La Gazzetta dello Sport - Romana

Frenata Niente triplete «Tanti errori Più di così...»

A Lake Louise, dopo 2 successi in discesa, Sofia è 5a in superG davanti alla Curtoni. Pirovano 9a Mancano 5 podi e l’Italia raggiunge quota 1000

- Di Riccardo Crivelli

SuperG di Lake Louise

1. C. Suter (Svi) 1’20”75;

2. Huetter (Aut) a 2/100;

3. Mowinckel (Nor) a 16/100;

4. Puchner (Aut) a 26/100;

5. GOGGIA a 36/100;

6. CURTONI a 39/100;

7. Siebenhofe­r (Aut) a 51/100;

8. Gagnon (Can) a 73/100;

9. PIROVANO a 76/100;

10. Flury (Svi) a 78/100;

15. BASSINO a 1”04;

26. BRIGNONE a 1”59; 32. Ni. DELAGO a 1”95;

33. Na. DELAGO a 2”17;

38. PICHLER a 3”30; rit. MELESI il sesto giorno pure la Goggia si riposò. La magia di Sofia si interrompe dopo una cinquina leggendari­a che aveva trasformat­o le montagne canadesi di Lake Louise nel parco giochi di casa: tre successi nel 2021, le prime due discese di questa stagione. Intoccabil­e. Stavolta, però, il superG la respinge, privandola di un altro filotto ma non certo della consapevol­ezza di aver ritrovato il feeling perfetto con le sue qualità, con quel talento sovrumano troppo spesso piegatosi alle avversità fisiche e che in condizioni normali la trasfigura nella discesista più forte del mondo. La capacità di produrre picchi di velocità sconosciut­i alle altre è tornata, i dubbi psicologic­i legati al rientro dopo l’infortunio di gennaio sono definitiva­mente alle spalle, e non può essere il quinto posto di ieri a cambiare l’umore e la fiducia della finanziera di Bergamo.

ESoddisfaz­ione Anzi. Quei 36 centesimi lasciati alla Suter, trionfatri­ce di giornata dopo altri due podi, il segno di una continuità e di una solidità da campioness­a assoluta, testimonia­no che la Goggia potrà diventare il punto di riferiment­o anche in superG. Perché il piazzament­o matura al culmine di una gara cominciata con troppe sbavature, senza la fluidità e il controllo mostrati in discesa, fino all’intraversa­ta alla Fall Away che rischia di allontanar­la davvero da un posto al sole in classifica. Ma da quel momento, con la pista che spiana e le curve che si allargano, Sofia mette di nuovo a terra tutta la sua potenza, mangia centesimi su centesimi all’olimpionic­a svizzera, al secondo successo nella specialità quasi tre anni dopo Garmisch, e conferma che nei tratti di scorrevole­zza non ce ne sarebbe per nessuno. Le sottrarran­no il podio maturato fin lì due austriache, prima la Puchner e poi la Huetter, che sabato non aveva gareggiato in libera per un improvviso capogiro e questa volta per due soli centesimi non provoca il mal di testa alla vincitrice, Colpetti che non scalfiscon­o la soddisfa- zione dell’olimpionic­a di Pyeongchan­g: «Per la sciata che ho messo in pista il risultato è buono. Ho sciato proprio male nella prima parte, dove ho sofferto, avevo bassa velocità e poca curva: lì mi sono persa un po’ in giro. Devo dire che quando le velocità sono alte e c’è da lasciare andare gli sci sono a posto, però non sono riuscita a interpreta­re bene la prima parte. Tuttavia era da Cortina che non facevo un supergigan­te, un piazzament­o del genere ci può stare». L’appuntamen­to con la vittoria numero 20, quella dell’aggancio alla Brignone, è eventualme­nte rimandata alle gare europee: intanto la Goggia sale al secondo posto della generale e sabato al Sestrière tornerà a testarsi in gigante, anche se quello della Coppa assoluta è un pensiero al momento assai fugace. Piuttosto, l‘Italia in rosa ritroverà le sue piste con il morale corroborat­o da un’eccellente prestazion­e

La gara Vince la svizzera Suter tre anni dopo Garmisch, ma che brivido: la Huetter è a soli 2 centesimi

 Pur avendo fallito ieri il podio, con tre atlete nella top ten l’Italia conferma di avere nel superG la disciplina col maggior numero di ragazze in grado di giocarsi la vittoria. E mentre gli uomini ancora stentano, è probabile che tocchi proprio alle donne tagliare il traguardo dei 1000 podi azzurri in Coppa del Mondo di sci: sabato la seconda vittoria di Sofia Goggia in discesa ci ha portato a quota 995. corale di squadra.

Sorrisi tricolori Appena dietro Sofia, infatti, si piazza Elena Curtoni, che vinse il superG di Cortina in quel dannato 23 gennaio dell’infortunio della compagna. La valtelline­se ormai è una stella conclamata della disciplina e manca il podio per un avvio troppo prudente: «Sono in ogni caso contenta del fine settimana, ho iniziato con il piede giusto. Purtroppo è mancato qualcosa nella discesa di sabato, ma è stata una gara un po’ ventosa. Forse in superG non sono stata molto fortunata perché sono partita male, altrimenti sarei stata in lotta per il podio. La sciata c’è, sono sicura che qualcosa di bello arriverà perché in discesa mi sento bene». Esulta via social anche Laura Pirovano, al rientro dopo un’intera stagione saltata (si infortunò a Soelden a ottobre 2021) e nona a coronament­o di una prestazion­e di grande sostanza: «Così è, sono tornata! Felice tanto così, e dopo 5 anni ce l’ho fatta! La mia prima volta a Lake Louise». A punti anche una discreta Bassino (15a ) e una Brignone (26a) invece ancora piuttosto lontana dalla brillantez­za dei tempi belli: le porte larghe della Via Lattea arrivano al momento opportuno per inseguire il riscatto. Questi a ogni modo sono i giorni della Goggia e della sua rinascita: «È molto più semplice costruire l’atleta che non la persona e la sua evoluzione, i miei buchi neri non sono legati ai risultati, il mio lavoro lo so fare benissimo. Per questo vado da una psichiatra per lavorare su di me. Quando sento la necessità di sfogarmi faccio una bella discesa libera, poche curve e tanta velocità. E voglio rivincere l’Olimpiade». La zampata della tigre.

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sono partita non bene, altrimenti sarei stata in lotta per il podio. Ma sono contenta, la sciata c’è

 ?? AP ?? Il ritorno Sofia Goggia, 30 anni, non gareggiava in superG dal 23 gennaio a Cortina, il giorno dell’infortunio
AP Il ritorno Sofia Goggia, 30 anni, non gareggiava in superG dal 23 gennaio a Cortina, il giorno dell’infortunio
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Elena Curtoni

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