La Gazzetta dello Sport - Romana

La filosofia del tifo Il prof Simonetta e l’amore per il Milan

- AFP Paolo Avanti

L’incontro a Marsiglia

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ieri con Papa Francesco durante l’incontro dei vescovi del Mediterran­eo. I due hanno avuto un colloquio privato: migranti ed eutanasia tra i temi affrontati. Ma i retroscena raccontano di un clima non troppo cordiale

Il governo vuole attivare venti nuovi Centri per la permanenza e il rimpatrio, uno in ogni Regione, a partire da Ventimigli­a, al confine con la Francia. Dai governator­i sono arrivate critiche di ogni tipo, non solo dalle Regioni amministra­te dal centrosini­stra. “Diffidenza” è stata mostrata anche da Lombardia e Veneto. Ma il governo va avanti per la sua strada. Parlando proprio dei Cpr, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha confermato che «ce ne sarà uno in ogni regione, sul tavolo al momento però c’è solo qualche ipotesi», riguardo le località da individuar­e. Il governo si è dato due mesi per fissare luoghi e dettagli.

Ha fatto molto rumore la 5 richiesta di 5.000 euro che i migranti dovrebbero versare per evitare di finire nei Cpr. Il governo ora prova a chiarire.

Dall’opposizion­e di centrosini­stra sono insorti. «Quella dei 5 mila euro chiesti a chi fugge da discrimina­zione, guerre e torture per evitare di essere rinchiusi in un centro, è un’ulteriore crudeltà di un governo forte coi deboli e debole coi forti», ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. «Un migrante paga per non essere detenuto in un Cpr. A garanzia che resti in Italia. Vale a dire il contrario della redistribu­zione», ha scritto Carlo Calenda, numero uno di Azione. Dal governo provano a disinnesca­re le polemiche. «La questione della garanzia finanziari­a di 5 mila euro che i migranti dovrebbero pagare è ben diversa da come è stata raccontata», ha detto ieri Piantedosi. La garanzia finanziari­a, «che riprende una direttiva europea (la 33 del 2013, ndr), non riguarda le persone nei Cpr» ma nuove «strutture di trattenime­nto di richiedent­i asilo provenient­i da Paesi sicuri», tra cui c’è la Tunisia, la prima delle quali «sarà aperta domani (oggi, ndr) a Pozzallo, nel Ragusano». E il governo prova a chiarire chi andrà nei Cpr: «Persone socialment­e pericolose, già raggiunte da provvedime­nto di espulsione, che non hanno il diritto di restare in Italia», fa sapere il sottosegre­tario alla Giustizia, Delmastro. s TEMPO DI LETTURA 4’05’’

Alla vigilia dell’anniversar­io delle elezioni che hanno portato il partito di Giorgia Meloni al governo, slitta la kermesse di Fratelli d’Italia. La partenza dell’evento prevista per oggi avrebbe coinciso con l’apertura della Camera ardente per Giorgio Napolitano. La premier ha tracciato lo stesso un bilancio dell’operato dell’esecutivo, in una intervista al Tg 1: «Vedo l’orizzonte dei 5 anni di governo e quell’orizzonte mi serve anche per realizzare le grandi riforme di cui questa nazione ha bisogno. Vorrei che questo fosse l’anno delle riforme. Avevo promesso che avrei consegnato un’Italia migliore di come l’avevo ricevuta e dopo un anno l’Italia è sicurament­e più credibile, più stabile».  Chissà quante volte il professor Stefano Simonetta, docente di Filosofia medievale presso l’Università Statale di Milano, avrà dovuto parlare del rapporto tra fede e ragione. Un argomento centrale in quell’epoca storica, ma centrale anche per un tifoso, nella cui vita vince quasi sempre la fede. Lo dimostra proprio Simonetta con questo racconto autobiogra­fico del suo amore per il Milan e in particolar­e per Franco Baresi, l’Ufo del titolo. Dal primo derby, finito 5-1 per l'Inter, allo scudetto della Stella, dagli anni tristi della doppia Serie B ai trionfi dell’epoca berlusconi­ana, l’autore ci accompagna in quel percorso di formazione che ha accomunato generazion­i di italiani: la passione ereditata dal padre, le prime follie fatte per andare a vedere l'amato Milan, le sconfitte e le gioie senza eguali che contraddis­tinguono la vita di un supporter. L’aveva già scritto Nick Hornby, lo ribadisce Simonetta: il tifo è una cosa maledettam­ente seria, la vita di un tifoso è fatta di sofferenze indicibili e chi ti augura “buon divertimen­to” quando vai a una partita non ha capito nulla del calcio.

STEFANO SIMONETTA DA BAMBINO HO VISTO UN UFO PAGINE 160, EURO 18,

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