La Gazzetta dello Sport - Romana

Maldini e Massara volontari alla Mensa dei poveri

- Di Marco Fallisi

agari l’aria di inizio anno gli farà bene, come quella volta a Waregem: il 5 febbraio del 2020, a 18 anni, Charles De Ketelaere prese la patente del gol scattando sul filo del fuorigioco, raccoglien­do la sponda di un compagno del Bruges e poi scavalcand­o il portiere dello Zulte in dribbling. Magia da fuoriclass­e e incisività da predestina­to: tutto in un quarto d’ora, il tempo di entrare dalla panchina e decidere una semifinale di Coppa del Belgio alla prima rete in carriera. Quasi tre anni dopo, i gol sono rimasti a Bruges e il talento da campioncin­o si è visto giusto per qualche lampo che ha abbagliato San Siro: troppo poco per spiccare il volo insieme al Milan, che pure su De Ketelaere ha puntato eccome. Serve di più, servirà un Charles ad altezza Milan tra un mese, o Charles il Milan rischia di perderlo.

MCrisi Non in senso assoluto ovviamente — parliamo di un 21enne che ad agosto ha firmato un contratto di 5 anni — ma da qui alla fine della stagione magari sì, perché è evidente che nel Diavolo

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I milioni spesi dal Milan per acquistare De Ketelaere dal Bruges la scorsa estate: l’investimen­to può arrivare a 35 milioni coi bonus. Il belga guadagna 2,2 milioni all’anno che deve provare a riprendere il Napoli e superare l’ostacolo Tottenham in Champions, un De Ketelaere timido e involuto come quello visto prima della sosta finirebbe per fare ancora panchina. Il bilancio della prima fetta di stagione è piuttosto impietoso: CDK ha giocato 18 partite, partendo però titolare solo in 8 occasioni, ed è riuscito a lasciare il segno di fatto solo contro il Bologna, quando mandò a segno Leao guadagnand­osi il bacio di Rafa e gli applausi di San Siro. Era il 27 agosto, una vita fa: da allora a metà novembre, il belga ha perso fiducia strada facendo, scivolando sempre più spesso in panchina. Dagli errori sotto porta — il tiro debole su Kepa a Stamford Brid Due volontari molto speciali dietro al bancone della Mensa di Opera San Francesco per i Poveri, in corso Concordia a Milano: a servire i piatti sono stati

Paolo Maldini e Frederic Massara, d.t. e d.s. del Milan. I due dirigenti hanno aderito a “Volontari all’Opera per un giorno”, iniziativa promossa dalla struttura che dal 1959 ge, il liscio da pochi passi col Monza — alle notti in bianco — a Zagabria, nel 4-0 con cui il Milan si è messo in tasca mezzo biglietto per gli ottavi di Champions, lui fu il peggiore in campo —, il suo percorso ha conosciuto più ombre che luci, Mondiale compreso. È come se Charles e il Milan andassero a due velocità, di pensiero e di esecuzione: tra le sfide che attendono Pioli nel 2023, quella di far sbocciare il belga precede tutte le altre. Anche perché la trequarti resta un rebus da risolvere. Da quelle parti Diaz alterna colpi da campione a passaggi a vuoto e Adli non è riuscito a imporsi, mentre l’adattament­o di Krunic garantisce equilibrio ma toglie più di qualcosa alla creatività. offre gratuitame­nte servizi alle persone in difficoltà. «Un’esperienza bella e toccante – hanno detto –, che ti fa tenere i piedi per terra. Ci ha riempito il cuore».

Rinascita C’è poco da girarci intorno: la settimana che De Ketelaere trascorrer­à a Dubai con la squadra sarà il passaggio chiave per la rinascita. I precedenti incoraggia­nti non mancano: da Leao a Tonali, le stelle di oggi si sono accese lontano dai riflettori, proprio durante la preparazio­ne. Lo ha ricordato lo stesso Pioli: «La sosta per il Mondiale spinge a bilanci troppo limitati: De Ketelaere, Vranckx e Thiaw sono arrivati tre mesi fa, ai giovani serve tempo. Charles è un centrocamp­ista che deve svariare: gli do libertà, ma senza palla deve avere indicazion­i precise. In Belgio giocava senza rendersi conto della collaboraz­ione dei compagni, ora deve imparare a leggere gli spazi. Questa pausa può aiutarlo». Come pure un’intesa migliore con i compagni, la conoscenza della lingua e la consapevol­ezza del proprio ruolo: un Milan al top ha bisogno di un “10” che trascini. Perché 32 milioni sono tanti, sì — gente come Leao, Tonali e Maignan è costata meno — ma quei 32 milioni non sono una scommessa, sono un atto di fede: il primo a crederci ora deve essere Charles.

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I gol segnati in carriera da De Ketelaere, in 149 presenze tra club e nazionale: l’ultimo risale allo scorso 1 aprile (Beerschot-Bruges 1-3). Il milanista non segna da 30 gare  Bagno di folla ieri pomeriggio per Sandro Tonali a Casa Milan: il centrocamp­ista ha partecipat­o a un incontro con i tifosi allo store ufficiale del club. «Dopo il lockdown, con le partite a porte chiuse, i nostri tifosi hanno fatto fatica a non poterci seguire da vicino però noi sentivamo il loro sostegno sempre - ha detto Tonali -. Abbiamo la fortuna di essere una cosa sola, è fondamenta­le». I fan hanno partecipat­o al progetto “RE:JERSEY”, lanciato da Puma per promuovere maggiore sostenibil­ità: nei giorni scorsi i tifosi hanno riconsegna­to un vecchio indumento composto al 100% in poliestere, che sarà riutilizza­to per la produzione di nuovi capi.

A Pioli servirà De Ketelaere finalmente decisivo: la sfida è farlo sbocciare in tempo per la ripresa

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