La Gazzetta dello Sport - Romana
JUVE ILING JR IN INGHILTERRA LA CHIAVE PER L’AZZURRO
Domani ore 18 AtalantaJUVENTUS
7 ottobre ore 18 JUVENTUSTorino
22 ottobre ore 20.45 MilanJUVENTUS
28 ottobre ore 20.45 JUVENTUSVerona
5 novembre ore 20.45 FiorentinaJUVENTUS
Gira e rigira, Domenico Berardi resiste nei pensieri della Juventus. È passato poco tempo dal corteggiamento di Ferragosto. E mancano ancora tre mesi alla riapertura del mercato invernale. Eppure il nome del numero 10 del Sassuolo continua a ronzare negli ambienti bianconeri. Non tanto per le recenti magie di Mimmo, a segno contro la Juventus e poi contro I’Inter. Quanto piuttosto perché alla Continassa continuano a pensare che un giocatore del genere farebbe comodo. Il tempo per progettare un nuovo tentativo c’è. In attesa di vedere in che posizione si troveranno Juventus e Sassuolo a gennaio – e quanto saranno più o meno vicine ai rispettivi obiettivi -, l’unica certezza è che i bianconeri dovranno sacrificare qualcuno per riprovarci. Questione di conti e linea societaria. Al netto di come andrà a finire il “caso Pogba”, attualmente sospeso in via cautelare dal Tribunale antidoping in seguito alla positività riscontrata al controllo del 20 agosto (giovedì le controanalisi), la Juventus dovrà fare cassa con una cessione. Il maggiore indiziato, ora come ora, è Samuel Iling Jr. Un po’ perché il 19enne inglese (contratto fino al 2025) ha diversi estimatori in Premier, dove non faticano a staccare assegni da 15-20 milioni. E un po’ perché, con l’esplosione di Andrea Cambiaso, a sinistra c’è una certa abbondanza tra l’ex Genoa e Filip Kostic. L’incastro più semplice, almeno sulla carta, sarebbe Iling e soldi per Berardi. Il d.t. Cristiano Giuntoli e il d.s. Giovanni Manna hanno percorso questa strada già ad agosto, senza però trovare la porta aperta del Sassuolo. Gli emiliani difficilmente cambieranno idea. A maggior ragione a gennaio, una finestra che storicamente vede poco attiva la società dell’a.d. Giovanni Carnevali: la cessione di Boga all’Atalanta (inverno 2022) è stata una omani, contro la Juventus, Gian Piero Gasperini rischia di non avere nessuno dei tre nuovi attaccanti arrivati con il mercato estivo: solo oggi saprà se potrà contare su CharlesDe Ketelaere almeno per la panchina e dunque se potrà convocarlo. Touré e Scamacca fuori già da un po’, da ieri è in dubbio anche il belga per un risentimento al quadricipite sinistro, eredità della gara di Verona, che ieri lo ha costretto a fare lavoro solo differenziato. Giovedì il belga era solo affaticato e si era limitato ad un lavoro di
Ddelle poche eccezioni. L’impressione è che la Signora, per avvicinarsi ai 30 milioni richiesti dal Sassuolo, dovrà prima fare bancomat nella ricca Inghilterra.
Ma perché Berardi? A settembre è difficile fare previsioni su quello che succederà a gennaio. Certamente il nome di Berardi non è stato depennato alla Continassa. Già, perché dietro l’offensiva estiva della Juventus c’era un disegno chiaro: aggiungere a una rosa giovane (la Juve è la big con l’età media più bassa) un giocatore più esperto, ma non ancora “vecchio”. Nato negli anni Novanta recupero in piscina; ieri sul campo ha sentito ancora un po’ di fastidio, sopratutto nei cambi di direzione, e per questo si è allenato a parte.
Contrattura Gli accertamenti, non strumentali, sembrano escludere una lesione: è solo una contrattura, da maneggiare comunque con cura. Ma CDK ieri ha escluso l’ipotesi di dare già forfeit: vuole provare a rendersi disponibile, dunque diventa decisivo il test di oggi, che orienterà la scelta finale di Gasperini. E il tecnico valuterà con attenzione i rischi di un recupero: l’Atalanta è attesa da altre due gare delicate, giovedì a Lisbona in Europa League
Pogba si allena in palestra con Zulay
e non dal duemila in poi, come quasi metà del gruppo bianconero. Dove finiscono gli aspetti anagrafici (Domenico ha 29 anni), cominciano quelli tecnici: gli addii estivi di Angel Di Maria e Juan Cuadrado hanno privato la Signora di una bella dose di qualità, dribbling e invenzioni. Berardi, spesso in doppia cifra a livello di gol e assist negli ultimi anni, aiuterebbe a colmare questa lacuna. L’azzurro garantirebbe munizioni diverse ad Allegri e consentirebbe al tecnico di allestire un super tridente con Vlahovic e Chiesa. Discorsi futuri, anche perché l’autunno è
Atalanta, dubbio De Ketelaere: si decide oggi
(contro lo Sporting, la rivale per il primo posto nel girone) e poi all’Olimpico contro la Lazio. Dunque De Ketelaere domani ci sarà solo se il suo utilizzo, dal 1’ o in corsa, non sarà in nessun modo un azzardo. Se non dovesse farcela, in un ipotetico 3-4-3 il tecnico come punta centrale potrà utilizzare Pasalic, come a Verona, oppure spostare in mezzo Lookman, con il croato e Koopmeiners alle sue spalle, come nella gara (persa) dello scorso maggio. Alternative: Muriel e Miranchuk. O una soluzione a sorpresa del Gasp. s TEMPO DI LETTURA 1’23”