La Gazzetta dello Sport - Verona
GRANATA LANCIATI IN ZONA EUROPA CERCANO LO SCATTO ANCHE A EMPOLI
Dal 2019 la squadra di Juric non riesce a centrare tre vittorie di fila in Serie A. Oggi c’è l’occasione per mostrare la maturità del gruppo
Karol Linetty
Centrocampista di 29 anni, polacco, 21 presenze in questo campionato
Duvan Zapata
Attaccante colombiano di 33 anni, ha segnato 9 gol in granata in campionato
Aotto giornate dalla fine, il campionato non è un foglio bianco da riempire ma va vissuto rileggendo i tanti appunti precedenti. Salvezza ed Europa si incrociano questa sera ad Empoli: sfida tra opposti, ma che mischia ricordi e ambizioni. Il Toro ha dato continuità alla sua presenza nel gruppetto che sta alle spalle della lotta per la Champions: otto punti nelle quattro partite più recenti, due successi consecutivi (senza incassare reti) e anche un traguardo parziale davanti agli occhi. È da settembre del 2019 che non vince tre match di fila, il grado di maturità del gruppo si vedrà anche da partite come questa, in cui la distanza in classifica è elevata (più 19 punti). Alcune volte i risultati dipendono anche da situazioni occasionali, però i miglioramenti dei granata si vedono nella concretezza: a una fase difensiva eccellente che ha permesso di chiudere senza reti al passivo la metà delle 30 partite, la banda di Juric ha aggiunto scaltrezza e determinazione in zona gol. Va ricordato il pareggio di Napoli, tre minuti dopo aver subito l’1-0 di Kvaratskhelia, come esempio di reazione immediata rappresentato dalla rovesciata di Sanabria. Oppure anche il successo di sabato scorso sul Monza, in un confronto spinoso, bloccato e ben preparato da entrambi. Ma il Toro è riuscito a prevalere.
Le somiglianze Ivan Juric ha ereditato il Torino da Davide Nicola, che, dopo essere stato l’eroe della promozione nel lontano 2006 con il gol al Mantova, nel 2021 aveva anche tolto dai guai i granata, salvati alla penultima partita in un’annata storta. Si somigliano come temperamento e capacità di tirare fuori tutto e anche di più dai propri calciatori. I due allenatori sono sulla stessa sintonia, tanto che ieri hanno usato lo stesso termine, pazzia, come arma da usare per questa partita e per il finale di campionato. «L’ultima pazzia» per Juric è la rincorsa all’Europa, la «sana pazzia» per Nicola è la dote da sfoderare per rialzarsi dopo una serie di quattro sconfitte consecutive senza mai segnare. Detto che anche il calcio, come la vita, può diventare un po’ folle, restiamo sul raziocinio per leggere le chiavi della sfida.
Attacco e difesa L’Empoli ha la peggior fase offensiva del campionato, con soli 22 gol. Il tecnico non dà, non potrebbe, la colpa alle punte, perché sa che le mancanze riguardano tutti e sono una costante della stagione in cui sono stati cambiati tre allenatori (Zanetti e Andreazzoli gli altri). Basta vedere i dati: l’Empoli è in fondo anche alla lista degli assist (12), è quart’ultimo in quella dei passaggi chiave e anche in quella dei passaggi riusciti sulla trequarti. Nicola potrebbe stasera avvicinare Cambiaghi a Niang (3-5-2 anziché 34-2-1) per cercare la scintilla più vicina alla porta. Ma oltre alla qualità dei passaggi, serviranno tempi più indovinati e velocità di giocate.
Atteggiamento da grande Se il Toro fa il Toro, cioè la quarta miglior difesa del torneo, di fronte alla povertà in attacco dei rivali potrebbe sentirsi meno a rischio. Ma l’ultima pazzia richiesta da Juric non contempla il sapersi accontentare. Sono passati 32 anni dall’ultimo periodo in cui i granata vinsero tre gare consecutive senza incassare reti: c’era Emiliano Mondonico in panchina e qui entrano in scena i miti della tifoseria. Il richiamo della storia da riscrivere è forte, ingolosisce, e servirebbe come botta di entusiasmo per la settimana del derby. L’ultima trasferta senza reti dei granata è di quasi tre mesi fa (13 gennaio, 0-0 a Genova). Poi in maniera diversa hanno trovato le esultanze con le corse di Bellanova, l’efficacia di Zapata, la concretezza riproposta da Vlasic. Juric sa su chi puntare. 2’49”
Gruppo
affiatato
In primo piano Raoul Bellanova abbracciato da Samuele Ricci, sullo sfondo altri giocatori del Torino che esultano. E’ l’istantanea di un gruppo affiatato
IN FORMA
I TOSCANI