La Gazzetta dello Sport - Verona

AMBASCIATO­RE A GLASGOW «NON HO MAI CORSO INDOOR MA I MONDIALI MI ESALTANO»

- S TEMPO DI LETTURA

«Certo e, nonostante il secondo posto, sono ricordi belli. Perché la manifestaz­ione, perso quasi tutto i l 2013 per un infortunio con relativa operazione, mi confermò che avrei potuto tornare ai vertici. E poi il mio allenato re, p a d re O’Connell, mi diceva sempre che quella medaglia, proprio perché non d’oro, era speciale».

La tragedia del connaziona­le: «Siamo sotto shock Il suo potenziale era tutto da scoprire»

3È mai più tornato in Scozia?

«No, ma a partire dal kilt indossato dagli uomini, sono molto attratto dalle tradizioni locali. Mi riportano in qualche modo alle mie origini: sono un Masai e sono molto fiero della nostra storia e della nostra cultura».

3 La sua ultima gara è del 2017, poi a più riprese ha tentato di riprendere, senza riuscirci.

«Ci ho sperato fino ai Giochi di Tokyo 2021. Ma, complici gli acciacchi, la morte di mio padre, un incidente d’auto dal quale sono uscito miracolosa­mente illeso, il Covid e il peso di due titoli olimpici, due iridati e tre record del mondo, non ce l’ho fatta. Ma l’atletica mi resta nel sa ngu e. Collaboro con la federazion­e keniana e cerco di supportare gli atleti».

3 Come si trova nel ruolo di “Ambasciato­re”?

«Mi esalta, perché posso rivivere appieno il mio mondo e ritrovare tanti amici: stare in mezzo ai giovani mi rende felice e seguire le gare mi emoziona».

3 Com’era il suo rapporto con l’attività indoor?

 La squadra italiana (11 uomini, 10 donne) è da ieri a Glasgow dove domani la prima a gareggiare, alle 11.05 (le 12.05 locali), sarà Sveva Gerevini nei 60 hs dell’eptathlon. Cinque (di 26) i titoli in palio nella prima giornata: 60 e peso maschili; alto, peso ed eptathlon femminili. I fari saranno puntati in particolar­e sulla pedana dei lanci, dove Leo Fabbri, argento iridato all’aperto (foto) e Zane Weir, oro europeo in sala, inseguiran­no il podio.

Le tre sessioni serali (ore 21-23) saranno trasmesse in diretta da Rai 2, il resto su RaiSport. «Inesistent­e: in inverno ho sempre preferito fare lunghi raduni in Australia. Gli anelli al coperto non facevano per me: avevo leve troppo lunghe per esprimermi al meglio. E i quattro giri sugli 800 mi avrebbero confuso. Una volta, a Ostrava, ho corso un 1000 all’aperto: mi sono perso...».

3 Paiono inadatti ai keniani in genere: l’ultimo oro iridato, di Caleb Ndiku nei 3000, risale a Sopot 2014.

«Non abbiamo impianti: il bel clima e le elevate temperatur­e non li rendono necessari. A inizio febbraio sono stato ospite del meeting di Miramas, in Francia: non ero mai entrato prima in una struttura coperta».

3 Quali gare e quali personaggi seguirà da vicino a Glasgow?

«Naturalmen­te i “miei” 400 e 800, Sono affascinat­o dall’olandese Femke Bol: non credevo che una donna potesse correre regolarmen­te sotto i 50” in sala».

3 E oltre alle sue specialità?

«Sono curioso di vedere i mez Adesso è ufficiale: i Mondiali 2027 a Pechino Dopo che in mattinata era arrivata la rinuncia definitiva di Roma, ieri il Consiglio di World Athletics riunito a Glasgow ha ufficialme­nte assegnato a Pechino, già sede 2015, i Mondiali all’aperto 2027.

zofondisti scozzesi a casa loro: Josh Kerr, iridato dei 1500, e Laura Muir che all’aperto può impensieri­re persino una Faith Kipyegon. Poi lo statuniten­se Grant Holloway, primatista del mondo dei 60 hs: mi impression­a che uno con la sua stazza, in quella gara, non abbia mai perso».

3 Venerdì, con tante stelle, era al funerale di Kelvin Kiptum: le immagini hanno testimonia­to un vero lutto nazionale.

«Lo è tuttora, siamo tutti sotto shock. Kelvin, in fretta, era appena arrivato al record del mondo di maratona. Il suo potenziale era tutto da scoprire. Il nostro Paese, in fatto di sicurezza stradale, ha ancora tanto da fare».

3 Il suo primato resiste invece da quasi 12 anni: quando cadrà?

«Dal 1979, con un progresso di circa 1”5, lo abbiamo detenuto in tre: Seb Coe, Wilson Kipketer ed io. Migliorarl­o non è facile». 4’04”  Michael Johnson lancia un circuito di meeting Michael Johnson, ex primatista del mondo di 200 e 400, insieme a Winners Alliance, annuncia a partire dal 2026 il lancio di un circuito mondiale di meeting, non contrappos­to alla Diamond League.

LA GUIDA

Uno della sua stazza imbattuto nei 60 ostacoli: impression­ante

Corre con regolarità i 400 in sala sotto i 50”: fenomenale

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy