La Gazzetta dello Sport - Sicilia
«Mi fido di Gasp Italiano è maturo E con Ancelotti... può essere triplete»
▶Però…
«Partire favoriti non è sempre un vantaggio. Con il Milan, nel 1993, arrivammo alla finale di Champions contro il Marsiglia dopo un percorso netto. E poi bastò un calcio d’angolo per perdere la finale. Il calcio è così, non è mai scontato. L’Atalanta è cresciuta in maniera esponenziale e continua a farlo: non arriverà vergine all’appuntamento con i tedeschi. Io ci credo, ma ai nerazzurri servirà una prova di grandissima attenzione».
▶Qual è stato il capolavoro di Gasperini in questa stagione?
«Quello che ha ottenuto con De Ketelaere e Scamacca è da applausi. Gasperini ha fatto il bene dell’Atalanta e anche dell’Italia: adesso abbiamo un bel centravanti per l’Europeo».
Quanto varrebbe l’Europa League per l’Atalanta?
«Come una Champions. Sono fiducioso e mi piacerebbe che la firma europea la mettesse proprio Scamacca».
▶La Fiorentina il 29 maggio ci riprova in Conference dopo la bruciatura dell’anno scorso in finale contro il West Ham: il bis può dare dei vantaggi ai viola?
«La Fiorentina arriva all’appuntamento con maggiore esperienza e dopo un bel percorso europeo. In campionato ha alternato momenti esaltanti ad altri complicati. Italiano si è meritato un’altra finale e stavolta mi auguro riesca a trovare le chiavi giuste per battere l’Olympiacos e alzare la Coppa. Ma guai a sottovalutare i greci. E non lo dico soltanto perché si gioca ad Atene».
L’aspetto che la preoccupa maggiormente dell’Olympiacos?
«I greci hanno eliminato l’Aston Villa, che è una delle rivelazioni della Premier League ed è guidata da Emery. L’allenatore spagnolo è abituato ad arrivare in fondo alle Coppe e ad alzare i trofei: ha conquistato 4 volte l’Europa League tra Siviglia (3) e Villarreal (1). E nel 2019, quando era alla guida dell’Arsenal, ha perso all’ultimo atto contro il Chelsea di Sarri».
▶De Rossi, suo allievo ai tempi della Roma, la finale di Europa League invece l’ha soltanto sfiorata: quale messaggio manderebbe all’allenatore giallorosso dopo il 2-2 di Leverkusen?
«A Daniele direi soltanto una cosa: goditi l’aspetto positivo della rimonta sfiorata in casa dei tedeschi. De Rossi è all’inizio della carriera da allenatore e queste serate fanno parte di un percorso. Ci siamo passati tutti».
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