La Gazzetta dello Sport - Romana

Schar frana, Embolo non tira, Sommer zero miracoli

Yakin E. Fernandes Schar

- Di G.B. Olivero

che Ronaldo non è più: entra ed esce dall’area, appoggia e s’incunea, va in velocità in contropied­e. L’1-0 è una meraviglia, uno dei gol più belli del Mondiale, girata sul primo palo come una coltellata che sfugge alla vista umana. Poi anche il 3-0 e il 5-1, accesi da appoggi e triangoli che affondano nella mollezza della Svizzera. Il secondo gol sa di ennesima umiliazion­e per CR7 perché lo segna il trentanove­nne Pepe schiaccian­do di testa, su angolo, come faceva “lui” una volta. Il 4-0 è di Guerreiro, altro promosso. E il 6-1, bellissimo, di Leao, sempre un castigo quando entra. Tutti super, ma accanto a Ramos sul 4

PORTOGALLO (4-2-3-1) D. Costa; Dalot, Pepe, R. Dias, Guerreiro; W. Carvalho, Otavio (dal 29’ s.t. Vitinha); B. Fernandes (dal 42’ s.t. Leao), B. Silva (dal 36’ s.t. R. Neves), Joao Felix (dal 29’ s.t. C. Ronaldo); G. Ramos (dal 29’ s.t. Horta) PANCHINA: Rui Patricio, Sà, J. Cancelo, Ant. Silva, Palhinha, Joao Mario, Nunes, André Silva ALLENATORE: Santos ESPULSI: nessuno AMMONITI: nessuno CAMBI DI SISTEMA: 4-3-3 dal 29’ s.t. BARICENTRO: MOLTO BASSO 47.3 m

POSSESSO %

TIRI IN PORTA

FALLI FATTI podio c’è Joao Felix a tutto campo, due assist e una serie di corse e dribbling impression­anti, come faceva prima di incontrare Simeone. Ah, sì, c’è il 4-1 della Svizzera un po’ casuale di Akanji, ma nessuno s’è accorto che c’era la Svizzera.

GR26 col Marocco? Cosa sia passato per la testa di Yakin non è dato sapere. Ma il bravissimo (fin qui) c.t. ha rovinato tutto, smontando il giocattolo che aveva creato. S’è inventato un’improbabil­e difesa a tre, con Schar inguardabi­le, e nessuno per un quarto d’ora ha capito come giocasse la Svizzera. Anche la Fifa non dava il

L’ALLENATORE

SVIZZERA (3-5-2) Sommer; Akanji, Schar (dal 1’ s.t. Comert), Rodriguez; E. Fernandes, Sow (dal 10’ s.t.

Seferovic), Xhaka, Freuler (dal 10’ s.t. Zakaria), Vargas (dal 21’ s.t.

Okafor); Embolo (dal 44’ s.t. Jashari), Shaqiri PANCHINA Omlin, Kobel, Koehn, Elvedi, Steffen, Aebischer, Fassnacht, Frei, Rieder ALLENATORE: Yakin ESPULSI: nessuno AMMONITI: Schar e Comert per gioco scorretto

CAMBI DI SISTEMA: 4-2-3-1 dal 1’ s.t.; 4-4-2 dal 10’ s.t. BARICENTRO: MEDIO 50.8 m sistema aggiornato, un teorico 35-2 sbilanciat­o a sinistra ma con E. Fernandes alto a destra. I primi a non capirci niente sono stati i suoi che hanno vagato senza distanze e collegamen­ti, come undici dispersi nel deserto attorno allo stadio. Svizzera finita qui, con tanti saluti agli azzurri. Ronaldo, vedremo. Ma contro il Marocco, soltanto sfiorato dalla Spagna prigionier­a del suo possesso, chi potrebbe esser così folle da cambiare questo Portogallo d’attacco per recuperare CR7?

⏻ TEMPO DI LETTURA

Una vita a celebrare la perfezione dei meccanismi svizzeri e lui si diverte a stravolger­li cambiando modulo e mandando in confusione i giocatori. Resta il buon lavoro svolto, ieri però ha preparato malissimo la gara. anchinato. Serve un neologismo per spiegare l’enormità della situazione. Cristiano Ronaldo è stato panchinato da Fernando Santos. Una sensazione già provata in questa stagione al Manchester United, ma mai così sgradevole per lui come ieri, negli ottavi di finale del torneo più importante, la partita contro la Svizzera nella quale avrebbe voluto rispondere a Messi e Mbappé, entrambi a quota 9 gol mondiali, un gradino sopra di lui. E invece no: panchinato.

PI cori Ogni volta che i maxischerm­i lo mostrano ai tifosi, partono le ovazioni. Eccolo mentre sorride dopo il primo gol, quando si mangia le unghie, quando comincia a scaldarsi e al Lusail Stadium si alza un impression­ante coro “Ronaldo, Ronaldo” che sembra più un invito a Fernando Santos affinché lo metta in campo. Al 29’ della ripresa Cristiano entra, poi segna ma è in fuorigioco. Una riserva finisce sul tabellino dei marcatori, ma è Leao. Non è serata di gloria, neppure effimera, per CR7.

La spiegazion­e Eppure non è ancora finita. Il Portogallo ha vinto e Ronaldo può ancora sperare di lasciare un segno in questo Mondiale. Di essere protagonis­ta, anche se dopo la tripletta e l’ottima prova di Ramos è difficile che sia titolare contro

IL MIGLIORE il Marocco. Però l’autostima è stata sempre la benzina più importante per Ronaldo, che resta aggrappato al sogno di vincere il Mondiale e di imporsi come il migliore anche se è chiaro pure al portoghese che Mbappé è in condizioni mostruose, che Neymar è ambizioso e che Messi finora è stato ben più convincent­e di lui nella difesa dello status di numero uno. E mentre Cristiano si proietta sulla sfida con il Marocco, Fernando Santos spiega così la sua scelta: «Ho deciso in base alle caratteris­tiche dei giocatori e alla partita che volevo fare. Perché non mi chiedete di Da

Ci sforziamo di trovare una sufficienz­a anche se per riuscirci serve una buona dose di generosità. Premiamo un paio di volate sulla destra e il cross che genera la palla-gol sprecata da Freuler sul 2-0. Almeno ci prova.

IL PEGGIORE lot al posto di Cancelo? La motivazion­e è la stessa. Io non ho problemi con Cristiano, siamo amici da tanti anni e lui si è comportato da vero capitano». Il fatto è che, la fascia, Ronaldo vorrebbe indossarla dal primo minuto. Mentre lascia lo stadio, comunque, Cristiano ha il volto sorridente. Dedica un pensiero a Pelé («Spero stia meglio, è il più grande») e poi va oltre la panchina: «Io voglio solo vincere il Mondiale».

⏻ TEMPO DI LETTURA 1’54” È uno dei preferiti di Yakin, che lo schiera a prescinder­e dalle non buone condizioni di Elvedi. Però lascia girare Ramos che sblocca la gara, non riesce a infastidir­e lo stacco di Pepe e arriva sempre in ritardo. Pure ammonito.

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Stella cadente Ronaldo, 38 anni a febbraio, 195 gare col Portogallo

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