La Gazzetta dello Sport - Verona

Se Milik gioca con Chiesa fa sempre gol «Felice a metà»

Il polacco era a digiuno da ottobre: «Non è il risultato che volevamo»

- Di Fabiana Della Valle TORINO di coppia GETTY s TEMPO DI LETTURA

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31a giornata 7 aprile ora da definire JUVENTUSFi­orentina ederico Chiesa è il portafortu­na di Arek Milik. I due attaccanti finora hanno giocato insieme dall’inizio solamente quattro volte tra campionato e Coppa Italia e in tre occasioni il polacco ha fatto centro. Era accaduto già contro il Lecce in campionato e anche con il Frosinone in Coppa Italia (quando fece tripletta): ieri, stessa cosa

Fcon l’Atalanta. La rete del 2-1 del numero 14 ha dato ai bianconeri l’illusione della vittoria, ma poco dopo è arrivato il bis di Koopmeiner­s che ha rimandato ancora l’appuntamen­to col successo.

Nuovi gol La buona notizia per la Juventus però è che Milik si è sbloccato in campionato cinque mesi dopo l’ultima volta (nel derby di ottobre), un gol di rabbia e di speranza per un finale di stagione in cui spera di ritagliars­i il suo spazio e di dare un contributo de

Abbraccio

Federico Chiesa, 26 anni, omaggia Arek Milik, 30, dopo il gol del polacco terminante. Domenica tornerà Dusan Vlahovic, assente con l’Atalanta perché squalifica­to, e adesso che anche Moise Kean è tornato a disposizio­ne (subito rilanciato da Allegri, che lo ha inserito nella ripresa prima ancora di Yildiz) in attacco c’è abbondanza e bisognerà sgomitare ancora di più. «Sono contento per Milik soprattutt­o perché ha fatto una buona prestazion­e - ha detto Allegri - nel secondo tempo è andato meglio del primo, come tutta la squadra». Nel secondo tempo

Arek ha firmato col sinistro il sesto centro stagionale, terzo miglior marcatore della squadra dopo Vlahovic e Chiesa.

Straordina­ri Non è stato un periodo semplice per il polacco, arrabbiato con se stesso e deluso dopo la leggerezza con l’Empoli che gli costò l’espulsione. Quella partita diede il via alla serie negativa della Signora e a Milik è rimasto il rammarico di aver messo in difficoltà la squadra. Per questo ha fatto spesso gli straordina­ri nell’ultimo periodo, allenandos­i anche quando la squadra era a riposo. «Bellissimo essere tornato al gol, ma non è il risultato che volevamo», ha scritto su Instagram, postando una foto dell’esultanza.

C’è di nuovo Fede Milik ha segnato e Chiesa ha creato, mettendosi in mostra soprattutt­o in occasione del primo gol, quando ha recuperato un ottimo pallone su Zappacosta, facendo partire l’azione, e poi ha innescato l’assistman McKennie. Altri segnali di crescita per l’azzurro dopo la rete al Maradona, importanti per una squadra che nell’ultimo periodo si è scoperta troppo Vlahovic dipendente. La Champions non è ancora in cassaforte, in palio c’è ancora un trofeo (la Coppa Italia) e alla Signora servono punti e vittorie per rimettersi il Milan alle spalle e chiudere al secondo posto. Con Milik e Chiesa al top tutto può diventare più facile.

L’AGENDA

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