La Gazzetta dello Sport - Romana

«LAUTARO HA FAME: NON LASCI MAI L’INTER DI MARIA È INFINITO IL BENFICA CASA SUA»

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In che senso “recupero”?

«Recupero dopo un Mondiale in cui non è stato certo protagonis­ta: in Qatar gli è capitato il classico mese in cui la palla non entra, ma non era facile restare lucido e ripartire con la testa. Invece all’Inter non ha momenti di pausa. È proprio affamato di gol, ha bisogno di segnare come i centravant­i veri dei miei tempi».

C’entra pure la fascia che gli ha dato il club?

«Ha le caratteris­tiche che servono a un capitano: non si butta giù, sa reagire, sa dare l’esempio. La fascia sta bene al suo braccio».

Si trova meglio con Thuram che con i compagni di prima?

«Può darsi, ma Lautaro vede sempre e solo la porta: ce l’ha stampata in testa. Indipenden­temente dal compagno, ha una fiducia tale che gli fa vedere la porta più grande di quanto sia davvero. In più, difende e questo non lo fanno tutti».

Un altro argentino, Higuain, assieme a Immobile, ha il record di gol segnati in A: 36. Questo Toro li prenderà?

▶ «Se continua così... Sono obiettivi che aiutano. Magari dici che non interessan­o, ma poi con un occhio di nascosto lo guardi. In questo calcio, però, devi imparare a gestire le energie: solo così sei sempre “caldo”».

▶Caldo

diventerà il suo rinnovo: dovrebbe restare a Milano?

«Quando sei in un posto che ti piace, in un club che ti piace, con gente che ti piace, dovresti sempre restare. Mi pare che Lautaro stia così a Milano, dove tutti lo adorano - tranne i milanisti – e allora perché cambiare? Lui è un top, non è scontato avere lo stesso rendimento altrove. Poi è giovane: quando supererà i 30 potrà magari potrà pensare ad altre esperienze...».

Alla Juve non hanno quasi mai visto il vero Di Maria: cosa non ha funzionato?

«L’unica cosa che so è che Angel è adorato in ogni squadra in cui è stato, dal Rosario Central, che è stata anche la mia casa, passando per Benfica, Real e Psg. Alla Juve non è stato così, ma quando c’è un anno no, con problemi ai vertici, poi tutti ne risentono in campo».

Martinez ha così tanta fiducia che vede la porta più grande

Durante il Mondiale il Toro ha faticato, ma la sua reazione mentale impression­a

Al Benfica è tornato “lui”, invece: come è possibile?

«La gente lì lo ha visto ragazzo e ora adulto e, soprattutt­o, non lo ha visto cambiato: è quello che esalta i compagni. Ripeto, Di Maria è infinito, con lui non resti a piedi».

A Lisbona lo hanno visto ragazzo e ora adulto: è rimasto lo stesso, sa migliorare i compagni

A proposito di centravant­i: cosa pensa quando vede che quello azzurro è un argentino con un bisnonno italiano?

▶ «Retegui ha lo spirito del calcio italiano di una volta: sa lottare e combattere. Può sembrare strano, e magari se lo avesse convocato l’Argentina avrebbe fatto altre scelte, ma chissà che non sia lui a risolvere i problemi italiani»

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