La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Difesa e Pereyra Le armi di Cioffi per il Bentegodi

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troppi grattacapi. Gara con la Roma ancora da concludere compresa l’Udinese ha subito 11 reti negli 8 incontri più recenti. L’ultima volta che Okoye ha potuto festeggiar­e un clean sheet è stato in occasione della trasferta di Monza il 3 febbraio, più di due mesi fa. Non il massimo per una squadra che deve salvarsi e che dell’attitudine alla copertura ha fatto una sorta di manifesto durante la gestione dell’allenatore fiorentino. In casi come questi, per alimentare speranze favorevoli, ci si affida anche alla cabala, che per i bianconeri è favorevole. Dal 2015 in poi l’Udinese ha mantenuto sette volte la porta inviolata contro l’Hellas e in Serie A contro nessuna squadra ha fatto meglio nello stesso periodo (7 clean sheet anche con Genoa e Sassuolo).

Precedenti In più c’è da considerar­e che i gialloblu sono la vittima preferita di Roberto Pereyra nella massima divisione. Il centrocamp­ista argentino ha realizzato 3 gol contro di loro, tutti concentrat­i nelle prime 4 sfide (nemmeno una rete nelle ultime 5). Dimensione offensiva a parte – che il Tucu condivider­à nel reparto avanzato con Lorenzo Lucca, a secco da 4 turni – Cioffi è intenziona­to a confermare lo stesso

Roberto Pereyra, 33 anni, è alla settima stagione con la maglia dell’Udinese

pacchetto difensivo che è sceso in campo con la Roma, composto da Perez, Bijol e Kristensen. Se sull’argentino e sullo sloveno non c’è nessun dubbio sull’impiego, riguardo al danese esiste un ballottagg­io con Ferreira. Consideran­do la velocità di Suslov sulla fascia sinistra bianconera (all’andata molto difficile da tenere) da quella parte potrebbe essere dirottato Nehuen, con il portoghese a guardia di Lazovic sulla destra.

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