La Gazzetta dello Sport - Verona
Caro biglietti: niente bandiere nella Kop per protesta
Il Liverpool ha perso solo una delle 25 gare casalinghe in Europa League (19 vittorie, 5 pareggi, un ko). Solo l’Udinese ha vinto in questa competizione ad Anfield per 3-2 nell’ottobre 2012. I Reds hanno vinto gli ultimi 9 match di fila ad Anfield.
segnato due gol in Premier e uno in Europa League, e si è ripreso il posto fisso, dopo l’infortunio muscolare in Coppa d’Africa. Non è ancora il miglior Salah, però, con l’alimentazione di nuovo a regime ci si aspetta che stasera “sfolgori” sulla destra. Kolasinac ha l’esperienza e lo spessore internazionale per reggere gli urti e limitare le conseguenze. Conta oltre 50 presenze nelle coppe e quasi 60 nella sua nazionale. Ha affrontato Salah per 7 volte, tra Schalke, Arsenal e Bosnia, e a sorpresa il bilancio di questa striscia gli è favorevole: quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte. Partite in cui Salah ha segnato appena un gol, in un LiverpoolArsenal 5-1 del 2018-19. Viene da pensare che Salah per Kolasinac sia un avversario conosciuto, quasi consueto. Immaginiamo che non lo sfiderà sulla progressione veloce, il suo terreno, presumiamo che cercherà di schermarlo e negargli la profondità. Ruggeri gli darà una mano. I duelli individuali come ultima barriera, l’Atalanta dovrà lavorare di collettivo per ridurre al minimo le connessioni d’attacco del Niente bandiere. La Kop, il cuore caldo del tifo Liverpool, ha deciso che contro l’Atalanta e domenica in Premier contro il Crystal Palace è il momento giusto per protestare contro l’aumento del 2% del prezzo di biglietti e abbonamenti deciso dalla società per la prossima stagione. «Siamo delusi dalla decisione della società sui prezzi dei biglietti e abbiamo deciso di non esporre le bandiere - ha fatto sapere il gruppo Spion Kop 1906 -. Al contrario di quanto fatto dalla società, questa decisione è stata presa consultando i tifosi». Klopp ha commentato: «Capisco i tifosi, spero si arrivi ad un accordo: dobbiamo assicurarci però che niente si metta in mezzo tra loro e la squadra. Durante la partita mi aspetto il solito Anfield».
Liverpool. Tagliare i rifornimenti.
In conclusione Il Liverpool, capolista in Premier League alla pari con l’Arsenal, non è impermeabile, qualcosa concede, nonostante la grandezza di Konaté e Van Dijk. Alisson – il portiere brasiliano ex Roma, anche se oggi giocherà Kelleher – in campionato è rimasto imbattuto sette volte in 21 presenze, per una rispettabile, ma non eccezionale percentuale del 33 per cento. David Raya dell’Arsenal, con 12 “clean sheet” su 25, è quasi al 50 per cento. L’Atalanta, per come gioca, per l’aggressività che sprigiona, ha ottime possibilità di segnare ad Anfield. La qualificazione alle semifinali passa per il dato opposto: quante reti subirà la Dea? Sarà il tre contro tre davanti a Musso a decidere stasera quale ritorno ci aspetterà tra una settimana a Bergamo. Djimsiti-HienKolasinac da una parte, SalahGakpo (o Nunez)-Diaz dall’altra. Un tiro alla fune. 3’58”
Berat Djimsiti
Nato in Svizzera e nazionale albanese, 31 anni, 39 presenze stagionali
Isak Hien
Svedese con origini del Burkina Faso, 25 anni, all’Atalanta da gennaio
Sead Kolasinac
Bosniaco nato in Germania, 30 anni, ha totalizzato 36 presenze in stagione l 25 novembre del 2020 Robin Gosens sigillò la vittoria dell’Atalanta a Liverpool in Champions. Il tedesco segnò il 2-0, per chiudere il capolavoro di Gian Piero Gasperini e dei suoi giocatori nella partita della fase a gironi.
I3 Cosa ricorda di quella sera?
«Ho due immagini davanti ai miei occhi: Anfield vuoto a causa della pandemia e il mio gol. Una serata indimenticabile sia dal punto di vista umano sia da quello professionale».
3 Cosa le resta dentro?
«Sentivamo la responsabilità per il popolo bergamasco che in quel periodo stava soffrendo moltissimo a causa del Covid. E abbiamo dato tutto per poter regalare alla gente un sorriso. E’ stato un “magic coment”».
3 Dal punto di vista tecnico invece cosa l’aveva colpita del Liverpool?
pressione. Non capita di giocare spesso in stadi come Anfield, quindi dovevamo goderci il momento».
3 E’ stato un vantaggio o uno svantaggio giocare senza il pubblico?
«Paradossalmente uno svantaggio, noi giochiamo anche per sentire i tifosi che cantano e urlano».
3 Oggi sarà un Liverpool differente?
«E’ cambiato negli uomini, ma non nello spirito. C’è sempre Jurgen Klopp, con la sua identità: pressing alto, intensità, qualità e rapidità nelle giocate. Ma anche l’Atalanta ha la sua identità con Gasperini: aggressione, velocità, giocatori di talento davanti, un allenatore che sa preparare e leggere le partite perfettamente. Sarà una bella partita, non la perderò davanti alla tv. E spero che passi l’Atalanta in semifinale tra una settimana».
3 Nel 2020 ha visto da vicino Salah…
«Un campione, segnare con regolarità ogni stagione così tanti gol non è semplice. E da vicino ha un’esplosività pazzesca, sarà fondamentale raddoppiarlo come facemmo io e Djimsiti nel 2020. Altrimenti rischia di diventare imprendibile».
I TIFOSI
DIFESA DEA
Su Gasp Ci disse di goderci la partita senza pressioni. Fu un sorriso per Bergamo
Il presente Il mio primo pensiero adesso è salvarmi con l’Union Berlino
3E dietro c’era e c’è Van Dijk…
«Un gigante, ma non solo fisicamente. Anche umanamente, non si resta a quei livelli per anni se non hai un certo spessore».
3 Come vanno le cose all’Union Berlino?
«Io sto bene, anche se le cose non stanno andando come avremmo voluto. Avevamo aspettative diverse, il primo pensiero per me adesso è ottenere la salvezza. A livello personale sono felice di aver giocato con continuità, cosa che non mi era riuscita con l’Inter».
3 Le manca l’Italia?
«Sì, certo. Sono tedesco, ma mi sento anche italiano un po’. La mia mentalità è italiana. E’ magico vivere lì, ho ottimi ricordi sia a Bergamo, dove ho lasciato il cuore, sia a Milano».
3 Pensa già alla prossima stagione?
«E’ presto, come detto ora è tempo di pensare alla salvezza dell’Union. Poi ci sarà l’Europeo. Solo allora organizzerò le mie idee e deciderò il percorso migliore per la mia carriera e la mia famiglia. Nel 2026 c’è il Mondiale… Se deciderò di cambiare squadra, lo farò solo per un club italiano». 2’49”