La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Mantova a bassa velocità Il Trento in 10 lo riprende Possanzini: «Bene così»
Segna Fiori, poi il rosso a Giannotti Italeng trova il pari e sfiora il bis Oggi il Padova può avvicinarsi a -9
l Mantova frena, bloccato dal miglior Trento della gestione Baldini, tosto e determinato, capace di prendersi per larghi tratti la scena in una sfida ruvida, spigolosa, a tratti anche nervosa, giocata in dieci per tutto il secondo tempo. La B è sempre dietro l’angolo, ma oggi il Padova può provare ad accorciare le distanze (arrivando comunque a -9...) e mettere un po’ di pressione addosso agli uomini di Possanzini, troppo leziosi per spremere i tre punti da un match interpretato senza la concretezza e l’incisività delle giornate migliori.
IVantaggio E pensare che dopo i primi 45 minuti il Mantova si era apparecchiato la gara ideale, avanti di un gol (splendida conclusione a giro di Fiori) e di un uomo per l’espulsione di Giannotti (doppio giallo): un provvedimento che poco dopo ha visto espellere anche il tecnico Baldini. Una gara che ha rischiato però di sfuggire di mano alla capolista nella ripresa, che il Trento ha giocato con grande orgoglio, carattere e determinazione. Baldini ha aggiustato la squadra con i cambi: gli ingressi di Pasquato e Italeng hanno confermato la voglia di giocarsela sino in fondo, senza arretrare, anche in dieci. Ed è stato proprio l’ex juventino a ispirare l’azione del pari spalancando la porta ad Italeng, attaccante di proprietà dell’Atalanta, per la prima volta in gol nel Trento. Il Mantova ha provato a reagire, ma si è esposto al contropiede avversario ispirato da un ottimo Anastasia, capace con i suoi strappi di tenere in costante apprensione la difesa ospite. Che in almeno tre occasioni ha rischiato: Vitturini si è ritrovato per due volte solo davanti a Festa peccando di precisione, quindi Italeng al 90’ ha mancato di testa un altro match point.
Il tecnico Possanzini però alla fine vede il bicchiere mezzo pieno: «Mi tengo il pari, strappato su un campo difficile, contro una squadra che ha giocato una gara tosta, maschia, dura. Il rammarico c’è, perché potevamo gestire meglio il possesso palla nella ripresa con l’uomo in più, purtroppo ci sono mancate la qualità e la tranquillità per farlo. Ma questo resta comunque un punto guadagnato».
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