La Gazzetta dello Sport - Verona
Le medaglie junior della piemontese
«Mi sento più sorpresa rispetto alla qualificazione olimpica: un record mondiale era un sogno, non me lo sarei aspettato in questo momento. Mi dà più carica, è tanta roba. Tornare a Riccione è stato bello, mi diverto sempre a gareggiare tra i giovani, prima delle Olimpiadi farò per l’ultima volta gli Europei juniores».
3 Un’altra cosa che l’ha gasata?
«La riapertura dopo un anno e mezzo della piscina di Savigliano. Così ho più tempo al pomeriggio, basta spostamenti in treno e auto, vado due volte alla settimana a nuotare a Cuneo da 50 metri».
3È vero che nuota poi nella vasca da 33 metri, all’americana?
«Sì, è un’idea del mio allenatore Thomas: mi fido di lui. Non mi ha mai messo pressioni. Mi dice: “stai serena, sii te stessa e cerca di volare”. Siamo cresciuti insieme, gli devo tanto».
3 Da quando è diventata azzurra olimpica, si sente diversa?
«Conduco la vita regolare di sempre, mi alleno con più grinta, consapevolezza e serenità».
3 Sette gare vinte in tre giorni...
«Non mi faccio mancare nulla».
3 Come se l’immagina Parigi?
«Non so cosa aspettarmi».
3 Un campione da conoscere?
Sara Curtis ai recenti Tricolori giovanili ha vinto 7 gare (50/100 sl, farfalla e dorso, più staffetta) con 6 record di categoria. Da junior: 3 argenti e 2 bronzi iridati; 4 ori, 2 argenti e 2 bronzi agli Europei (che farà prima di Parigi). «Nel nuoto ci metto anche Ragaini, che ha 17 anni come me. Siamo una squadra molto giovane e brillante: speriamo di far divertire. È bello pensare che l’Italia del nuoto, e non solo, si evolve. Nell’atletica si arriva più tardi al successo, anche se Furlani è un’eccezione. Noi ci siamo».
3 Le prime medaglie agli Europei di dicembre la aiuteranno a gestire la tensione a Parigi?
«A Otopeni ho vissuto la prima esperienza nella Nazionale maggiore con la massima spensieratezze. Spero sia così ai Giochi».