggina, che in mezzo al campo ha sovrastato l’avversario. Qualche fischio non è mancato, visti i 79 minuti (più recuperi) di pochezza: ben più acceso lo scambio di cori e insulti tra le curve, per fortuna 7,5 Fabbian Un gol (e sono 5) e un assist a Menez: è la rivelazione della Serie B senza seguiti violenti (malgrado le minacce).
Reggina storica In 25 campionati di Serie B la Reggina non aveva mai vinto 9 gare nelle prime 15 giornate. E il suo attacco è sempre più il migliore: 28 centri. Merito di Fabbian, mezzala di scuola Inter che si esalta nel gioco di Inzaghi con i suoi inserimenti: dopo 3’ il suo colpo di testa su cross dalla sinistra di Hernani ha sbloccato la gara (5 gol per lui, miglior marcatore tra i centrocampisti della B), mentre all’11’ sempre di testa ha messo in porta Menez, che con un tocco sotto ha superato Andrenacci. E’ bastato. Alla Reggina non è parso vero di poter gestir la gara contro un avversario che non s’è mai catapultato in avanti in massa, ma se l’avesse fatto il rischio di terzo gol sarebbe stato evidente. Sullo 0-2 la rete comunque l’ha sfiorata di più la stessa Reggina (al 46’ con Hernani e Rivas) del Brescia, che ha interrotto a 5 gare (7 punti) la sua striscia positiva. La Reggina no, è arrivata anche lei a 5 gare utili di fila, ma con ben 11 punti all’attivo. E adesso l’aggancio al primo posto è nel mirino. Il Frosinone è avvisato.
⏻ TEMPO DI LETTURA 2’53” l Frosinone si salva all’ultimo respiro, Bisoli mantiene l’imbattibilità ma mastica amaro. C’è voluto un gol di Monterisi in mischia alla fine del recupero per salvare la capolista dall’agguato del Südtirol, indomabile dopo l’arrivo del mister emiliano e giunto al dodicesimo risultato utile consecutivo. Un pareggio sostanzialmente giusto, con gli ospiti che hanno fatto la partita dall’inizio alla fine ed il Sudtirol a chiudersi cercando di sfruttare le ripartenze. Due modi diversi d’interpretare il calcio, in parte dovuto anche alla differente qualità a disposizione, entrambi di successo in questa prima parte del campionato, dove il Frosinone (20 punti negli ultimi risultati utili consecutivi)
I(PRIMO TEMPO)R1-0 MARCATORI: De Col (S) al 23’ p.t.; Monterisi (F) al 49’ s.t.
SÜDTIROL (4-4-2)
Poluzzi 6; Curto 6, Zaro 6, Masiello
6,5, Berra 6; De Col 6,5 (dal 16’ s.t. D’Orazio 6), Tait 6 (dal 44’ s.t. Pompetti s.v.) Nicolussi Caviglia 6,5, Rover 6,5 (dal 32’ s.t. Casiraghi s.v.); Mazzocchi 6 (dal 16’ s.t. Siega 6), Odogwu 7 (dal 44’ s.t. Marconi s.v.) PANCHINA Iacobucci, Capone, Vinetot, Crociata, Capone, Schiavone, Harrasseri, Voltan
ALLENATORE Bisoli 6,5
FROSINONE (4-3-3)
Turati 6; Monterisi 7, Szyminski 5,5, Ravanelli 6, Cotali 6; Lulic 5,5 (dal 38’ s.t. Olivieri s.v.), Boloca 6, Garritano 5,5 (dal 8’ s.t. Mulattieri 6); Insigne 6,5 (dal 30’ s.t. Frabotta s.v.), Moro 5 (dal 30’ s.t. Borrelli s.v.), Bocic 5,5 (dal 8’ s.t. Caso 6,5)
PANCHINA Loria, OYono, Rohden, Traorè, Ciervo, Kalaj, Sampirisi. ALLENATORE Grosso 6,5
ARBITRO Fourneau di Roma 6,5 ASSISTENTI Alassio 6 - Scarpa 6 ESPULSI nessuno
AMMONITI De Col (S), Boloca (F), Borrelli (F) per gioco scorretto; Zaro (S) e Mulattieri (F) per c.n.r.
NOTE spettatori 4.305, incasso e quota abbonati non comunicati. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 3-8. In fuorigioco 2-2. Angoli 1-9. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’ si presenterà con 3 lunghezze di vantaggio sulla seconda giovedì a Reggio Calabria, mentre il Südtirol mantiene il settimo posto.
Il solito spartito «Il possesso palla non fa vincere le partite» è stato lo spartito di presentazione di Bisoli sin dal giorno del suo arrivo a Bolzano, e mai come ieri la tattica impostata dagli altoatesini pareva aver dato esito vincente. Dopo aver stretto i denti nei primi 20 minuti di sofferenza, Tait e compagni hanno affondato il colpo alla prima occasione utile, in un’azione di contropiede condotta da Odogwu, migliore in campo, che ha lanciato Rover, perfetto nello spiovente per De Col, primo gol in Serie B in carriera, che ha trafitto Turati di testa. Una rete che avrebbe steso un gigante, non il Frosinone attuale, sempre lucido, anche se poco produttivo sotto rete. Con Moro e Bocic in giornata no, è stato Insigne a reggere il peso dell’attacco ciociaro, mandando a referto almeno 3 nitide occasioni: sulla prima, nel primo tempo, Poluzzi si è superato su una punizione da fuori del campano, sulla seconda è stato il palo a dire di no, sulla terza la mira del fantasista ha sfiorato il palo. Uscito Insigne è stato Caso a dare pensieri alla difesa di Bisoli, che nel frattempo era passato alla difesa a 3 ed al centrocampo a 5. Mossa che ha alzato il baricentro biancorosso, dando l’impressione che i padroni di casa potessero aver passato il peggio, prima del gol ospite all’ultimo minuto di recupero. «Potevamo subire il gol prima - le parole di Bisoli prenderlo a pochissimo dalla fine fa molto male». Sulla sponda opposta Grosso applaude i suoi. «Ci siamo dovuti accontentare d’inseguire il pareggio ma avremmo strameritato di vincere».
⏻ TEMPO DI LETTURA 1’58” 7 Odogwu Regge il peso dell’attacco da solo, dà il via al gol del vantaggio