La Gazzetta dello Sport - Romana
«CON L’UDINESE SONO IN DEBITO DARÒ TUTTO PRIMA DI PARTIRE»
L’argentino: «A gennaio a un passo dal Napoli. La A mi piace, la Premier di più Noi in salvo, ma occhio al Verona»
Nehuen Perez, difensore argentino dell’Udinese,nato nello stesso giorno, il 24 giugno, di Leo Messi, col quale si è incrociato in qualche raduno, non l’ultimo della Seleccion, è consapevole che il traguardo sia vicino. A gennaio il Napoli era in pressing su di lui, «l’interesse c’era, ma le parti non hanno trovato l’accordo», a giugno, non c’è alcun dubbio che il difensore che ha appena ritrovato la nazionale argentina (titolare contro il Salvador a marzo) avrà parecchie pretendenti. Ma prima c’è la salvezza dell’Udinese, da sudare fino a fine maggio: «Dimostrerò il rispetto per questo club che ha creduto in me e mi ha dato tanta fiducia fino all’ultimo giorno in cui resterò qui. Siamo concentrati sull’obiettivo e contro Inter e Roma mi sembra si sia visto che c’è l’atteggiamento giusto. Abbiamo fatto due grandi prestazioni. E siamo consapevoli che il momento è delicato».
▶Che cosa vi blocca? Sedici pari, 17 punti persi dall’80’ in poi.
lo sapessimo avremmo molti di quei punti. Sicuramente nel calcio a questi livelli i dettagli fanno la differenza e la concentrazione è fondamentale. Fai una giocata sbagliata, prendi gol».
▶Ha visto lunedì il Verona, vostro prossimo avversario in una sfida che è un derby?
«Sì e ho sofferto. Sono tosti. Noslin è forte e hanno un allenatore che prepara bene le partite. Sarà una battaglia».
▶ L’estate scorsa il vostro portiere Marco Silvestri ci disse che se avesse dovuto scommettere sull’esplosione di un compagno avrebbe puntato su di lei. Ha avuto ragione.
«Dovrò offrirgli una cena. Ma sono cresciuto e ho maggiore esperienza al terzo anno di A. Do poco la palla indietro al portiere perché non ho paura di giocarla. Sono migliorato nella concentrazione col lavoro specifico fatto con un mental coach. E tattica«Se mente ho imparato».
▶ Walter Samuel, vice di Scaloni nell’Argentina e grande ex difensore, che le dice?
«Di stare attento in marcatura e di usare bene i piedi».
▶In Nazionale trova gli ex Udinese De Paul e Molina, ora all’Atletico da dove arriva lei.
«Seguono sempre l’Udinese. Non ho rimpianti per l’Atletico, sono in un grande club oggi».
▶ E Messi?
«Una volta in Russia festeggiammo il compleanno insieme, spero rimanga in nazionale a vita. Non ho il suo numero, quindi non lo sento, ma è un idolo da sempre».
▶ Come sta lei a Udine?
«Bene, vivo in centro con la mia fidanzata, Celeste, esco poco. Sono felice con un risotto. Quando vengono i miei, papà fa l’asado al barbecue. Vedo gli altri argentini. All’Ancona 2, il nostro covo, ma lì mangio il branzino. Siamo uniti».
▶E il Tucu Pereyra è un valore aggiunto.
«Può giocare in qualsiasi ruolo. Ha più qualità di tutti. Capisce il calcio e può dare ancora tanto».
▶ E lei?
«Devo lavorare. Mi piace tanto la Serie A, ma la Premier è incredibile».
▶ I migliori nel suo ruolo?
«Io adoro il “Cuti” Romero del Tottenham. E poi Saliba dell’Arsenal».
▶ E lei dove gioca meglio?
«A destra, ma al centro, a tre si sta meglio, hai meno duelli».
Su Pereyra
È capace di giocare in qualsiasi ruolo. Ha più qualità di tutti e può dare ancora tanto
La volata
Contro Inter e Roma abbiamo mostrato passi avanti, ora bisogna continuare
Sulla società
Dimostrerò il rispetto per questo club che ha creduto in meemiha dato tanta fiducia