La Gazzetta dello Sport - Romana
Un affare Mondi
VITTORIE PODI
POLE
Dice, non dice. Fa intuire l’addio, e subito dopo getta lì una parolina con la quale sembra promettere fedeltà eterna a quella Honda con cui ha dominato in MotoGP e che lo ha reso enormemente ricco. Insomma, il futuro di Marc Marquez resta un mistero. Anche se, per chi aspetta la decisione – dal team Gresini pronto ad accoglierlo, a Fabio Di Giannantonio che non sa se nel 2024 ci sarà, così come Lucio Cecchinello, che ha convinto Johann Zarco a lasciare la Ducati e ora rischia di perderlo senza averlo mai avuto — questo stallo è tutt’altro che divertente, anzi.
La tentazione
In sella alla Ducati può tornare in alto
Per uno abituato a cannibalizzare il Mondiale, gli ultimi quattro anni sono un’odissea infinita. Si è rialzato da due infortuni pesantissimi,
VITTORIE PODI POLE
VITTORIE PODI POLE
VITTORIE PODI
POLE
VITTORIE PODI POLE nell’affare, ingolosendo Marc con la GP24 e facendo ventilare un secondo anno nel team interno. Ma lo spagnolo ha rifiutato, volendosi impegnare solo per una stagione. E anche se la Desmosedici che guiderebbe sarà l’attuale GP23 di Francesco Bagnaia, basta guardare Marco Bezzecchi con la GP22 per capire la competitività assoluta della Ducati. Perché, sul fatto che Marquez sarà vincente e in lotta per il Mondiale, non ci sono dubbi.
Il contropiede
Honda ha provato a prendere Dall’Igna Sono giorni di silenzioso fermento in HRC. Troppo orgoglio per manifestare la tensione in una situazione quasi paradossale opo aver iniziato a soli sei anni, con motocross e minimoto, Marc Marquez ha debuttato nel 2008 con la Ktm nella classe 125 e ha vinto il primo titolo nel 2010 con la Derbi. Due anni dopo è stato iridato in Moto2 con Suter. Nel 2013 è passato alla classe regina con la Honda, ha vinto il primo GP alla seconda gara e a fine anno si è laureato campione del mondo. Da lì, sei titoli MotoGP conquistati in sette anni. All’inizio della
Dstagione 2020, condizionata dal Covid e ridotta a sole 15 prove, la caduta a Jerez nella quale ha riportato la frattura dell’omero del braccio destro, che gli è poi costata un calvario di quattro operazioni. considerato l’ingaggio di Marc. Che pretende una reazione veemente, spingendo anche i vertici a rompere la tradizione, aprendo il mercato a tecnici europei. Gli scorsi mesi, la Honda ha sondato Gigi Dall’Igna, il grande artefice – soprattutto a livello di ristrutturazione e organizzazione del reparto corse – della rinascita Ducati, ma la trattativa è abortita. Da Misano si sono viste facce nuove nel box, con ingegneri anche ex F.1 mentre, riporta motorsport.com, è già saltato Shinichi Kokubu, il d.t. rispolverato a inizio anno al posto di Takeo Yokohama. Basterà a convincere Marc? Andasse via, il suo posto sarà preso da Zarco, con Cecchinello che ha sondato Alonso Lopez, ora con la SpeedUp di Luca Boscoscuro in Moto2.