La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Capello: «Palladino un’altra intuizione Anche con me non si sbagliò...»

Al Milan nell’87 lanciò il vice di Liedholm ora al Monza il tecnico della Primavera

- Di Matteo Brega

Tra passato e presente

A sinistra

Silvio Berlusconi e Fabio Capello nell’estate del 1997 quando tornò sulla panchina del Milan lasciando il Real Madrid. A destra Raffaele Palladino in mezzo ai suoi ragazzi del Monza dopo il pareggio ottenuto in casa a gennaio contro l’Inter in rimonta ilvio Berlusconi ha la capacità di “inventare” allenatori di successo. Una capacità mostrata ai tempi del Milan quando chiamò Fabio Capello a sostituire Niels Liedholm al tramonto della stagione 198687. Una capacità che è stata rispolvera­ta a settembre scorso quando al posto di Giovanni Stroppa ha scelto di sistemare Raffaele Palladino sulla panchina del suo Monza. Una scelta che per adesso si sta rivelando vincente. I due hanno un avvio di carriera simile: Capello aveva allenato la Berretti e la Primavera rossonera ed era il vice di Liedholm quando gli venne chiesto di prenderne il posto; Palladino aveva guidato l’Under 15 e aveva appena iniziato la seconda stagione in Primavera quando venne promosso. Capello, ora opinionist­a Sky, ci conduce attraverso questo parallelis­mo.

S▶ Quindi Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno il talento di scovare nuovi tecnici?

«Hanno avuto l’intuizione di aver capito prima degli altri le qualità di Palladino. Pensavo fosse una scelta provvisori­a: quando si passa dalla Primavera alla prima squadra la maggior parte delle volte è per rispondere a un’emergenza».

▶I▼vece poi…?

«Invece ha dimostrato grande capacità nella gestione tecnicotat­tica della squadra e il gruppo lo ha seguito, ha avuto fiducia in lui. Ha capito cosa serviva fare in poco tempo».

▶▶ivede nella scelta di Palladino il suo percorso?

«Avevo già allenato nel settore giovanile ed ero il vice allenatore della prima squadra. Il presidente insieme con l’a.d. Galliani mi chiesero se me la sentissi, io accettai a una condizione: che Liedholm

non venisse esonerato, ma che restasse a lavorare con la squadra. Fu uno scambio di ruoli, mi sembrava giusto verso un uomo così. Ne sono orgoglioso».

▶Cosa nota di Palladino?

«Ha cercato di dare consistenz­a a ogni reparto alzando l’attenzione difensiva. Ha trasmesso la leadership al gruppo. E non la impari: o ce l’hai o non ce l’hai».

Lo scudetto? Prese il Milan e disse che avrebbe vinto tutto...

Fabio Capello

Sulle ambizioni di Berlusconi

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