La Gazzetta dello Sport - Romana
Ora è il tempo dei fatti José pensi alla storia di Eusebio
Segnali. L’italiano è meno fluido del consueto e, nel momento chiave della sua arringa, la mano batte sul tavolo per nove volte. José Mourinho accetta solo cinque domande, ma solo per partorire cinque lunghi monologhi che spaziano dal campo alla vita. Tutti, però, sembrano avere un comune denominatore: «Non sono io il problema della Roma, non lo accetto». E anche se non lo aggiunge il corollario è chiaro: io sono la soluzione. Tutto questo nei giorni del mondo alla rovescia, quando dal ventre giallorosso si alzano critiche sacrileghe al gioco proposto dallo Special One e arriva all’Olimpico un Frosinone che, a sorpresa, guarda dall’alto le malinconie di Trigoria.
Solo Friedkin Il tecnico portoghese non si nasconde, ma stimatizza il trapasso feroce dagli altari alla polvere. «Vogliamo e dobbiamo vincere, senza cercare alibi». Come quelli che il suo contratto in scadenza fra nove mesi potrebbe dare. «Il rinnovo non mi è stato proposto, ma a maggio sembrava un dramma se andavo via, così a Budapest (il giornale della finale di Europa League, ndr) ho detto alla squadra che sarei rimasto, e poi ho fatto lo stesso prima con i tifosi e poi col presidente Friedkin. Durante le vacanze ho avuto la più pazza delle offerte per un allenatore e l’ho rifiutata per la parola che avevo dato. Adesso, pochi mesi dopo, sembro io il problema e non lo accetto. Io non sono il problema. Nel calcio le cose dipendono da molti fattori, non si può dire il responsabile è quello. Perciò sino al 30 giugno sarò qui a
Infortuni? Per il financial fair play con Pinto si dovevano prendere decisioni rischiose
ALLENATORE Mourinho
PANCHINA 99 Svilar, 63 Boer, 37 Spinazzola, 19 Celik, 67 Joao Costa, 52 Bove, 22 Aouar, 60 Pagano, 11 Belotti, 92 El Shaarawy, 17 Azmoun. BALL. Kristensen-Celik 60-40%, Zalewski-Spinazzola 60-40%, Pellegrini-Aouar 60-40%. SQUAL. nessuno DIFF. nessuno INDISP. Abraham (4 mesi), Kumbulla (3 mesi), Sanches (7 g.), Smalling (7 g.), Llorente (7 g.) ALTRI nessuno
PANCHINA 31 Cerofolini, 1 Frattali, 6 Romagnoli, 47 Lusuardi, 8 Lulic, 4 Brescianini, 45 Barrenechea, 27 Ibrahimovic, 17 Kvernadze, 26 Bidaoui, 10 Caso, 11 Cuni. BALL. BourabiaBarrenechea 60-40 % ReinierBrescianini 60-40 % Caso-Baez 60-40 %, Cheddira-Cuni 70-30 % SQUAL. e DIFF. nessuno INDISP. Kalaj, Lirola, Kaio J., Garritano (da valutare), Harroui (60 g.) ALTRI Avella, Pahic
ARBITRO Marchetti ASSISTENTI Mondin-Cipressa IV UOMO Piccinini VAR Abbattista AVAR Irrati TV Dazn e Sky con applicazione Dazn INTERNET www.gazzetta.it e un allenatore pratico come José Mourinho tenta di nascondere le crepe del presente con i quadri del passato significa che la situazione è grave. Una ricca bacheca garantisce tanti bei racconti ai nipotini, ma non la giustificazione di un rendimento deficitario come quello attuale giallorosso. Nella storia del calcio e della Roma ci sono tanti allenatori criticati ed esonerati per molto meno. Eusebio Di Francesco, ad esempio, fu accompagnato alla porta dopo un terzo posto e una semifinale di Champions (dal
Slottare ogni giorno. Solo una persona mi può dire che sia finito tutto prima, ed è Dan Friedkin, solo lui può dirmi di andare via. Se non lo fa io resto, perché quando parlo – vista la mia carriera – io parlo al mondo. Non ho paura della pressione esterna, non ho paura dei possibili fischi: se vogliono, mi trovano a Trigoria».
Come difensore puro Ndicka non sarà mai un gladiatore come Ibanez, ma può crescere
Il mercato Mourinho non nasconde i limiti della rosa, ma sa che insieme a Pinto hanno fatto
valore tecnico ben superiore alla vittoria in Conference League) nel 2017-18 e da una controversa eliminazione negli ottavi di Champions nel 2018-19. José fa legittimamente notare lo splendido cammino europeo della sua Roma, ma il bilancio italiano finora è di due sesti posti e due eliminazioni nei quarti di Coppa Italia, con una rosa che legittimava altre ambizioni, anche per il valore riconosciuto al tecnico. Che ora non deve difendersi con le parole, ma con i fatti.