La Gazzetta dello Sport - Verona

Lyles-Coleman Chi ha vinto di più? Nei 60 Christian

A braccetto verso la gloria: nel lungo al coperto sono primatisti mondiali under 20 In Scozia con la prima e la quarta misura 2024

- S TEMPO DI LETTURA s TEMPO DI LETTURA di Mario Canfora ROMA s TEMPO DI LETTURA

 Sulla carta, in chiave internazio­nale, è la sfida tra Noah Lyles e Christian Coleman nei 60 il piatto forte di oggi. Negli scontri diretti nella specialità, guida 5-1 Coleman, che però ha perso l’ultimo, il 17 febbraio ai campionati Usa di Albuquerqu­e: 6”43 a 6”44 che comprende anche il brasiliano campione uscente Darlan Romani, manca solo il bronzo mondiale di Budapest 2023, lo statuniten­se Joe Kovacs.

Messi e CR7 Il miglior piazzament­o azzurro nella storia della manifestaz­ione è il doppio quinto posto di Dal Soglio a Toronto 1993 e Lisbona 2001. L’Italia di Weir e soprattutt­o Fabbri (che lo scorso anno ha perso 16 chili) può puntare nuovamente al podio, spinta anche dall’amicizia tra i due: «Spero che questo rapporto ci porti ad essere un giorno il Messi e il Ronaldo del getto del peso» scherza il fiorentino, 198 centimetri per 110 chili. Provate a contraddir­lo. 2’15”

senza nella rassegna mondiale in sala: a Barcellona 1995, eliminato in qualificaz­ione.

Gli extra Sia Mattia sia Larissa, prima di esplodere nell’atletica, hanno praticato altri sport: lui il basket, lei la ginnastica artistica. Poi entrambi sono stati campioni italiani cadetti al primo anno di categoria, ma non nelle attuali specialità: nell’alto lui, nei 300 ostacoli lei. Il laziale ama le nuove tecnologie (ha appena lanciato un proprio canale YouTube). La toscana la moda. Mattia è atteso dalla maturità al liceo scientific­o sportivo, lei studia giurisprud­enza.

Buona tradizione Sono cinque, su un totale di 26 (7 ori, 6 argenti e 13 bronzi) le medaglie che il lungo ha regalato all’Italia nella storia dei Mondiali indoor. Solo i dismessi 3000 di marcia (femminili) vantano altrettant­i podi tricolori. Tre portano la firma di Giovanni Evangelist­i, terzo nell’edizione 0 di Parigi 1985, a Indianapol­is 1987 e a Siviglia 1991. Una di Andrew Howe, a sua volta di bronzo a Mosca 2006 e una, la più preziosa, quella già ricordata di Fiona. «Un mattoncino alla volta» ha scritto Larissa sui social dopo il 6.80 di Ancona. «Faremo piramidi a forza di mattoni» le ha risposto Mattia. C’è da aggiornare il medagliere. 4’42”

Dosso nei 60 Domani

Ore 11

Lungo FURLANI

20.05

Asta D BRUNI

20.40

Triplo IHEMEJE

21.15

3000 D CAVALLI

21.40

3000 ARESE, RIVA

22

400 D ev. FOLORUNSO

22.10

400

22.30

60 hs ev. SIMONELLI

22.45

60 D ev. DOSSO

In tv 10.55-14.50 RaiSport 19.45-20.30 Rai2 20.30-21 RaiSport 21-23 Rai2

Domenica

Ore 11.18

Triplo D

12.50

Alto

20

Asta

20.15

Lungo D IAPICHINO

21.15

4x400

21.30

4x400 D

21.45

1000 eptathlon

22

60 hs D ev. BESANA, CARMASSI

22.10

800 ev. PERNICI, TECUCEANU

22.20

800 D ev. COIRO 22.30

1500

22.45

1500 D ev. APRILE

In tv

11-14.50 RaiSport 19.45-20.30 Rai 2 20.30-21 RaiSport 21-22.50 Rai 2

Stadio pieno

Botta e risposta tra il presidente Fidal e il ministro dopo il ritiro della candidatur­a di Roma a candidatur­a di Roma ai Mondiali di atletica 2027, la richiesta di garanzie economiche al Governo, le polemiche, il ritiro della stessa candidatur­a il giorno della scelta di World Athletics, altre polemiche. Tutto in poche ore. Da una parte il presidente della Fidal, Stefano Mei. Dall’altra il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Un “duello” inaspettat­o, vivacizzat­o nei toni. «L’Italia ha fatto una brutta figura a livello mondiale, mi spiace per l’atletica che non si merita questo, mi spiace per i ragazzi - ha detto ieri il numero 1 dell’atletica azzurra -, ma io mi sono attenuto a quanto suggerito e consigliat­o dal ministro, i tempi sono stati dettati da lui, il mio problema era arrivare con una lettera di garanzia davanti a World Athletics. La ricostruzi­one fatta da Abodi è fantasiosa, le cose sono andate diversamen­te. Il ministro sapeva della possibilit­à di candidarsi già ad agosto. È stato lui ad affidarci a un advisor che già ai primi di gennaio aveva preparato lo studio. Ci ha dato appuntamen­to il 24 gennaio quando abbiamo consegnato la documentaz­ione con indicati gli 85 milioni di euro. L’8 febbraio abbiamo presentato il progetto al Mef e al ministro Giorgetti che aveva definito “bellissimo” l’evento. Mi dispiace, anche il Coni era fiducioso».

L«Con educazione» Abodi ieri ha cercato di evitare il botta e risposta con Mei. Poi, in tarda serata, all’ennesima richiesta di replica, ha deciso di parlare. «Con educazione», ha sottolinea­to subito. «D’altronde, stiamo ancora lavorando per gli Europei di giugno, attraverso Sport e Salute, per garantire un evento di qualità e un risultato economico con limitate perdite. Se ci fosse stato un atteggiame­nto più rispettoso delle procedure, dei tempi e dei problemi che sta affrontand­o il Governo nell’interesse generale, forse avremmo avuto qualche possibilit­à in più per competere con Pechino che, peraltro, aveva un budget superiore a Roma del 40%. Avrei voluto anche io tornare allo Stadio Olimpico di Roma per i Mondiali, come feci nel 1987, ma con le pretese e i linguaggi inadeguati non si va da nessuna parte».

Risorse Abodi avrebbe gradito riflettori se non spenti, a luci basse. Ma, alla fine, questa storia l’ha convinto ad agire per evitare in futuro situazioni simili. «Ho finito di predisporr­e una proposta di norma per regolament­are le candidatur­e ai grandi eventi internazio­nali per i quali si chiedono risorse finanziari­e al Governo - le sue parole -. Questa esperienza deve servire per le prossime opportunit­à, perché vogliamo in Italia i grandi avveniment­i sportivi per tutto quello che possono dare, ma lo si discuta prima e secondo un protocollo che valga per tutti. Chi non ha bisogno di risorse pubbliche sarà libero di fare, nel rispetto delle leggi, quello che ritiene più opportuno». 1’22”

Andrea Abodi

Ministro per lo sport e i giovani

Mattia ama le tecnologie, Larissa la moda Lui è maturando, lei studia legge

Ho proposto una nuova norma per chi organizza grandi eventi

Bisogna parlarne per tempo e con un protocollo che valga per tutti

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Il pubblico dell’Olimpico di Roma per il Golden Gala 2022
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