La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Lanci a peso d’oro

FABBRI CHE CONFERMA A LUCCA FA 22.59 «IL SEGRETO DI LEO? LE FINALI MANCATE» Coach Dal Soglio: «La svolta dopo due delusioni, a Doha 2019 e a Tokyo 2021 restò fuori per centimetri. Può ancora crescere» Gli azzurri a oggi col pass per Parigi

- Di Andrea Buongiovan­ni

Un’altra gara di livello assoluto, una conferma del grandioso salto di qualità compiuto. Leonardo Fabbri, quattro giorni dopo l’esagerato 22.95 di Savona, record italiano dell’olimpionic­o Alessandro Andrei migliorato dopo quasi 37 anni, vince il peso del meeting di Lucca con 22.59, misura ottenuta al sesto e ultimo tentativo. Solo in un’altra occasione, oltre a quella ligure, ha fatto meglio: il 1° maggio a Modena, con 22.88. La continuità delle ultime tre settimane, su standard prima impensabil­i, è clamorosa. Ieri, nella serie, anche un 22.47, alla seconda prova, oltre a un 21.63, a un 21.41, a un 20.79 e a un nullo. L’aviere fiorentino, a questo punto, detiene tre delle migliori prestazion­i mondiali stagionali all’aperto, dopo che il 34enne statuniten­se Joe Kovacs, due argenti olimpici e cinque medaglie iridate (due ori compresi), nella notte italiana di sabato, nel corso della tappa Gold del Continenta­l Tour di Los Angeles, ha sparato un 22.92 (e altri cinque lanci oltre 21.97!).

L’analisi Con gli Europei di Roma alle porte (la finale del peso è sabato 8 giugno), per Fabbri sognare ad occhi aperti è sempre più possibile. Anche grazie a Paolo Dal Soglio, 53enne vicentino che, nella specialità, fu quarto all’Olimpiade di Atlanta 1996 e che di Leo è l’allenatore dal 2018.«Il record italiano - sostiene - ha comportato un discreto carico di emozioni e di tensioni, oltre che

I due e il record italiano Leonardo Fabbri, 27 anni, insieme a coach Paolo Dal Soglio, 53, ex specialist­a, quarto all’Olimpiade di Atlanta 1996 con un personale di 21.23. I due, fotografat­i mercoledì a Savona dopo il 22.95 del record italiano lavorano insieme dal 2018 poche ore di sonno e diversi trasferime­nti. Ecco perché, per questa gara e per quella che affronterà giovedì ad Asti, ho chiesto a Leo di cercare solo buone sensazioni. Sono quindi particolar­mente soddisfatt­o, perché le misure importanti, 22.59 e 22.47, sono arrivate con un gesto controllat­o. Leo, ora, non può non essere un po’ scarico: risultati così hanno dunque, a maggior ragione, un enorme peso specifico. La continuità su certe cifre conta più delle punte assolute».

Le prospettiv­e Il bello è che sembrano esserci ancora margini di migliorame­nto. «L’azione della parte superiore del corpo spiega Dal Soglio - è sempre esuberante, con un finale veloce come un missile. Quella delle gambe,

A Lucca

● Trentuno sono ammessi con lo standard individual­e (massimo di tre a gara), 24 con le staffette (6 per ogni quartetto, singoli esclusi), più 21 ripescati: 40 gli uomini, 36 le donne invece, deve essere perfeziona­ta. È una questione di millesimi o di centesimi di secondo, ma possono fare la differenza». Alle spalle dei recenti exploit, c’è un lungo processo: «Quando abbiamo cominciato a lavorare insieme - ricorda l’ex Carabinier­e abbiamo subito messo in chiaro che il mirino doveva essere puntato sui Giochi di Parigi. La crescita di Leo, tecnica e personale, è stata graduale. Con in mezzo normali alti e bassi, con soprattutt­o i secondi che servono per imparare e forgiare il carattere. Le finali dei Mondiali di Doha 2019 e dei Giochi di Tokyo mancate per pochi centimetri con prestazion­i importanti, sono state molto utili. E quando il muro dei 22 metri è stato sfondato, è arrivata la svolta. Contano le qualità individual­i, i 20 kg persi in due anni che favoriscon­o i tempi di recupero, i lunghi raduni al caldo in Sudafrica, la scelta di trasferirs­i nella mia Schio e conta anche il gruppo. La possibilit­à di avere un compagno di lavoro come Zane Weir è fondamenta­le. Spero che quest’ultimo possa recuperare dall’infortunio alla caviglia destra per gli Europei. Ma non affrettere­mo i tempi. Sta meglio e martedì (domani, ndr) una visita ortopedica ci dirà precisamen­te com’è la situazione». Aspettando l’esordio di re Ryan Crouser, che dopo la rinuncia a Los Angeles è atteso sabato a Eugene, stare sulla vetta del mondo è sempre più bello.

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Ryan Crouser Stati Uniti Anni: 31 Primatista del mondo (23.56), è olimpionic­o e iridato in carica

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Leonardo Fabbri, 27enne aviere fiorentino, in azione ieri al meeting di Lucca
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Nato a Bagno a Ripoli (Fi) il 15 aprile 1997, è alto 200 cm per 125 kg di peso. Tesserato per l’Aeronautic­a, è allenato da Paolo Dal Soglio
La carriera È stato argento agli Europei under 23 di Gävle 2019 e ai Mondiali di Budapest 2023 e bronzo ai Mondiali indoor di marzo a Glasgow. Vanta 22.95 all’aperto e 22.37 indoor, record italiani
Leonardo Fabbri Nato a Bagno a Ripoli (Fi) il 15 aprile 1997, è alto 200 cm per 125 kg di peso. Tesserato per l’Aeronautic­a, è allenato da Paolo Dal Soglio La carriera È stato argento agli Europei under 23 di Gävle 2019 e ai Mondiali di Budapest 2023 e bronzo ai Mondiali indoor di marzo a Glasgow. Vanta 22.95 all’aperto e 22.37 indoor, record italiani
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Weir
Italia
Anni: 28
Un personale di 22.44, secondo europeo 2024 con 21.93
Due argenti olimpici e cinque podi mondiali, sabato a 22.92 Zane Weir Italia Anni: 28 Un personale di 22.44, secondo europeo 2024 con 21.93
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Joe Kovacs Stati Uniti Anni: 34

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