La Gazzetta dello Sport - Romana
LA MIA PARTITA «De Rossi già grande La Roma può volare Ma il Milan è vivo»
Il c.t. della Turchia, doppio ex: «Tutto è aperto Leao straordinario, per Dybala ho un debole»
È riuscito a fare un grande lavoro in poco tempo: la sua Roma è coraggiosa e logica
Il Milan ha ragionato come in Premier: il lavoro di un tecnico si valuta negli anni
Montella ha allenato il Milan dal giugno 2016 al novembre 2017: in rossonero ha vinto la Supercoppa Italiana, battendo la Juve 5-4 ai rigori a Doha
Il primo round se l’è perso perché era in volo. Niente di più naturale, direbbe chi ha visto Vincenzo Montella giocare: l’Areoplanino allargava le braccia dopo ogni gol. Oggi Montella vola per lavoro, la sua agenda è piena di partite da vedere in ogni angolo di Europa: è la vita da commissario tecnico, incarico che Vincenzo ricopre dallo scorso settembre. Ed è stato un altro decollo, immediato: la Turchia gli ha affidato la panchina della nazionale e lui l’ha condotta all’Europeo con un turno di anticipo e il primo posto nel girone, mai successo prima. Montella, che ha fatto innamorare un Paese intero, giovedì sera sarà all’Olimpico: Celik contro Leao è un antipasto di Turchia-Portogallo, una delle tre sfide che lo attendono all’Europeo in Germania, Roma contro Milan è il passato che si intreccia. Da qualunque lato la guardi, Vincenzo vede una grande serata: «All’andata, non appena sono atterrato, ho rivisto la partita. La Roma ha giocato da grande squadra. Ma guai a parlare di favoriti. In partite così non esistono».
▶ Due italiane si giocano un posto in semifinale di Europa League. Roma-Milan sarà all’altezza?
«Certo. Si affrontano due squadre in grande condizione, che arrivano da ottimi risultati e possono schierare grandi stelle. Sarà apertissima, peseranno l’emotività, un pizzico di buona sorte e il modo in cui i due allenatori la prepareranno».
▶Dopo aver vinto il derby, De Rossi ha spiazzato Pioli: El Shaarawy a destra ha mandato in tilt Leao.
«Che avesse le stimmate del grande allenatore lo si capiva anche quando giocava. Daniele però è riuscito a fare tutto in pochissimo tempo, il suo arrivo ha avuto un impatto incredibile sui giallorossi. La sua Roma è coraggiosa ma sempre logica, ha grande equilibrio».
▶Pioli sembra sempre spalle al muro. Merita la conferma?
«Al Milan ha fatto grandissime cose: lo scudetto, certo, ma non solo. Ha giocato una semifinale di Champions e in questa stagione ha già centrato la qualificazione alla prossima. Su di lui il club ha ragionato come si fa all’estero. Prendete Klopp: allena il Liverpool dal 2015, ha vinto una Premier e una Champions, ma ci sono state stagioni in cui non è andato oltre gli ottavi. Il lavoro di un tecnico va valutato negli anni».
Una Supercoppa sulla panchina del Diavolo
▶ E il lavoro di Leao? I tifosi lo hanno fischiato...
«Resta un talento straordinario. Quando ha spazio davanti a sé, limitarlo è quasi impossibile. La Roma c’è riuscita, vedremo se Rafa saprà trovare una soluzione per rifarsi».
▶ Meglio lui o Dybala?
«Sono diversi. E ammetto che per Dybala ho un debole, un po’ mi rivedo in lui. Anche se Paulo gioca più lontano dalla porta».
▶All’andata ha deciso Mancini. Giovedì tocca a Lukaku e Giroud?
«Grandissimi entrambi, con una storia che pochi attaccanti oggi possono vantare. Possono determinare in qualsiasi momento».
▶ Per il futuro il Milan punta Zirkzee. Le piace?
«Straordinario, è giovane ma ha tutto: tecnica, fisicità, visione di gioco. Forse deve crescere un po’ dentro l’area... gli mancano i gol “sporchi”. Ma le qualità non si discutono».
▶ Dove si deciderà Roma-Milan?
«La compattezza sarà fondamentale, è così che la Roma si è imposta all’andata».
▶ Tra due mesi Europeo. Come ci arriva la sua Turchia? Calha in Italia. Si era accorto del potenziale?
«Arrivava da parecchi mesi di inattività (era stato fermo per squalifica, ndr): il talento si vedeva, ma la maturità che mostra oggi nell’Inter è il frutto del lavoro fatto in questi anni».
Difficile trovare qualcosa in cui non eccelle: è tra i migliori nel suo ruolo