La Gazzetta dello Sport - Verona
CORAGGIO, TATTICA CORSA E QUALITÀ PER SFRUTTARE L’OCCASIONE D’ORO Eurogol di Immobile con i biancocelesti
Sarri parte dall’1-0 dell’andata, il Bayern è in difficoltà. Il piccolo e prezioso vantaggio si può conservare con queste armi Tradizione tedesca e ricordi d’autunno Non far pensare i rivali far emergere la classe
Il calcio vive di momenti. Quello del Bayern è forse il peggiore degli ultimi dieci anni, ma non basta a tranquillizzare la Lazio. La consapevolezza delle difficoltà degli avversari, unita al piccolo ma prezioso vantaggio maturato all’Olimpico, consente però a Sarri di giocare la partita che sognava il giorno del sorteggio. Il Bayern adesso ha un basso margine di errore e, in una stagione fin qui molto negativa, il fattore psicologico vale quanto quello tecnico o tattico. La squadra di Tuchel è più forte della Lazio, ma sulla bilancia della qualificazione il peso del valore assoluto dei giocatori conterà molto meno di altri aspetti. Come accaduto all’andata. Sarà una partita diversa, perché all’Olimpico ci furono solo due tiri nello specchio d e l l a p o r ta e ne s su no d e l Bayern. E i tedeschi sanno che, se andasse male, da domani potrebbero già pensare alle vacanze vista la distanza siderale dal
Bayer Leverkusen in Bundesliga.
Il passato
Per meglio definire i contorni di quella che sarebbe un’impresa assoluta, basta questo dato: nelle ultime dodici volte in cui ha giocato gli ottavi di Champions, il Bayern è stato eliminato solo nel 2018-19, dal Liverpool che avrebbe vinto la coppa. Ieri Tuchel ha sottolineato quanto sia difficile segnare due gol a una squadra italiana, ma è sembrata più la classica frase estratta dal manuale delle dichiarazioni pronte all’uso che un’analisi di quanto potrà accadere. In questa Champions la Lazio ha incassato un gol a Glasgow con il Celtic (vincendo 2-1), tre a Rotterdam con il Feyenoord (sconfitta per 3-1) e due al Metropolitano contro l’Atletico Madrid (ma era già qualificata). Però in autunno aveva meno compattezza e, se le tre sconfitte nelle ultime quattro giornate di Serie A hanno complicato la rincorsa in classifica e destato qualche preoccupazione, il ricordo della gara d’andata lascia qualche appunto prezioso da ripassare in vista della sfida di stasera.
Appunti da ripassare
La linea non basta Servono i raddoppi
Ci aspettiamo una Lazio corta, pronta a raddoppiare quando il Bayern proverà a forzare la gara con le qualità individuali dei suoi campioni. Le triangolazioni e le combinazioni tra esterni difensivi e offensivi, con la collaborazione dei centrali di centrocampo e le sponde di Kane, possono mandare in difficoltà la Lazio. Non sono situazioni in cui si può difendere individualmente e a volte nemmeno di reparto, ma proprio di squadra. Sarri è
Speranze laziali
Ciro Immobile, 34 anni, al centro con la fascia, e le altre speranze laziali. In senso orario Felipe Anderson, 30, Matteo Guendouzi, 24, Alessio Romagnoli, 29, Gustav Isaksen, 22, e Pedro, 36 Ciro Immobile è il capocannoniere all-time della Lazio nelle coppe europee con 26 reti: solo Simone Inzaghi (15) vanta più gol in Champions (9 in 12 match per Ciro). In aggiunta Immobile ha segnato con la Lazio 20 reti in 23 match europei casalinghi contro le 6 messe a segno in 20 trasferte coi biancocelesti
uno dei pochi tecnici che davvero si affida alla perfezione dei meccanismi della linea difensiva, però a volte potrebbe essere necessario spezzare questa linea per intercettare prima il pericolo. Tuchel ha recuperato quasi tutti e alle spalle di Kane dovrebbe piazzare Sanè, Müller e Musiala. Tel, fortissimo e imprevedibile, sarebbe quindi la carta da calare nella ripresa, perché Tuchel ha sottolineato l’importanza di non guardare il cronometro: il tempo che passa può annebbiare le idee. Il Bayern cercherà di costruire ragionando, Kimmich dovrebbe essere preferito a Laimer nel detestato ruolo di terzino destro, mentre la scelta dei due difensori centrali (Upamecano squalificato: dentro due tra Dier, De Ligt e Kim) dipenderà probabilmente dalle caratteristiche degli interpreti. A Tuchel piace mettere lì Dier per iniziare l’azione in un certo modo, ma la velocità di
Sarri non può pensare solo a difendersi: non lo farebbe già per forma mentis, ma schiacciarsi in area renderebbe lunghissima la serata. La Lazio dovrà pressare i portatori e soprattutto ostruire le linee di passaggio per rallentare la manovra. Il primo obiettivo deve essere quello di far pensare il Bayern, di non consentirgli di giocare in velocità. Negli anni d’oro all’Allianz Arena il campo sembra in discesa quando attaccano i padroni di casa: stasera dovrà sembrare in salita. La Lazio ha la necessità di sporcare la partita per annacquare la qualità individuale degli avversari, ma poi dovrà far emergere la propria: quella di Guendouzi che sembra capire prima dove va il pallone, quella di Luis Alberto che individua corridoi nascosti a quasi tutti gli altri, quella degli esterni offensivi che dovranno cercare l’uno contro uno ogni volta che sarà possibile ma senza esimersi dal rincorrere i rivali sulla fascia. Le mezzali saranno fondamentali soprattutto nella gestione del pallone, perché la fase di possesso (all’andata inferiore al 40%) avrà un duplice scopo: costruire, ma anche rallentare il Bayern, spezzarne il ritmo, instillare i dubbi che in questo momento possono infastidire moltissimo i tedeschi. Perché il Bayern resta favorito, ma una cosa è sicura: ha paura. Di uscire e di chiudere qui la stagione. E su quella paura la Lazio deve impostare una gara coraggiosa.
Sarri più difensivo? Fa il possibile per avere successo con la squadra che ha
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