La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Mai così tanti giovani e forti Parola di c.t. «Grande scuola»

Da Colaci a Catania: De Giorgi e i difensori con un sogno azzurro

- Di Gian Luca Pasini

Damiano Catania Libero di Cisterna uando nel 1998 Mirko Corsano, in Giappone, fu il primo libero azzurro a vincere un campionato del Mondo (accadeva a Tokyo dopo la finale vinta contro la Jugoslavia dei fratelli Grbic), nell’atto di salire sul podio chiese di usare la maglia dello stesso colore dei compagni e non quella che aveva utilizzato in campo, voleva essere “uguale” a tutti gli altri. Quella era di fatto la prima grande manifestaz­ione giocata con il nuovo ruolo, specializz­ato in difesa e ricezione, introdotto per rendere la pallavolo più spettacola­re, ma anche più inclusiva. Non uno sport che sceglieva solo i giocatori fisicati e soprattutt­o dotati di tanti centimetri, ma anche ragazzi e ragazze con altezze “normali”, purché reattivi come gatti nel difendere un pallone. Sono passati 24 anni da quel giorno e oggi gli eredi di Mirko Corsano sono tanti, giovani e soprattutt­o molto forti. Non era mai accaduto che l’Italia avesse, come nella Superlega di quest’anno, tanti liberi di alto livello e di grande prospettiv­a. Che si sono conquistat­i un posto di responsabi­lità addirittur­a in età juniores, come è accaduto a Gabriele Laurenzano, titolare a Trento (dopo una stagione di “rodaggio” nel massimo campionato con Taranto) e già seguito anche dal ct azzurro. «Credo che l’Italia abbia avuto sempre grandi liberi anche in passato racconta il tecnico campione del mondo, Ferdinando De Giorgi che si trova in Israele per uno incontro bilaterale fra le due federazion­i e per un corso allenatori

Q-, magari adesso sono arrivati in tanti, giovani e interessan­ti, cosa che prima accadeva di meno».

Rivalità

Anche in prospettiv­a azzurra la concorrenz­a si è alzata moltissimo, con un numero importante di giovani che sono già nel mirino del ct pugliese. «Va anche considerat­o che viene definito “senatore” uno come Fabio Balaso che di anni ne ha soltanto 27, anche se nelle ultime stagioni ha accumulato molta esperienza fra club e Nazionale», aggiunge De Giorgi. E uno come Max Colaci, bandiera dell’Italia nel ruolo fino ai Giochi di Tokyo 2021 (dopo l’argento conquistat­o a Rio de Janeiro nel 2016), è ancora e più che mai in vetrina grazie alla grande stagione che sta disputando con la maglia della Sir Perugia. Il gruppo di Anastasi è arrivato a sommare la quindicesi­ma vittoria consecutiv­a (con quella di

E Fabio Balaso che sembra un “senatore” campione del mondo, in realtà ha soltanto 27 anni

Questa grande concorrenz­a èun incentivo a lavorare sempre di più in palestra

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