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La scalata del Bologna “no limits” Ora la Juventus torna nel mirino
Dall’Udinese (domenica) fino allo scontro diretto con Allegri in casa: Motta pianifica
n Bologna “no limits”? Ci prova. E magari ci riesce anche. Prima di incontrare il Monza c’era un pensiero da non dire ma ben radicato: sorpasso alla Juventus. Allora come oggi a +2. Riprovarci é una parola non-d’ordine, da mantenere sottotraccia perché al primo tentativo non é andata benissimo, ma resta ben presente nella mente del Bologna. Perché dopo la vittoria a Roma, e dopo che la Roma si é rifatta sotto, qualche pensiero in questo senso resta. Anche se, ed é naturale oltre che evidente, al Dall’Ara arriverà un’Udinese ferocemente proiettata verso l’acquisizione di punti da sopravvivenza, soprattutto dopo il recupero perso al tramonto e l’arrivo di Fabio Cannavaro. Insomma: il Bologna vuole arrivare a giocarsi il terzo posto in queste ultime 5 gare di cui tre in trasferta: lo scontro diretto contro la Juve del 19 maggio in casa, quindi, potrebbe rivelarsi decisivo.
ULa giostra del non-gol In questo lasso di tempo in cui il Bologna ha scalato la classifica, l’arma delle armi é stata la difesa: 4 gol subiti nelle ultime 11 gare, autori vari (Bisseck, Isaksen, Lookman e Azmoun) ma evidenza che scalare il muro del Bologna non é affatto facile. La forza della terza linea é rappresentata dalla crescita di tre elementi che hanno anche giocato contemporaneamente nella difesa a 4, tutti centrali difensivi. Pur di mantenerne due, in tre occasioni Motta ha schierato una volta Beukema, due volte Lucumi e una Calafiori (a Roma) in posizione di laterale. Variando gli addendi il risultato
● i gol subiti dal Bologna nelle ultime undici partite di questo campionato.
Gol presi da Inter, Lazio, Atalanta e Roma non é cambiato. In tutto questo, c’é stata anche l’alternanza (non continuativa) dei portieri: Skorupski titolare sì, ma Thiago ha saputo anche valorizzare il bolognese Ravaglia che dalla propria ha tre clean sheet in 4 gare.
Riapparizioni E adesso, per la rincorsa alla Juve, é tornato anche Joshua Zirkzee, accostato a grandi club ma testardamente coinvolto in una stagione magica che potrebbe sfociare in qualcosa di mai visto da queste parti da decenni. Contro la Roma all’Olimpico l’olandese ha ritrovato il gol, quello con azione da 100” e 35 passaggi che hanno portato il Bologna al momentaneo 0-2. L’aver ritrovato Joshua per il Bologna é inevitabilmente come aver riacceso la connessione: tutto, con lui in campo, gira meglio. E la sensazione, ad ora, é che le voci (pur meritate) di mercato non stiano scuotendo troppo la sua “bolognesità”.
Quell’andata Nella testa del Bologna, poi, c’é il ricordo della gara d’andata. Quell’atterramento di Ndoye da parte di Illing jr evento che poi il designatore Gianluca Rocchi definì un «rigore solare non dato anche dopo una frettolosa review al Var» - é un ricordo che non finisce di entrare nei discorsi dei tifosi. E proprio Ndoye é il giocatore che, pur se utilissimo in ogni situazione di gioco attiva o passiva, manca alla voce-gol: giustiziere dell’Inter in Coppa Italia, l’imprevedibile ala svizzera non ha ancora segnato in campionato. L’attesa della Juve ha un senso anche per lui, oltre che per un Bologna “no limits”.
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