La Gazzetta dello Sport - Verona
RAMOS, CR7 NO
Mbappé, Messi, Neymar e Gonçalo Ramos. Quei tre in fuga per il Mondiale e il nuovo fenomeno che per una notte, o forse definitivamente, eclissa Ronaldo e si prende il Portogallo e la ribalta.
Prepariamoci presto a un “GR26” o qualcosa di simile: si sapeva che era piccolo campione, ha ancora 21 anni e colpi già da grande, ma non così da grande. Con una pressione terribile addosso, chiamato a sostituire il mito scandalosamente ripudiato, Ramos ha fatto follie: tre gol, il primo dei quali fantastico, a 106 all’ora, da posizione impossibile. Ramos ha trasformato il Portogallo, improvvisamente mobile, veloce, verticale, spietato, con la complicità di una Svizzera irriconoscibile ma che non avrebbe avuto scampo lo stesso. Solo non sarebbe stata umiliata da un 6-1 che sporca il bel passato. Un avviso potentissimo al Marocco e anche a Francia e Inghilterra in prospettiva semifinale. Il Portogallo c’è. Il nuovo Portogallo, il più spettacolare, nella notte senza Ronaldo. Se non è la fine di un’epoca, è un epilogo crepuscolare.
Santos il boss Il vincitore non è soltanto Ramos. Questo è il trionfo di Santos, l’unico c.t. ad aver vinto con il Portogallo, ma criticatissimo per un gioco al risparmio e la Ronaldo-dipendenza. Non che fossero eresie, vista la cifra tecnica spesso sprecata in panchina, ma liberarsi di Ronaldo non è facile. Qualcosa dev’essere successo, forse il sondaggio popolare anti-CR7 ha dato l’ultima spinta, alla vigilia le parole del c.t. erano state dure. Ma nessuno s’aspettava il mito fuori per scelta tecnica. Mai visto. Santos poteva crollare e gli avrebbero rimproverato questa scelta per la vita. In un ottavo del Mondiale, dentro o fuori. Ha vinto la scommessa, ora il boss è lui. E non è detto che ci sia più spazio per CR7, perché ora c’è un altro Portogallo.
Una liberazione Non è stata l’unica scelta irriverente di Santos. Fuori anche Cancelo e Neves, fin qui titolari, e vedremo con il Marocco se è stata soltanto una mossa contingente. Ma è come se il Portogallo si fosse liberato mentalmente oltre che fisicamente. Correvano in undici: un movimento vorticoso, con un fulcro, William Carvalho, che disegna geometrie solo all’apparenza elementari e con la sua potenza euclidea permette ai fenomeni di innescare scatti, sovrapposizioni, tagli, fughe, lanci. Sarebbe 4-2-3-1, ma Bernardo e Bruno Fernandes sono così veloci che individuare un sistema tattico è impossibile. La verità è che in questo movimentismo totale il Portogallo si diverte.
Meraviglia Leao Ramos è perfetto perché è il centravanti
Decisivo
Col numero 26 Gonçalo Ramos, 21 anni, punta del Benfica, festeggia la sua tripletta alla Svizzera. E’ alla sua quarta gara, quattro i gol