La Gazzetta dello Sport - Verona
LE RAGAZZE ITALIANE DAVANTI AGLI UOMINI
UN ANNO DA MEDAGLIA
Un meraviglioso filo rosa attraversa il 2022 dello sport italiano. È un filo che passa attraverso decine di medaglie. E quando, per curiosità, le conti a una a una, scopri non senza una certa sorpresa che le donne d’Italia, nell’anno che sta ormai andando agli archivi - all’appello manca soltanto la rassegna iridata di sollevamento pesi, scattata ieri a Bogotà - hanno posato nel forziere azzurro più tesori dei maschi. Giochi invernali, Mondiali, Europei: non c’è ambito internazionale - parliamo sempre di sport olimpici - in cui le nostre ragazze non abbiano superato i loro colleghi uomini alla voce medaglie. E solo in ambito continentale il sorpasso non si è verificato pure nel computo dei soli ori. Sì, oggi più che mai la gioielleria d’Italia è femmina.
Emancipazione Non è certo il caso di scomodare una stucchevole battaglia dei sessi, un duello di genere che lascia il tempo che trova. Semmai è l’occasione per certificare a suon di numeri una tendenza che già si era palesata negli ultimi anni. L’emancipazione femminile nello sport ha faticato a trovare pieno compimento. Anzi, nonostante il Cio abbia praticamente equilibrato il programma olimpico - a Parigi 2024 ci saranno solo cinque gare in più a favore degli uomini - in molti Paesi la parità, alla voce opportunità e considerazione, è ancora ben lungi dal tagliare il traguardo. L’Italia invece è stata tra le prime nazioni a mettere in campo, pressoché ovunque, una quota rosa nutrita e competitiva. E il bilancio di questo magico 2022 è solo una logica conseguenza di questo processo, partito da lontano.
Il primo sorpasso