La Gazzetta dello Sport - Verona

Pioli per l’euro-stella

- Di Sebastiano Vernazza MILANO s TEMPO DI LETTURA GDS

Olivier Giroud, 37 anni: il centravant­i francese del Milan ha vinto l’Europa League nel 2019, con il Chelsea allenato da Maurizio Sarri

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Il Milan ha vinto tutto, in Italia e nel mondo. Tutti i trofei, tranne uno: l’Europa League, ex Coppa Uefa, a sua volta ex Coppa delle Fiere. Il Diavolo ha un pessimo rapporto con questa manifestaz­ione, non ne ha mai raggiunto la finale. Al massimo si è spinto fino alle semifinali, nel 1972, fuori contro il Tottenham, e nel 2002, fuori contro il Borussia Dortmund.

L’euro-stella Il Milan ha alzato al cielo sette Coppe dei Campioni/Champions e due Coppe delle Coppe, la competizio­ne che non c’è più, dismessa nel 1999, e che era riservata ai vincitori delle coppe nazionali. Nello schema classico e moderno delle tre eurocoppe - Coppa Campioni, Coppa Uefa e Coppa Coppe una volta; Champions, Europa League e Conference oggi - al Milan manca un titolo per fare dieci e appuntarsi sul petto una metaforica euro-stella. Dal computo escludiamo le Supercoppe europee - il Milan ne ha in bacheca cinque - perché si giocano in partita unica e non hanno la valenza tecnica di un torneo di lunga gittata come le altre tre.

Ma la doppia stella... Diciamola tutta: la conquista dell’Europa League lenirebbe l’amarezza per lo scudetto ormai in tasca all’Inter. Oggi, nell’albo d’oro della Serie A, Milan e Inter sono a quota 19 e l’Inter sta per salire a 20, il che le darà diritto alla seconda stella, questa sì reale, sulla maglia. L’Europa League compensere­bbe in parte la delusione per la corsa perduta in campionato. Non oscurerebb­e la cavalcata dell’Inter, perché l’Europa League non vale la Champions, che nel 2007 permise ai rossoneri di farsi beffe dello scudetto

MILAN 4-2-3-1

SLAVIA PRAGA 3-4-2-1

ALLENATORE Trpisovsky

PANCHINA 28 Mandous, 18 Boril, 21 Doudera, 3 Holes, 33 Zmrzly, 6 Wallem, 9 Tijani, 14 Van Buren, 26 Schranz

SQUALIFICA­TI nessuno

DIFFIDATI Tijani

INDISPONIB­ILI Pech, Sevcik, Zafeiris

ALTRI Kolar, Sinyan, Tecl (non in lista)

BALLOTTAGG­I nessuno

ARBITRO Umut Meler (Tur) ASSISTENTI Eyisoy-Ersoy (Tur) QUARTO UOMO Kardesler (Tur) VAR Ulusoy (Tur) AVAR Bitigen (Tur) TV Tv8, Sky Spor t 1, Sky Spor t 4K, Dazn, Now INTERNET gazzetta.it verkusen come avversari più forti, perché sia i rossi di Jurgen Klopp, attesi agli ottavi dall’altra squadra di Praga, lo Sparta, sia i tedeschi di Xabi Alonso, abbinati agli azeri del Qarabag, dovrebbero qualificar­si senza troppi intralci.

Un segnale forte Stasera l’atteggiame­nto del Milan ci dirà abbastanza sulla volontà di acciuffarl­a, questa chimera dell’Europa League. In tal senso, il ritorno contro il Rennes nel playoff non è stato confortant­e. Forte del 3-0 a San Siro, il Milan si è presentato in Francia con una rilassatez­za pericolosa e ha rischiato di complicare la qualificaz­ione. Serve un segnale forte, una prestazion­e e un risultato che ci dimostrino quanto il Milan tiene a questa competizio­ne, l’unica rimasta per vincere qualcosa in stagione. Fuori dalla Coppa Italia e dalla corsa scudetto, il Milan ha il dovere di provarci. La qualificaz­ione alla prossima Champions, per quanto importante, non può bastare né salverebbe un’annata altalenant­e, piena di controsens­i.

STASERA C’È LO SLAVIA PRAGA

Quando il Milan gioca in una coppa, lo fa per vincerla. Non è la Champions, però...

Ci aspetta una sfida intensa, lo Slavia è una squadra fisica. E sarà tosta anche a Praga

2’56”

Yacine Adli

Milan

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GETTY Giroud l’ha già vinta
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