La Gazzetta dello Sport - Sicilia

«Avevo provato anch’io anni fa con Ecclestone: è un gran passo»

- Di Mario Salvini

he la F.1 provi ad acquistare il Motomondia­le è tutto tranne che una novità. Per il precedente tentativo più affascinan­te che si possa immaginare basta chiedere a Giacomo Agostini... «Nemmeno a farlo apposta - sorride - tre o quattro giorni fa mi sono tornati in mano i documenti di quel progetto di acquisto insieme a Bernie Ecclestone. Parliamo di più di quarant’anni fa. Bernie era convinto, ma pensava non fosse quello il momento migliore, e che aspettando ancora un poco avremmo pagato meno. Non ero d’accordo, ma mi sono fidato di lui ovviamente, era certo molto più esperto. E invece ci hanno pensato altri. Peccato, avrei dovuto occuparmi io del Motomondia­le».

C▶Sorpre⏻o dell’operazione Liberty?

«Non proprio, era un po’ nell’aria. È un bel colpo e di sicuro fa effetto, ma sapevo che stavano arrivando. Da una parte mi dispiace per Carmelo Ezpeleta, anche se spero che rimanga ancora un po’. Ha fatto tanto per il motociclis­mo, è sempre stato vicino ai team, ha aiutato chi era in difficoltà, non è stato egoista. Gli dobbiamo molto. Detto questo, l’operazione che si sta concretizz­ando è un passo avanti. Penso proprio che ne avremo un bel vantaggio anche noi “poveretti” delle due ruote».

▶Co⏻a può portare Liberty?

«Da come sta gestendo la F.1 direi delle belle cose. Con un aspetto importante: adesso si crea una posizione più di forza, con qualsiasi interlocut­ore. Sul tavolo oltre agli spazi della F.1 si possono mettere anche quelli del Motomondia­le. La F.1 è in un momento d’oro, e siccome noi non siamo certo da meno a livello di spettacolo, anzi, io sarò di parte, ma credo che le nostre gare siano ancora più entusiasma­nti, penso che ci sia un bel margine di crescita».

Perché negli Stati Uniti il Motomondia­le

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