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IL NUMERO ALLEGRI SI COPRE DIETRO E CORRE CON CHIESA-KEAN CONTRO LA NUOVA LAZIO La Juve cerca la ripartenza
Due squadre in fase calante, un nuovo tecnico e un calendario con tre sfide ad aprile: oggi campionato poi semifinali di Coppa Italia Bianconeri belli e offensivi all’andata, atteggiamento che non s’è ripetuto. Yildiz in panchina
44
Le reti in campionato La Juve ha segnato 44 gol. Il cannoniere è Vlahovic con 15, precede Chiesa (7) e Rabiot (4). Degli attaccanti Milik è a 3, Iling e Yildiz a 1 e Kean a zero
Chiesa al centro Federico Chiesa, 26 anni, alla quarta stagione nella Juve. Campione d’Europa con l’Italia
Juve-Lazio alla quarta d’andata era stata la grande illusione che qualcosa potesse cambiare. Dalla Gazzetta di quel 16 settembre: «Una Juve così bella non si vedeva da una vita. Una Juve nuova, sempre all’attacco, in pressing, spettacolare. Un collettivo esaltato dai singoli — Vlahovic e Chiesa gemelli del gol, McKennie mai così creativo, Locatelli regista consumato — e da un paio di “allegrate” tattiche che hanno annichilito la Lazio decisamente oltre il 3-1». Sei mesi fa, un secolo fa. Quella Juve s’è dissolta una settimana dopo, quando il ko con il Sassuolo ha indotto Allegri a ripristinare un atteggiamento più attento e difensivo. Lotito, dopo le dimissioni di Sarri, s’è affidato al neo-gasperiniano non integralista Tudor, ex juventino, oggi al debutto. Quindi nessuno conosce questa Lazio reduce da cinque ko nelle ultime otto. Questo è il primo di tre atti, si prosegue ad aprile con le semifinali di Coppa Italia. Tutt’e due sono in fase discendente. Che partita sarà oggi?
Ritorno a tre Se Tudor non ha confuso abilmente le carte nei primi allenamenti, la sua Lazio prenderà le distanze da quella di Sarri, recuperando la difesa a tre mancante dai tempi di Simone Inzaghi. Attesi tre centrali: Gila, Romagnoli e Casale gli indiziati. Mediana a quattro in cui Marusic dovrebbe percorrere tutta la fascia sinistra, ma con l’incognita a destra: potrà mai Felipe Anderson, ala di ruolo, sfiancarsi nella doppia fase? Se quello di Tudor sarà 3-4-2-1, allora Luis Alberto, con compiti di regia e raccordo, e Zaccagni da seconda punta, occuperanno i famosi “mezzi spazi” che Spalletti ha assegnato a Pellegrini e Zaniolo. Questo sulla lavagna. Poi ci sono sincronismi e movimenti da trovare, atteggiamento chiesto dal tecnico e, naturalmente, avversari.
Memorie d’andata? Improbabile che questa Juve in fase discendente — un successo, quattro pari e tre ko nella ultime otto — voglia riservarsi una rivoluzione tattica nel nome dell’andata, alzando il baricentro e le pretese. Se è vero che De Sciglio potrebbe prendere a sinistra il posto di Iling, altro esterno adattato e costretto a sciupare il suo dribbling in copertura, si può immaginare una Juve circospetta. Più attenta a gestire quei punti che garantiscono la Champions, respingendo l’assalto di Bologna e Roma. D’altra parte Rugani avrà bisogno di
Quel precedente
bianconera anche come secondo avversario, martedì a Torino nella semifinale di andata di Coppa Italia.
Rivoluzione Tudor sa che lo attende un compito difficilissimo. E non solo perché il primo doppio scoglio si chiama Juventus. «Chiedere ad una squadra di giocare in maniera diversa a stagione in corso non è mai facile. Specie se prima c’è stato un allenatore di spessore come Sarri, le cui idee si sono radicate nel gruppo. Noi comunque proveremo a fare un calcio diverso, ben consapevoli che ci saranno dei momenti di difficoltà. Al modulo (sarà il 34-2-1, ndr) dò poca importanza, sono solo numeri, le cose che contano sono altre». E quello chiede ai suoi nuovi giocatori: corsa, sacrificio, impegno, voglia di vincere. «Ho trovato un gruppo che lavora bene e che ha tanta voglia di riscattarsi. Sono
giocatori orgogliosi e vogliono a tutti i costi dimostrare di meritare una classifica migliore del nono posto attuale». Oltre agli infortunati Provedel, Rovella e Pellegrini (che è pure squalificato)
Tudor ha perso pure Lazzari, mentre Luis Alberto non è al meglio. Ma c’è la «sua» Juve, dove ha imparato che gli alibi non esistono.
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