La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Rafa ko con De Minaur «Ma al Roland Garros giocherò alla morte»

L’ex n.1 cede in due set: «Non era il caso di dare tutto subito, è a Parigi che dovrò farlo» La storica dozzina Al rientro dopo più di tre mesi, perde al secondo turno sulla terra che lo aveva visto 12 volte re

- Di Federica Cocchi

o stadio che porta il suo nome tutto in piedi. Un saluto che sa di addio quello di Rafa Nadal a Barcellona. Sconfitto in due set da De Minaur sul “suo” campo, nel torneo che ha conquistat­o 12 volte. Rafa lascia il campo velocement­e, non ama gli addii, e anche dopo la sconfitta cerca di sdrammatiz­zare, di dipingere il quadro della situazione con lucidità: «Sono una persona emotivamen­te molto stabile - ha detto il campione di 22 Slam -. Cerco di prendere le situazioni con filosofia. È abbastanza logico che questo sia stato il mio ultimo match in questo torneo. Tutti sapete quanto è importante per me. Ho amato ogni momento negli anni trascorsi qui, e ho avuto la fortuna di scrivere qualche pagina di storia di questo evento. L’unico lato triste è non poter più competere su questo campo, mi sarebbe piaciuto poter combattere ancora una volta per il titolo».

LIl futuro Se è vero che la sconfitta sul rosso catalano segna una tappa verso l’addio definitivo al tennis, è altrettant­o vero che Nadal è abbastanza soddisfatt­o di come sta procedendo il percorso in direzione Roland Garros: «Le mie sensazioni sono state buone, in linea con quello che cercavo. In alcuni momenti ho giocato a un livello abbastanza buono e ho già detto che oggi l’importante purtroppo non era vincere ma uscire sani dal torneo. È successo». Dopo tutto quello che il suo corpo ha dovuto sopportare negli ultimi due anni, e nel corso di una carriera costellata di grandi gioie e altrettant­i dolori (fisici), uscire dal campo “solo” sconfitto, è un risultato incoraggia­nte. La forza non manca, lo ha confermato il vincitore De Minaur: «La sua palla è pesante come prima, il problema è che si muove con più difficoltà rispetto al passato». Ma la situazione potrebbe evolvere positivame­nte, questo è l’auspicio del mancino, l’importante è non strafare: «È difficile affrontare una partita quando sai che non sarai in grado di farlo per vincere, ma tra qualche settimana potrebbe essere diverso. Dopo tutto quello che ho passato negli ultimi mesi, ora non è il momento di fare l’eroe. Non posso pretendere di passare dal non aver giocato per tre mesi a farlo per due ore come se nulla fosse». Come sempre, quello che non uccide rende più forti e Rafa il gladiatore ha detto di sentirsi più solido dopo aver affrontato queste prime due partite: «Mi sarebbe

● Mini vacanza finita per Jannik Sinner che ha passato qualche giorno di relax a Montecarlo prima di riprendere, oggi, gli allenament­i al Country con il coach Simone Vagnozzi e il preparator­e Umberto Ferrara. Domenica è prevista la partenza per Madrid, intanto Jannik ha voluto farsi vivo sui social per ringraziar­e i tifosi: «Si va avanti, concentrat­i su quello che ci aspetta. Grazie per il supporto: ora Madrid» piaciuto poter combattere fino in fondo, ma per me è stato molto bello poter giocare. Una settimana fa pensavo che non fosse possibile. A livello personale direi che ne esco più forte».

Madrid e Roma Nel suo lungo saluto al tennis, e alla terra rossa che l’ha reso leggenda, Nadal non vorrebbe lasciare indietro nessuno. Saltare Montecarlo è stato già sufficient­emente difficile, Madrid e Roma sono le prossime tappe verso il grande traguardo di Parigi: «Vediamo come mi sentirò nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Non era il caso di dare tutto subito: a Madrid mi regolerò a seconda di come mi sentirò. Se potrò svolgere una settimana di allenament­o con giocatori di alto livello, e se il mio corpo risponderà come spero, potrò fare un passo avanti e poi un altro ancora a Roma. Al Roland Garros, per ora, lo sa solo Dio se riuscirò a giocare, ma sarà quello il momento di dare tutto, alla morte».

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Ha centrato 22 Slam Rafael Nadal, 37 anni, n. 1 per 209 settimane, ha vinto 92 tornei, con 22 Slam e 36 Masters 1000, oltre a 2 ori olimpici (singolo a Pechino 2008 e doppio a Rio 2016) e 5 Davis

Rafael Nadal

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