La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Milano in scioltezza Difesa e Voigtmann possono bastare
Contro Brindisi il marchio del tedesco nella sesta vittoria di fila in campionato. Ora la Coppa Italia
n attesa del debutto di mercoledì, Milano fa le prove delle Final Eight di Coppa Italia, dove punterà a sollevare il suo primo titolo stagionale, stampando la sesta vittoria di fila in campionato. Il copione era scritto contro l’ultima in classifica che l’Olimpia interpreta cercando di risparmiare le energie dopo la spesa fisica ed emotiva della partita contro il Real. Il successo è figlio di qualche folata di Napier, del finale in crescendo di Voigtmann, apparso più vivo e reattivo dopo diverse prove molto sotto tono, e della proverbiale difesa orchestrata dal solito Melli, signore degli anelli (non è solo una rima) che toglie agli avversari ogni varco dentro l’area costringendoli a tirare col 25% da due punti, non meglio va da tre per i (presunti) tiratori di coach Sakota che si fermano al 30% sbagliando molte soluzioni aperte o forzando attacchi fuori equilibrio. A Milano bastano due giocatori in doppia cifra nel punteggio individuale perché Shields e Mirotic, eroi della notte di Eurolega, stavolta non fanno la voce grossa ma in vista del quarto di finale contro Trento tutto sembra sotto controllo, al netto dell’assenze di Lo e del lungodegente Baron, due pezzi che però sono sostituibili nelle rotazioni con 6 stranieri vigenti nelle competizioni della Lega italiana.
IBuone rotazioni «Siamo soddisfatti di questa vittoria, perché la squadra ha prodotto un importante sforzo difensivo contro una squadra di realizzatori, in particolare contro i 4 americani il commento di coach Messina -. Siamo caduti in qualche palla persa di troppo, ma sono contento perché abbiamo ruotato i minuti su tutti i 12 giocatori. Bene i giovani: Bortolani ha ripreso 13-14, 36-25; 55-42
EA7 ARMANI MILANO
Napier 11 (1/2, 1/2), Tonut 3 (0/2 1/3), Shields 5 (1/4, 1/6), Melli 9 (4/5, 0/1), Voigtmann 10 (5/8, 0/1); Mirotic 9 (3/3, 1/4), Hines 2 (1/1), Hall 6 (3/3, 0/2), Flaccadori 2 (1/4, 0/1), Bortolani 5 (1/3, 1/3), Ricci 3 (1/2 da 3), Caruso 4 (2/3)
All: Messina
HAPPY CASA BRINDISI Senglin 3 (0/4, 1/4), Morris 10 (1/8, 1/3), Laszewski 10 (2/7, 2/5), Sneed 17 (4/13, 2/4), Bayehe 10 (4/8); Bartley 3 (1/5, 0/4), Laquintana 2 (1/4), Lombardi (0/2), Riisma. All: Sakota
ARBITRI Lo Guzzo, Galasso, Pepponi
NOTE Tiri liberi: Milano 7/11, Brindisi 11/14. Rimbalzi: Milano 47 (Melli 12), Brindisi 41 (Bayehe 9). Assist: Milano 20 (Shields 5), Brindisi 12 (due con 3). Spettatori 9523 confidenza col campo, Caruso si è fatto trovare pronto. Ora ci prepariamo per giocare la prima partita di Coppa Italia». Messina usa tutto il suo organico giostrando anche quintetti con 4 giocatori italiani e lasciando che la partita arrivi sui binari preferiti dalla sua squadra, con le opportune chiusure sulle penetrazioni degli esterni di Brindisi, dopo un primo quarto soporifero e pieno di palle perse (sei di Milano nei 10’ iniziali). Il primo vero allungo arriva alla fine del secondo quarto quando Shields, nel suo unico squillo da tre punti, e Napier, anche lui con una tripla delle sue, mandano i campioni d’Italia al riposo sopra di 11 con un parziale di 23-9.
Lavoro sporco Nel terzo, Brindisi riesce a rimanere aggrappata alla partita trovando linfa offensiva da Sneed ma viene frenata da una regia latitante. In una partita a lungo aperta, emerge vistosa la mancanza di un vero leader capace di segnare i canestri importanti e di creare per i compagni. Senglin non lo è, “morbidone” Laszewski ha buone mani ma è troppo tenero nel reggere i contatti quando cerca qualcosa di diverso dal tiro da tre. Nel finale tocca a Voigtmann, con sei punti di fila, prendersi la scena e mettere il punto esclamativo sul risultato sfruttando gli assist di Melli che fa tutto il lavoro sporco dentro e fuori dall’area. Mentre tutti gli altri giocano di sponda, soprattutto Mirotic, cercando di evitare avventure inutili dentro l’area dove il rischio infortuni è più elevato. Da domani testa su Torino per una Final Eight che per la prima volta da anni non vede l’Olimpia favorita d’obbligo. Ma stavolta per la squadra di Messina può essere un vantaggio.
TEMPO DI LETTURA 2’55”
QUARTI
SEMIFINALE 31-21, 49-41; 68-52
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA Hackett 5 (2/2, 0/1), Cordinier 5 (0/2, 1/3), Belinelli 18 (0/1, 4/7), Shengelia 8 (2/6), Zizic 12 (6/9); Mickey 8 (3/6, 0/3), Pajola 2 (1/2, 0/3), Lomazs 1, Dobric 10 (5/6, 0/1), Polonara 5 (2/3, 0/2), Abass 15 (3/4 da 3), Mascolo 5 (1/1, 1/1). All: Banchi
GIVOVA SCAFATI
Robinson 13 (2/4, 3/6), Mouaha (0/1), Rivers 10 (3/4, 1/5), Pinkins 16 (6/8, 1/3), Gamble 10 (3/5); Strelnieks (0/5 da 3), Nunge 5 (2/2, 0/2), Rossato 11 (2/6, 1/2), Pini 2 (1/2). All: Boniciolli.
ARBITRI Paternicò, Borgo, Bartolomeo
NOTE T.l: Vir 23/28, Sca 11/15. Rim: Vir 37 (Zizic 13), Sca 29 (Pinkins 8).
Ass: Vir 26 (Shengelia 7), Sca 14 (Robinson 7) (l.a.)
Bene lo sforzo difensivo e il contributo di Bortolani e Caruso