La Gazzetta dello Sport - Romana
Il milanista primo degli “italiani” Grande Dumfries, male Lukaku
La Premier League grande protagonista in Qatar Ma le imprese del francese e le prove di altri big tengono vivo il campionato di A
Olivier e Theo a Premier League sta diventando una Nba con pallone di cuoio e il Mondiale lo dimostra: i giocatori del campionato inglese hanno segnato 36 gol e nessun altro torneo arriva a 20. La Serie A però si difende: segna poco ma ha giocatori decisivi in diverse nazionali. Amrabat (Fiorentina) è lo skipper del grande Marocco, il tris Rabiot-Hernandez-Giroud è tre undicesimi della Francia, Danilo uno degli uomini-garanzia del Brasile. In più, alcuni vecchi amici prendono titoli sui giornali: Alisson, portiere ex Roma, è stato uno spettacolo contro la Corea; Hakimi ha reso orgogliosi parecchi interisti; Paquetá è uno dei migliori del Brasile favorito. Nel primo giorno di riposo del torneo, quando si può tirare il fiato almeno per un po’ e la tristezza da tv spenta aumenta, ci si può voltare indietro, a guardare che cosa è successo. Abbiamo scelto quattro (o cinque, dipende dai punti di vista) protagonisti
Lin positivo e quattro delusioni tra i giocatori convocati dal nostro campionato. Curioso come le squadre mischino sorrisi e pianti. L’Inter ha un grande Dumfries, un brutto Lukaku e un De Vrij in panchina. Il Milan, per bilanciare Giroud e Theo, ha salutato prestissimo Kjaer e De Ketelaere. La Juve ha il miglior portiere del torneo – assieme ad Alisson – ma anche l’unico centrocampista dell’Argentina che ha perso il posto, Paredes. Un caso a parte Onana: ricorderà il
Mondiale come un momento pessimo della carriera ma per lui hanno pesato i litigi col c.t. Song.
Sorrisi e lacrime Due parole, a margine, per i giocatori in salsa agrodolce. Dusan Vlahovic ha vissuto un brutto mese con la Serbia ma almeno ha segnato il primo gol della carriera in un Mondiale. Per qualche minuto, è stato felice. Kim ha alternato una qualificazione a sorpresa e il pessimo ottavo della sua Corea. Brozovic è partito piano – colpa dell’infortunio – ma è salito di colpi e due giorni fa ha segnato uno dei rigori per portare la Croazia ai quarti. Per lui, il bilancio è sicuramente positivo. In generale, è tempo di bilanci: qualcuno è già in vacanza o a casa, a pensare al 4 gennaio, per gli altri è ancora tutto aperto e da venerdì potrà cambiare il corso del mese, della stagione e della vita. Vale per tutti: Sabiri, Koopmeiners, De Roon, Cheddira, anche Dybala che non entra mai.
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Romelu Lukaku
Lautaro Martinez
Leandro Paredes