La Gazzetta dello Sport - Verona
LA MANOVRA SOTTO ESAME TRA CRITICHE E MODIFICHE PNRR, RICHIAMO DEL COLLE «IMPEGNO DA ONORARE»
Meloni allenta le tensioni: «Da Bankitalia rilievi non sostanziali» Oggi stop agli emendamenti, in Aula correzioni su fisco e pensioni Ed è corsa contro il tempo per non perdere i miliardi del Recovery Monito del Quirinale
Dopo le polemiche e le critiche di Corte dei Conti e Bankitalia, la premier Meloni difende la Manovra e assicura: «Massimo impegno anche per rispettare le scadenze del Pnrr». E su questo arriva anche il monito del capo dello Stato, Mattarella: «Al Pnrr è legato il futuro dell’Italia ben oltre il termine di attuazione del Piano, fissato per il 2026». Da Opzione Donna al tetto per il Pos, ecco dove il Parlamento potrebbe intervenire
L’ATTACCO UCRAINO: COLPITE DUE BASI AEREE IN TERRITORIO RUSSO
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Restano forti le polemiche 1 sulla Manovra, che il Parlamento dovrà approvare entro fine anno. E mentre la premier Giorgia Meloni smorza l’attrito con Bankitalia, dopo le critiche su fisco e contante, l’Ue si accinge a valutare il testo della finanziaria. E attende segnali sulle scadenze del Pnrr.
Un giudizio definitivo di Bruxelles ancora non c’è, se è vero come dice Zbynek Stanjura, ministro dell’Economia della Repubblica ceca, presidente di turno dell’Ue, che «della Manovra italiana oggi (ieri, ndr) non ne abbiamo discusso. Credo che tutti i ministri che hanno parlato pensino che sia giusto rispettare i valori europei» ha detto Stanjura dopo la riunione dell’Ecofin (il vertice Ue dei ministri dell’economia), interpellato su eventuali criticità o interessi emersi sulla bozza programmatica della Legge di bilancio italiana. Se l’Ue è chiamata a formulare un parere, quello arrivato lunedì da Bankitalia continua a far discutere. I tecnici di Via Nazionale, in commissione Bilancio, hanno bocciato l’introduzione della flat tax e la scelta di eliminare il Reddito di cittadinanza. Soprattutto, hanno detto “no” all’innalzamento del tetto all’uso del contante (a 5.000 euro), e alla soglia per l’obbligatorietà di accettare i pagamenti elettronici. Le critiche avevano irritato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianbattista Fazzolari: «È la visione delle banche, per questo difende la moneta elettronica». Poi aveva corretto il tiro, su input di Palazzo Chigi: «rispetto il ruolo di Bankitalia». Ieri Fazzolari è tornato a pungere: «Ritrovata la totale coesione della sinistra: Pd, SI, M5S, commentatori, tutti insieme a difesa della possibilità di pagare col Pos il taxi e l’aperitivo, la principale battaglia della sinistra nella Legge di bilancio».
Oggi, in ogni caso, si chiudono 2 i termini per presentare gli emendamenti. E già si intuisce che in Aula qualcosa cambierà.
«La notizia è che sulle grandi voci della Manovra non ci sono critiche sostanziali di Bankitalia. Questa mi sembra la cosa più importante» così Meloni parlando da Tirana, in Albania, dove ieri ha partecipato al vertice Ue con i Paesi dei Balcani occidentali, ridimensionando le critiche. «Vuol dire — ha aggiunto Meloni Gli attacchi di droni sulla Russia rappresentano un ulteriore sviluppo nella guerra in Ucraina. I russi hanno accusato Kiev di aver colpito due delle sue basi aeree nella regione di Kursk (senza vittime). «Risponderemo», ha replicato il presidente Putin. E mentre continua lo scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev, proseguono i bombardamenti russi su Zaporizhzia e sulla regione di Kherson: il presidente Zelensky, in visita nel Donbass, ha parlato di quattro morti. Il Cremlino non vede prospettive per i colloqui di pace: «Mosca deve raggiungere gli obiettivi dell’operazione speciale e questo sarà fatto», ha detto il portavoce del Cremlino Peskov.
— che, secondo me, è una Manovra ben fatta, seria, che dà segnali importanti nella situazione in cui viviamo e con un tempo ristretto. Non era scontato che si facesse una Manovra con scelte politiche. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro» ha rimarcato la premier. Qualcosa, in ogni caso, verrà ritoccato, ha assicurato ieri il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani: «Certo che in Parlamento può essere migliorata. Già è stato fatto un intervento sulle pensioni minime, chiediamo altri 20 euro per portarle a 600 euro. E anche un incremento del numero delle persone che possono essere assunte da aziende beneficiando della decontribuzione». E il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ricorda a tutti che «l’impianto della Manovra si basa sul contrasto al caro-bollette», a cui vanno 21 miliardi sui 35 totali.
Ecco quali potrebbero essere 3 le modifiche.
Innanzitutto, la soglia per l’obbligo del Pos (forse ridotta a 40 euro, non a 60). Potrebbe salire da 1.000 a 1.500 il tetto delle cartelle esattoriali. Sulle pensioni, si va verso un allargamento della platea di Opzione Donna: si lavora all’eliminazione della condi
I miliardi per le bollette
Sui 35 miliardi totali della Manovra, sono circa 21 quelli che il governo ha fissato per contrastare il caroenergia: basteranno per 3-4 mesi
Gli obiettivi da centrare Entro l’ultimo giorno dell’anno, il governo deve centrare i 30 obiettivi fissati dal Pnnr, per non perdere la rata da 19 miliardi stanziata dall’Ue
IN SCENA “BORIS GODUNOV” zionalità dei figli, con un emendamento proprio del governo. In ogni caso, tutte le novità dipenderanno dalle coperture finanziarie, lo scoglio più complicato. E per quanto riguarda il Superbonus, il cui taglio dal 110% al 90% è nel Decreto Aiuti quater, si va verso una proroga di alcuni termini. Qualche intervento, rispetto al testo varato da Palazzo Chigi, se lo aspettano anche gli industriali. Il loro capo, Carlo Bonomi, ieri ha incontrato il leader del M5S, Giuseppe Conte, ma prova ad allontanare il sospetto che Confindustria abbia un pregiudizio nei confronti del governo Meloni. «Per Confindustria è facile rapportarsi con tutti i governi. Andiamo sempre nel merito dei provvedimenti, mai nella valutazione delle persone o dei partiti. Con il governo Meloni è appena iniziato il percorso, ci stiamo confrontando sulla Legge di bilancio, sono certo che su alcuni provvedimenti ci possa essere un ripensamento» ha spiegato Bonomi. Non bastassero i nodi della Manovra, il governo Meloni entro fine dicembre deve anche completare l’iter per centrare i 30 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che l’Ue attende, per non perdere la nuova rata da 19 miliardi.