La Gazzetta dello Sport - Romana
Il fabbricante di armi diventato sminatore per il senso di colpa
IL LIBRO/3 C’è un “prima” e c’è un “dopo”, nella vita dell’ingegner Vito Alfieri Fontana. Il doloroso spartiacque affiora nel 1991, con una domanda posta dal figlio Ludovico, che all’epoca aveva soltanto 8 anni. «Papà, tu sei un assassino?». È da lì che inizia la crisi di coscienza che porterà Fontana, per anni titolare della Tecnovar di Bari, tra le aziende specializzate nella produzione di mine antiuomo (due milioni e mezzo quelle vendute ai governi di tutto il mondo), a chiudere tutto. Fino a diventare operatore umanitario, al fianco della Ong Intersos, sminatore nei Balcani, per permettere alle popolazioni uscite dalla guerra di tornare alla normalità. Ero l’uomo della guerra è la vita, o le due vite di Fontana, raccontate al giornalista Antonio Sanfrancesco.
ERO L’UOMO DELLA GUERRA VITO ALFIERI FONTANA PAGINE 215, EURO 18,
EDITORI LATERZA Frank Matano stamattina, Diodato nel tardo pomeriggio ma anche incontri sulla cucina vegetale, l’olio e il tempo di invecchiamento delle “grandi riserve”. È il menù “misto” della giornata finale del Festival TrentoDoc, promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera. Un viaggio che, attraverso le eccellenze del territorio (ci sono ben 57 case spumantistiche), punta a “raccontare” la storia dello spumante, proiettandolo anche nel futuro. Sono previsti anche percorsi nelle cantine della zona (da Ala a Riva del Garda, da Roverè della Luna a Lavis), con prenotazione obbligatoria per la visita e accesso libero al punto vendita.
FESTIVAL TRENTODOC 2023
TALK, DEGUSTAZIONI E INCONTRI CON SOMMELIER
INFO: TRENTODOCFESTIVAL.IT