La Gazzetta dello Sport - Romana
DISASTRO «LEADER SPENTI E SOLO ERRORI ORA CAMBI»
La lezione degli All Blacks come quella di 24 anni fa. La dura analisi del grande ex Dominguez
Italia, 24 anni e 6 Mondiali dopo, deve di nuovo leccarsi le ferite successive a un match con gli All Blacks. Da Huddersfield, Inghilterra (ottobre 1999) e Lione, Francia (settembre 2023), nulla sembra essere cambiato. Allora finì 101-3, stavolta 96-17. Per i neozelandesi, in entrambe le partite, un bottino di 14 mete. Per gli azzurri solo tanto imbarazzo. Quella Nazionale reagì in fretta: poco più di tre mesi più tardi, all’esordio assoluto nel Sei Nazioni, al Flaminio di Roma, piegò la Scozia 34-20. Questa, in palio l’accesso ai quarti iridati, tra sei giorni è attesa dalla Francia, un altro Everest. Diego Dominguez all’attivo i 3 punti di Huddersfield e 29 dei 34 di Roma - fu uno dei sei titolari sopravvissuti tra i due match. Gli altri? Pini, Stoica, Troncon, Giovanelli e Checchinato.
Diego, cosa pensa della debacle di Lione?
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«Perdere ci sta: la differenza tra squadre e movimenti è figlia della storia. Ma c’è modo e modo. E si è scelto il peggiore».
▶Co⏻a
L’avrebbero potuto fare di diverso, gli azzurri?
«Si è deciso tutto nei primi 20’. È stato permesso agli All Blacks di giocare costantemente in avanzamento, non si è opposta resistenza, non si è placcato. Serviva tenerli nella loro metà campo. Invece han segnato 4 mete in un quarto di partita. E il carico psicologico si è fatto devastante».
Cosa non ha funzionato?
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«I leader del gruppo mi sono parsi spenti, confusi. Il resto a cascata. La mischia chiusa indietreggiava, soffrendo come non mai. Lo stesso la touche. L’uno contro uno è stato inesistente. Si sommi il tutto e...».
▶E
si subiscono 14 mete come un quarto di secolo fa.
«Tutte uguali, con una difesa a maglie larghissime, senza tentare di variare il piano di gioco. Nella mediocrità, s’è salvato Brex, che ha placcato e cercato le linee di corsa migliori».
▶L’Italia
almeno, con Allan, ha trovato il suo erede dalla piazzola: col 2/2 di venerdì, nel torneo è a 15/15, nessuno come lui.
«Sta calciando molto bene, ma perché schierarlo estremo? All’apertura è più efficace, come lo sarebbero Paolo Garbisi primo centro, con la sua velocità di mani e Capuozzo n. 15. Poi, contro la Francia, metterei Ioane e Pani all’ala e in panchina sei avanti e due trequarti, Fusco compreso».
Non che ad Huddersfield andò meglio, comunque.
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«Fummo schiacciati anche fisicamente. Poi si cambiò molto, pure l’allenatore, da Mascioletti a Johnstone. E sorprendemmo la Scozia. Adesso, come allora, serve modificare registro in fretta».
Ma ci sono solo sei giorni.
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«Un passo falso ci sta, l’importante è svoltare. Quanto di buono è stato fatto negli ultimi due anni, non può essere gettato alle ortiche. Occorre rimanere positivi».
Da commentatore di Sky Sport (ieri di Argentina-Cile, ndr) che Mondiale vede?
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«Non mi sono perso una partita... Mi diverto e imparo. È una gran rassegna. La mia favorita, a questo punto, è l’Irlanda che, a seconda degli incroci, andrà in finale con Francia o All Blacks». s TEMPO DI LETTURA 3’20”
Cecchino Diego Dominguez 57 anni, 74 caps e 983 punti
GALLES
FIGI AUSTRALIA GEORGIA PORTOGALLO
AUSTRALIA-GEORGIA GALLES-FIGI GALLES-PORTOGALLO FIGI-AUSTRALIA GEORGIA-PORTOGALLO GALLES-AUSTRALIA FIGI-GEORGIA AUSTRALIA-PORTOGALLO GALLES-GEORGIA FIGI-PORTOGALLO
INGHILTERRA ARGENTINA GIAPPONE SAMOA
CILE
INGHILTERRA-ARGENTINA GIAPPONE-CILE SAMOA-CILE INGHILTERRA-GIAPPONE ARGENTINA-SAMOA INGHILTERRA-CILE GIAPPONE-SAMOA ARGENTINA-CILE INGHILTERRA-SAMOA GIAPPONE-ARGENTINA
C1-D2* B1-A2* D1-C2* A1-B2*
Q1-Q2* Q3-Q4* 14 9 9 6 0 3 3 3 3 4 3 2 2 1 0 0 0 0 0 0
IERI 0 132 22 1 88 42 1 82 68 2 75 57 4 27 215
IERI 17.45 15 21
Perdere con la Nuova Zelanda ci sta, ma c’è modo e modo: si è scelto il peggiore
Si è deciso tutto nei primi 20’: zero resistenza, zero placcaggi, il nulla
Il buono fatto negli ultimi due anni non va gettato alle ortiche: serve una svolta
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La mia favorita a questo punto è l’Irlanda: in finale con Francia o All Blacks