La Gazzetta dello Sport - Sicilia
L’ORO della DEA
Con i suoi gol i nerazzurri volano: scommessa vinta da Gasp. Vale 60 milioni, ma il club se lo tiene stretto...
L’uomo dei sogni è Gianluca Scamacca. La serata di mercoledì ha fornito nuovi e ulteriori elementi. L’attaccante dell’Atalanta sta procedendo nella sua crescita in maniera costante e impetuosa. Le sue prestazioni e i suoi gol certificano quanto lungimirante sia stata la scelta della società a puntare su di lui. L’estate scorsa la proprietà decise di investire 25 milioni per dare a Gian Piero Gasperini un centravanti di riferimento. Dopo che aveva lasciato l’Italia (il Sassuolo) nel 2022 per trasferirsi a Londra (West Ham), ci voleva la giusta intuizione per andarlo a convincere e riprendere. L’Atalanta è stata in grado di invertire un flusso ormai consolidato che porta i giocatori della A in Premier. Difficile il contrario. La Dea è riuscita a portar via dal campionato più ricco del Mondo uno dei giocatori più ricchi in fatto di talento. E lo ha convinto a preferire il progetto di Bergamo quando sul tavolo Scamacca aveva anche l’offerta dell’Inter.
Lungimiranza Un capolavoro innanzitutto societario: stipendio da 2,5 milioni più bonus, contratto fino al 2027 e 25 milioni al West Ham. Adesso il cartellino ne vale almeno 60 di milioni e dopo un’altra stagione a Bergamo ancora più continua il suo valore è destinato a salire. Scamacca da quando è arrivato alla corte atalantina ha iniziato un percorso di mutazione dentro e fuori dal campo. Se fino a qualche tempo fa si sentiva l’eco della definizione di “bad boy” su di lui, da un po’ di tempo ormai quell’eco è andata scomparendo. Merito suo, sicuramente, e anche
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PRESENZE
Scamacca ha totalizzato 15 presenze con l’Italia finora. Ha esordito l’8 settembre del 2021 con Roberto Mancini e ha segnato solo un gol, contro l’Inghilterra
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